Mondiali 2026: il quarto turno asia-wide decide chi entra in scena tra Qatar, Oman e co.
6 ottobre 2025

Contesto e formato delle qualificazioni
Le nazioni arabe puntano al biglietto per il Mondiale 2026 nel quadro della quarta fase delle qualificazioni asiatiche, in calendario dall’8 al 14 ottobre. Dopo chiusura di una parte del percorso, sei squadre hanno già assicurato posto e sei altre restano in corsa.
La fase in questione si disputa in due gruppi, con incontri in stile girone all’italiana disputati in una sola tornata: il gruppo 1 comprende Qatar, Emirati Arabi Uniti e Oman e si gioca a Doha; il gruppo 2 vede Saudi Arabia, Iraq e Indonesia disputarsi le preferenze a Jeddah.
Ogni vincitore di gruppo avanzerà direttamente al Mondiale, mentre i secondi classificati disputeranno uno spareggio globale a novembre per un posto nella fase successiva. Le partite si chiuderanno il 14 ottobre con due incontri decisivi.
Oman sogna la sua prima partecipazione al Mondiale, mentre Indonesia, Iraq e Emirati cercano la seconda apparizione; Qatar e Arabia Saudita mirano a proseguire la tradizione delle partecipazioni consecutive. La sfida è grande: poche gare, ma pesanti come un tiro dalla distanza.
Il tecnico spagnolo Julen Lopetegui: “Siamo cauti su convocazioni e infortuni; dobbiamo ritrovare la forma e la completezza prima delle sfide decisive.”
Nel frattempo, l’amichevole recente non ha dato segnali netti: Qatar ha perso con l’altra, ha pareggiato con un’avversaria e ha incassato una sconfitta pesante in previsione degli scontri che contano.
Il gruppo degli Emirati, rinforzato da una nutrita ondata di giocatori naturalizzati, è determinato a superare la fase a gironi e a spingere per la qualificazione diretta o per la porta della rinascita mondiale.
Le gare chiave si giocheranno a Doha per il Qatar-Oman e a Jeddah per Arabia Saudita-Iraq-Indonesia; e il calendario, oltre al cammino del Qatar, traccerà i destini anche dell’Arabia Saudita e dei loro avversari, in vista di un finale già scritto sul tavolo delle indiscrezioni.
All’epilogo del turno, il 14 ottobre, il quadro sarà chiaro: Qatar contro UAE e Saudi Arabia contro Iraq chiuderanno la quarta fase dell’Asia per il Mondiale 2026.
Nota sul contesto: Lopetegui è alle prese con annunci mirati e con un gruppo che deve ritrovare la forma; l’emergenza infortuni potrebbe decidere chi tra le nazioni arabe riuscirà a volare verso il Mondiale 2026. Il duro lavoro inizia ora, e solo le prestazioni sul campo scriveranno la storia.
In parallelo, la scena asiatica continua a sorprendere: Indonesia guidata da Patrick Kluivert, Oman sempre più vicino a una pietra miliare storica, e l’Arabia Saudita che cerca la continuità di una tradizione forte e recente di partecipazioni globali.
Alcune riflessioni finali: la strada verso il Mondiale è ancora lunga e tortuosa, ma le squadre arabe hanno dimostrato di saper trasformare la pressione in prestazioni. I tifosi aspettano con ansia il primo biglietto per la fase successiva e, perché no, anche una sorpresa emozionante a Doha o a Jeddah.
Punchline snob: se la palla è rotonda, la traiettoria è imprevedibile; ma qui la vera mira è mirare al bersaglio grosso: il Mondiale. E se non ci arrivate al primo colpo, ricordate che la storia del calcio è piena di colpi di scena. Il secondo tentativo è spesso una sciabola affilata di ironia e competitività.