Rodrygo rompe il silenzio sul Clasico: ambizioni, pazienza e una corsa alla Bola d’Oro 2026
7 ottobre 2025

Rodrygo riflette sul presente del Real Madrid e sul Clasico
Rodrygo Goes, stella del Real Madrid, ha rilasciato un’intervista in cui parla del momento attuale del club, della prossima sfida contro il Barcellona e dei sogni futuri con la maglia blanca.
A 24 anni, l’età che secondo molti segnala il picco di crescita, è convinto di essere nel momento giusto per continuare a migliorare. Ha già conquistato 13 titoli, una cifra che testimonia la pressione quotidiana di Madrid: la vittoria è la norma e ogni giorno spinge a crescere. L’idea è non fermarsi mai, mantenere alta la qualità e conquistare nuovi successi insieme alla squadra.
Riguardo al suo ruolo in campo, ha spiegato di aver accolto con disponibilità nuove collocazioni affidate dall’allenatore Xabi Alonso. Pur ricordando una preferenza per la fascia sinistra, è pronto a dare il massimo ovunque serva: la volontà del team viene prima delle preferenze personali, e questo è un segnale importante del lavoro di gruppo.
Nel contesto del Clasico imminente contro il Barcellona, Rodrygo riconosce che la scorsa stagione è stata diversa e che Madrid deve dimostrare di essere in grado di vincere con continuità anche quest’anno. La squadra è consapevole della forza degli avversari, ma sa di potersi esprimere al meglio in casa davanti al proprio pubblico.
Per quanto riguarda la possibilità di segnare un gol decisivo contro il Barcellona, Rodrygo mantiene la concentrazione sull’obiettivo comune: vincere il match e mostrare a tutti la crescita del Real Madrid. Sulla storia recente, ammette che una sconfitta nella derby non riflette lo stato attuale della squadra e che l’obiettivo è non ripetere errori del passato.
Parlando della partnership con Mbappé, elogia le qualità di uno dei compagni di attacco: velocità, tecnica e continuo miglioramento. La compatibilità in campo è evidente, e Rodrygo è felice di condividere spazi e responsabilità con uno degli attaccanti più temuti della scena internazionale.
In merito al possibile successo di Mbappé al Ballon d’Or 2026, afferma che potrebbe vincerlo se mantiene l’alto livello di rendimento e i numeri di gol. La giuria a volte appare poco chiara, ma la discussione resta aperta. Per i suoi gusti personali, Rodrygo dice che se una stagione è dominante, il riconoscimento è meritato per chi la vive sul campo.
Riflettendo su Luka Modrić, l’attaccante brasiliano lo definisce un punto di riferimento: la sua mentalità e la sua costanza sono esempi da imitare. Anche se Modrić avanza con l’età, continua a offrire prestazioni di altissimo livello, cosa che ispira e motiva tutta la squadra.
Alla domanda sui progetti futuri, Rodrygo esprime la ferma volontà di vincere nuovamente la Champions League con il Real Madrid e confessa il sogno di alzare anche la Coppa del Mondo con il Brasile, chiudendo così il cerchio di una carriera in ascesa.
La nascita di Rodrygo risale al 2001 ad Osasco, in Brasile, dove ha mosso i primi passi nell’accademia del Santos, celebre per aver prodotto campioni come Pelé e Neymar. L’attenzione sui suoi talenti è cresciuta fin dalla sua prima apparizione in prima squadra a 16 anni nel 2017, contribuendo a progetti importanti nel campionato locale e in Libertadores.
Nel 2018 arriva l’annuncio del trasferimento al Real Madrid per una cifra che segnò un importante salto: dal Santos alla squadra dei blancos, con una rapida progressione dalla cantera Castilla alle luci della ribalta della Primera Division. L’esordio in Liga con il Real non tarda ad arrivare, seguito da prestazioni da vero predestinato: gol precoci e una crescita continua in Europa, consacrando Rodrygo come volto del nuovo ciclo madrileno, sia in campionato sia in Champions League.