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Djokovic conquista il 101° titolo: una leggenda che sfida il tempo

8 novembre 2025

Djokovic conquista il 101° titolo: una leggenda che sfida il tempo
Djokovic celebra il 101° titolo ad Atene contro Musetti.

Una finale che conferma la leggenda

Novak Djokovic ha conquistato il suo 101° titolo in carriera vincendo la finale di Atene contro Lorenzo Musetti in tre set: 4-6, 6-3, 7-5. Il match è stato intenso e ha richiesto circa tre ore, ribadendo che la fame di trofei non passa mai con l’età.

A 38 anni e 5 mesi Djokovic resta tra i migliori della storia e si avvicina ai primati di Federer e Connors: 103 e 109 titoli, rispettivamente. Con 24 titoli del Grande Slam, Djokovic conferma di essere tra i pochi ancora in grado di competere ai massimi livelli a questa età.

Questo successo segna anche il centesimo titolo dell’ATP Tour per Djokovic e ribadisce la sua costanza: in questa stagione ha disputato finali e semifinali in diverse prove importanti, tra cui Miami e Shanghai, mantenendo una presenza dominatrice nel circuito.

Musetti ha lottato con grande cuore: la sua vittoria ad Atene avrebbe aperto le porte all’ottavo e ultimo posto per le ATP Finals di Torino, ma Djokovic, che aveva già assicurato la qualificazione da tempo, ha gestito la finale con calma e lucidità.

La storia del torneo è stata però accompagnata da note extra-campo: la tappa di Atene fu spostata da Belgrado all’ultima ora, senza motivazioni ufficiali chiare, e le immagini di Djokovic in Grecia hanno alimentato l’atmosfera fino al giorno della finale. Il campione serbo è stato visto anche accanto al primo ministro Kyriakos Mitsotakis, contribuendo al fascino mediatico dell’evento.

In patria, Djokovic ha espresso sostegno agli studenti che protestano contro il governo, alimentando discussioni politiche che hanno accompagnato una stagione ricca di temi extra-sportivi. Queste posizioni hanno alimentato dibattiti nei media vicini al potere, ma non hanno oscurato la sua straordinaria capacità di rimanere concentrato sul campo.

La strada verso la Masters e altri dettagli

Questo successo ha riacceso la corsa ai posti alle Finals: Musetti avrebbe potuto guadagnare l’ottavo e ultimo invito se avesse vinto ad Atene, mentre Djokovic aveva già la certezza di Torino, ma ha saputo mantenere alta la livello di tensione fino all’ultimo momento della stagione.

Nella stagione Djokovic ha raggiunto una serie di traguardi che rafforzano la sua leggenda: una conferma continua sul palcoscenico dei tornei di alto livello ha tenuto viva la discussione sul suo posto tra i grandi, con finale e semifinali in prove come Miami e Shanghai. Il discorso del tennista si intreccia con la filosofia di un atleta capace di reinventarsi ogni anno.

La dimensione del calendario ha avuto un impatto anche sui luoghi: la trasformazione della sede di Belgrado in una finale di mezz’auto-organizzazione ha generato discussioni tra appassionati e addetti ai lavori. Le foto di Djokovic in Grecia hanno alimentato la narrativa pubblica e hanno sottolineato il carattere internazionale del campione in una stagione ricca di spunti.

Nel frattempo, Djokovic ha riaffermato il proprio legame con la Serbia attraverso parole di sostegno agli studenti impegnati in proteste contro il governo, una discreta spola tra sport e politica che ha segnato anche questa stagione.

La stagione ha registrato altri numeri: otto finali consecutive alle Finals o partecipazioni di alto livello, sette titoli alle Finals disputate a Torino e una serie di vittorie record (50-18) in questa manifestazione ad alto potenziale. Tutto ciò rafforza l’idea che Djokovic rimanga una costante eccezionale nel panorama tennis.

Una nota pratica riguarda la competizione Six Kings Slam: Djokovic è stato costretto al ritiro dalla partita per il terzo-quarto posto contro Taylor Fritz, dopo aver perso il primo set al tiebreak, un segnale della stanchezza e delle condizioni variabili che hanno caratterizzato la tournée asiatica e mediorientale.

Il sentimento post-partita di Djokovic è stato quello di una notte in cui si è dovuto accettare una sconfitta momentanea ma non una sconfitta del proprio percorso: “Mi dispiace, ma il primo set è stato molto duro; tornerò a Riyad l’anno prossimo se continuerò a giocare e se sarete ancora presenti”. Fritz, dal canto suo, ha descritto le condizioni di gioco come lente e difficili da gestire, segno di una stagione molto impegnativa per entrambi.

Punchline 1: Djokovic è talmente preciso che quando serve la pallina sembra chiedere permesso per entrare in campo.

Punchline 2: A 38 anni, il tempo non lo ferma: la racchetta è una macchina del tempo che riporta i trofei a casa, uno dopo l’altro.

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Karim Lejaffa

Sono Karim Lejaffa, giornalista sportivo francese nato nel 1997. Appassionato di astronomia, scultura su pietra e danza contemporanea, condivido con entusiasmo la mia visione sensibile dello sport.

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Domande frequenti

Quanti titoli ha Djokovic ora?

È arrivato a 101 titoli in totale, avvicinandosi ai record di Federer (103) e Connors (109).

Contro chi ha vinto la finale di Atene e quale è stato il punteggio?

Ha battuto Lorenzo Musetti in tre set: 4-6, 6-3, 7-5.

Perché la finale di Atene è stata discussa dal calendario?

La tappa è stata spostata da Belgrado ad Atene senza spiegazioni ufficiali chiare, generando discussioni tra tifosi e media.