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Rodrigo e il Real Madrid: restare, con una sola condizione

7 ottobre 2025

Rodrigo e il Real Madrid: restare, con una sola condizione
Rodrygo racconta la sua fedeltà al Real Madrid e i momenti chiave della sua carriera.

Rodrygo Goes, stella del Real Madrid, ha aperto il cuore in un caso di intervista con AS, raccontando le sue esperienze con Zidane e Ancelotti, le sfide personali e il percorso che lo ha condotto al centro della scena. Il racconto parte dall’inizio della carriera in Brasile e arriva fino alle imprese dell’epoca recente, con un focus sul senso di appartenenza al club madrileno.

Zidane, mentore semplice ma decisivo

Rodrygo descrive Zidane come una persona molto normale, ma la sensazione iniziale era di trovarsi davanti a qualcosa di incredibile: a diciotto anni tutto era nuovo e spesso confuso. Lo staffevole a parlare con lui e a ricevere supporto costante, un aspetto fondamentale per crescere in un ambiente così esigente. L’interprete della sua crescita sottolinea quanto l’approccio del tecnico francese abbia favorito l’inserimento nel gruppo e lo sviluppo delle sue qualità tecniche e mentali.

Ancelotti: maturità e miracoli

Con l’arrivo di Carlo Ancelotti, Rodrygo afferma di essere maturato notevolmente. Sotto la guida dell’allenatore italiano, la squadra ha colto traguardi prestigiosi come una delle 14 Champions League, un risultato che sembra quasi irripetibile. Il cammino non è stato privo di ostacoli: una sconfitta contro Sheriff in fase a gironi ha scosso la fiducia del gruppo, ma la rinascita è arrivata con una serie di partite importanti, tra cui la sfida decisiva contro Paris Saint-Germain. Non manca la memoria di una notizia chiave che segnò la ripresa: la squadra ritrovò fiducia al Bernabéu e, anche dopo un gol di Mbappé, non perse la determinazione, grazie anche a Benzema e al supporto di Modrić che permisero di girare la storia a proprio favore.

Un momento molto celebrato è la rimonta contro Chelsea nei quarti: una prestazione segnata da un grande cuore collettivo, dove l’allenatore ha chiesto al gruppo di non mollare mai e la squadra ha trovato una nuova linfa. Secondo Rodrygo, la serata ha avuto luci particolari: la disciplina di squadra e la fiducia hanno reso quella notte una pagina magica del percorso di crescita europeo del Real Madrid.

Da Santos a Madrid: una rapida ascesa

Nato nel 2001 a Osasco, Brasile, Rodrygo è arrivato all’attenzione di Santos, entrando nel mondo professionistico a 16 anni. Le sue qualità atletiche e tecniche lo hanno portato all’attenzione del Real Madrid, che lo ha acquisto nel 2018 per circa 45 milioni di euro. Dopo un rapido avvio in Castilla, ha debuttato in Liga contro Osasuna dopo appena 91 secondi, per poi esplodere a livello europeo con una tripletta contro Galatasaray in Champions League. Da quel momento è diventato una delle facce su cui puntare per il rinnovamento della squadra e per la selezione brasiliana, consolidando una rapida crescita che lo ha reso protagonista delle notti europee.

Rodrygo ricorda anche una notte memorabile: la finale di Coppa del Re 2023 contro Osasuna, dove i due gol hanno definito la vittoria e l’importanza del contributo personale per l’intero club. La fedeltà al Real Madrid resta al centro delle sue dichiarazioni, nonostante le voci di mercato. In caso di richieste future da parte del club, la risposta è chiara: la volontà è di restare e continuare a vincere insieme. Se mai dovesse arrivare una proposta, l’atleta cercherà di comprendere la situazione, ma finora la fiducia è totale e la strada è tracciata.

Rodrygo conclude evidenziando l’origine umile e la rapidità della sua ascesa: dall’esordio in Brasile al passaggio in Spagna, passando per il debutto storico al Bernabéu e la capacità di incidere in una squadra impegnata su più fronti. L’obiettivo resta chiaro: continuare a crescere con la maglia blanca e contribuire ai successi futuri del club.

La notte al Bernabéu, la fede che si alimenta e la voglia di ricordare le origini sono elementi costanti del racconto di Rodrygo. E se il destino chiede una chiusura, lui risponde con una dose di umiltà e una passione infinita per il gioco. E se la vita fosse una partita, la palla finirebbe sempre in rete, perché la pazienza è la chiave del miracolo.

Se restare al Real fosse una missione impossibile, non temete: ho già chiesto al Bernabéu di installare una navetta privata per tornare subito agli allenamenti. Se qualcuno propone trasferimenti, la risposta è secca: fedeltà non si negozia, almeno finché il club continua a volerci bene. E ora la seconda punchline: se il calcio è una partita a tempo, la mia arma segreta è la testa fredda e l cuore caldo—due elementi che non spariscono mai dal tabellone del Bernabéu.

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Marco Limprevedibile

Sono Marco Limprevedibile, giornalista sportivo italiano nato nel 1994. Appassionato di pittura contemporanea, escursioni costiere e cafeologia, condivido con entusiasmo la mia visione sensibile dello sport.

Domande frequenti

Quali allenatori sono stati determinanti per Rodrygo?

Zidane e Ancelotti sono identificati come mentori chiave che hanno guidato la sua crescita.

Qual è stata una svolta nella carriera di Rodrygo?

L’arrivo di Ancelotti e la vittoria della Champions League hanno segnato una svolta decisiva nel percorso del giocatore.

Rodrygo ha intenzione di lasciare il Real Madrid?

Resta convinto che continuerà a giocare per il Real Madrid fintanto che il club lo vorrà e lo sosterrà.

Quali sono le origini e l’ingresso nel Real Madrid?

Nato nel 2001 a Osasco, Brasile, ha giocato per Santos prima di essere acquistato dal Real Madrid nel 2018 per circa 45 milioni di euro.