Dumfries supera Haaland: una sorpresa dorata e lezioni dall’Argentina
7 ottobre 2025

Dettagli della serata: Dumfries supera Haaland e guarda avanti
Ha riconosciuto l’olandese Denzel Dumfries, terzino destro dell’Inter, di essere sorpreso dal superamento di Erling Haaland, attaccante del Manchester City, nella classifica del Pallone d'Oro 2025, ritenendo che quanto realizzato con i Nerazzurri negli ultimi anni sia sufficiente a renderlo fiero del proprio percorso.
Dumfries ha dichiarato a Football Italia: «ho imparato dall’allenatore Alex Pastore che bisogna godersi il momento, conoscere la propria posizione attuale e essere orgogliosi di ciò che si è raggiunto».
Ha aggiunto: «può essere difficile a volte, ma è utile guardare la situazione con una prospettiva ampia e dire a se stessi: bravo, ottimo lavoro».
Con una nota tra orgoglio e amarezza, ha ricordato: «per esempio, la finale di Champions League persa contro il Paris Saint-Germain è stata un colpo tremendo. La sconfitta per 5-0 è stata una notte dolorosa, ma non cancella il fatto che siamo arrivati in finale due volte in tre anni, cosa incredibile».
Ha insistito sull'importanza di guardare la foto intera: «a volte cerco di fermarmi un attimo e dire a me stesso: Denzel, devi essere fiero di ciò che hai fatto. Non sono arrivato qui per caso, ma per il duro lavoro e la disciplina».
Dominio sorprendente su Haaland
Grazie alle sue prestazioni con l'Inter nella stagione scorsa, Dumfries è salito al venticinquesimo posto della classifica del Pallone d'Oro 2025, superando Haaland, che si è piazzato al ventiseiesimo, provocando dibattiti tra gli addetti ai lavori.
Ha commentato: «È stato fantastico far parte dei primi 30 giocatori al mondo; la semplice presenza tra questi campioni è già un grande onore, ma chiudere la stagione davanti a Haaland è stato un momento davvero speciale, una coronazione di una stagione piena di partite magnifiche».
Non è ossessionato dalle ricompense; «devo rimanere realistico e concentrarmi sugli aspetti da migliorare. È quasi impossibile per un difensore segnare più gol e servire più assist di quanti ne faccio, ma voglio avere un impatto maggiore nella costruzione del gioco e muovermi di più in avanti».
Leader tranquillo con una mentalità ferrea
Ha parlato della sua personalità dentro e fuori dal campo: «sono in una fase della carriera in cui posso provare cose diverse e assumere un ruolo da leader. Non sono timido, ma ho ancora molto da conquistare. La mia mentalità è molto severa: non accetto mai la pigrizia ai massimi livelli».
Ha aggiunto: «sto per compiere trent’anni ad aprile; ora sono in una fase diversa della mia carriera, sono padre, cerco l'equilibrio tra famiglia e lavoro, voglio essere un modello di professionalità e disciplina».
Quanto alle differenze tra l’Olanda e i grandi paesi del calcio, ha spiegato: «l’Argentina, ad esempio, dà tutto per vincere e non lascia nulla al caso. Noi in Olanda invece tendiamo a una organizzazione esagerata che a volte ci toglie un po’ di coraggio. Dobbiamo imparare da loro come pensare fuori dagli schemi e lottare fino alla fine».
Con una battuta pungente ha chiuso: «In Inter siamo maestri nel spezzare le azioni avversarie quando serve. Se non iniziamo prima, il peggio è farlo tardi: dobbiamo commettere errori tattici al momento giusto; è qualcosa che i giocatori olandesi dovrebbero imparare».
Numeri incredibili con i Nerazzurri
Durante questa stagione Dumfries ha continuato a dare il suo contributo: ha giocato 8 partite con l’Inter, 6 in campionato e 2 in Champions League, segnando due gol, uno contro lo Slavia Praga in Europa e l’altro contro l’Udinese in Serie A.
Nel periodo all’Inter, il terzino olandese è stato protagonista in 7 delle 8 gare titolari e in una è entrato a partita in corso, segno della fiducia conquistata dal club.
Resoconto numerico: dall’arrivo all’Inter Dumfries ha disputato 187 partite in tutte le competizioni, contribuendo a 50 gol (24 reti e 26 assist) in 12.158 minuti di gioco, e ha raccolto 20 cartellini gialli e una sola espulsione, dimostrando disciplina.
Prima esperienza con PSV Eindhoven: 124 partite, 16 gol e 20 assist; lo hanno reso uno dei migliori terzini emergenti d’Europa prima di essere prelevato dall’Inter.
Punchline finale 1: se Dumfries alza la Coppa, la palla farà un selfie._Punchline finale 2: Haaland chiederà una rima a ogni portiere: “ti vinco, ma tu mi passi la palla”.