Derby di Jeddah: l'astuzia di Jaissle spezza l’errore di Conceição nel confronto tra Al-Ahli e Al-Ittihad
8 novembre 2025
Il derby di Jeddah tra Al-Ahli e Al-Ittihad si è concluso 1-0 in favore dei padroni di casa, nel quadro della ottava giornata della Saudi Pro League. Una vittoria che trascina l’Al-Ahli a 16 punti, quinto in classifica, mentre l’Al-Ittihad resta a 11 punti, decimo otto. Una serata in cui la tattica ha avuto il suo peso quasi quanto la gravitazione delle poche occasioni create.
In apertura, entrambe le squadre hanno privilegiato la prudenza. L’Al-Ahli ha imposto un modulo 4-1-4-1, l’Al-Ittihad rispondeva con 4-2-3-1, con qualche oscuramento della fase offensiva e qualche rivelazione sulle fasce durante le ripartenze. A guidare le letture è stato Matias Jaissle, che ha sfruttato le transizioni rapide per mettere in titolo i tempi di gioco, soprattutto sulla fascia destra dove Mahrez era chiamato a creare superiorità numerica.
Riflessi tattici sorprendenti
La partita ha mostrato una manovra conservativa, ma non priva di spunti. L’Al-Ahli ha costruito azioni con ordine, cercando di aprire gli spazi alle spalle dei terzini avversari e di accentuare la posizione di Mahrez per creare opportunità in profondità. L’uso dei centrocampisti di raccordo ha provato a imporre ritmo, senza però regalare eccessivi buchi a centrocampo.
dall’altra parte, l’Al-Ittihad ha cercato di controllare la manovra con un pressing mirato, proponendo transizioni rapide non appena possibile. L’allenatore Conceição ha provato a dare energia con cambi mirati, ma l’assenza di Mohamed Doumbia si è fatta sentire: senza quel terminale creativo in mezzo al campo, l’uscita di palla è risultata meno fluida e le opportunità offensive si sono limitate.
In mezzo al campo, la protezione degli spazi è stata una chiave di lettura importante: gli allenatori hanno cercato di chiudere le vie centrali per evitare rischi, affidandosi alle accelerazioni sugli esterni per sbloccare le azioni offensive.
Il goal decisivo è arrivato in contropiede: Kessié ha servito Mahrez in profondità, che ha capitalizzato con una consistente freddezza sotto porta. Un lampo che ha condannato l’inerzia offensiva dell’avversario e ha regalato all’Al-Ahli tre punti pesanti in chiave classifica.
Errore di Conceição
Conceição è stato accusato di aver gestito male alcune scelte di reparto e di non riuscire a incidere in avanti nelle fasi decisive, soprattutto per l’assenza di Doumbia che aveva privato il centrocampo di una traccia di gioco più fluida. Il tecnico portoghese ha tentato di cambiare assetto durante la gara, ma la reazione non è stata sufficiente per scuotere l’equilibrio.
La manovra dell’Al-Ittihad è apparsa compatta in fase difensiva, ma ha faticato a creare occasioni pulite contro una linea difensiva ben ordinata. Nel finale, Jaissle ha chiuso gli spazi e guidato la squadra a gestire il vantaggio con una solidità che ha permesso al pubblico di godersi la chiusura senza grandi brividi.
L’astuzia di Jaissle
Jaissle ha trovato la chiave nel controllo delle transizioni: una difesa compatta, letture rapide e contropiedi che hanno spesso messo in discussione la retroguardia avversaria. L’ingresso di alcuni giocatori a supporto della fase offensiva ha saputo tenere alta la tensione, senza però esporre la squadra a contropiedi rischiosi.
Con una gestione attenta del ritmo, i giocatori hanno saputo sfruttare gli spazi creatisi nel momento giusto. L’operato del tecnico austriaco è stato premiato dall’esito finale, che ha premiato la profondità dell’Al-Ahli e la capacità di tenere all’oscuro l’Al-Ittihad fino al fischio finale.
Alcuni minuti di recupero non hanno cambiato l’esito, ma hanno offerto l’ennesima prova di come una gestione oculata possa valere più di una fiammata offensiva. E la conferma che, a volte, una vittoria si costruisce nel silenzio prima di cantarla al pubblico.
Punchline 1: Jaissle è talmente tattico che se questa partita fosse una freccetta, lui l’avrebbe infilata nello spazio minimo disponibile. Il derby è entrato in una nuova grammatica delle transizioni.
Punchline 2: Conceição prova a rispondere con la grammatica del coraggio, ma sembra aver dimenticato la pagina su come segnare: la prossima volta magari legge le note del banco da lavoro e non quelle del taccuino di bordo campo.