La tenacia di Saud Abdulhamid: da Al-Hilal a Roma, tra sfide europee e promesse in crescita
6 ottobre 2025

La storia di Saud Abdulhamid: tra perseveranza e stigma
Negli ultimi anni molti calciatori sauditi hanno varcato i confini europei per misurarsi con nuove scuole calcistiche, acquisendo esperienze utili alle loro nazionali.
Tra loro si distingue Saud Abdulhamid, terzino destro ex Al-Hilal, che recentemente è stato associato a un ritorno in Roshn Saudi League e a un possibile trasferimento verso club importanti, con l’attenzione rivolta soprattutto a grandi club europei.
La sua avventura ha preso una piega che pochi si aspettavano: un passaggio diretto a Roma, uno dei club storici d’Europa, in una mossa che ha acceso le luci su un talento saudita senza precedenti europei.
La storia di Saud è stata spesso paragonata a quella di Mohamed Salah, che in Italia aveva trovato la ribalta con Fiorentina prima di conquistare la scena internazionale. Saud arrivava però con una reputazione costruita in patria e con la sfida di dimostrare di poter reggere il confronto con i migliori in Europa.
Con il motto “Tutte le strade portano a Roma”, Saud ha visto crescere l’attenzione su di sé, soprattutto quando, accanto al capitano Mohammed Dossari? e al resto della squadra, ha contribuito a far brillare l’ala destra della Roma.
All’inizio dell’avventura, l’allenatore giovane Daniele De Rossi non sembrava pronto a offrirgli spazio, e l’inizio non prometteva alcuna facilità. Le cose sono cambiate con l’arrivo di Claudio Ranieri, che ha spalancato opportunità al giovane saudita e lo ha visto crescere a livello europeo.
Saud ha segnato il suo primo gol in una competizione europea contro Braga, diventando il primo giocatore saudita a incidere in Europa League. In campionato ha inoltre realizzato una rete decisiva nella vittoria 4-1 contro Lecce, offrendo una prima stagione promettente nonostante solo 6 presenze.
La stagione successiva ha aperto nuove prospettive: il trasferimento in Francia, al Lens, in Ligue 1, per continuare la sua crescita in Europa. Qui ha trovato nuove sfide: 5 presenze come sub e un assist finora, tra lingua, adattamento e minuti da conquistare.
Saud resta determinato, convinto di poter essere un valore aggiunto per qualsiasi squadra e di poter restituire fiducia al proprio talento nazionale attraverso il calcio europeo.
Conclusione: la storia di Saud è una dimostrazione di come la volontà possa superare l’etichetta del fallimento. Il ragazzo continua a lottare per dimostrare che può crescere e contribuire al successo di qualsiasi squadra.
Note: il calcio non è solo statistiche, ma anche tenacia. Se l’eco della sua carriera risuona, è perché la pazienza paga più di qualsiasi proclama.
Punchline 1: Se Saud va avanti così, il manuale di tattica si dovrà chiamare “Come non mollare mai e rimanere cool”.
Punchline 2: Se il calcio europeo è una maratona, Saud è già entrato al drink station con una birra… e una palla!