Egitto Under 20: rifondazione in corso, Nabi verso l’addio e una nuova era
22 ottobre 2025

Situazione attuale e risultati al Mondiale Under 20
La Federazione Egiziana di Calcio ha discusso oggi, mercoledì, del futuro del settore giovanile dopo la partecipazione al Mondiale disputato in Cile.
L’Egitto ha chiuso la fase a gironi al primo turno: una sconfitta contro il Giappone per 2-0, una seconda sconfitta contro la Nuova Zelanda per 2-1, e una vittoria all’ultima giornata contro il Cile, 2-1, arrivata solo nei minuti finali.
Nonostante la vittoria contro il Cile, l’esito della qualificazione è stato determinato da parità di punti, differenza reti e gol segnati, con la Colombia o Chile? (più correttamente, la Cile) avanti per il criterio del fair play.
In ambito disciplinare, l’Egitto ha totalizzato 7 cartellini gialli contro i 5 della Cile; l’allenatore assistente Alaa Abdu è stato ammonito per proteste, mentre l’amministratore Hamada Anwar ha ricevuto un’ingiunzione durante l’incontro contro la Cile.
Decisione e candidati per la guida tecnica
La riunione tecnica, presieduta dall’ing. Hani Abu Rida, ha discusso in dettaglio la relazione presentata da Osama Nabi sul Mondiale e ha indicato come chiaro l’orientamento all’allontanamento dall’attuale guida tecnica, auspicando la nascita di una nuova squadra per la fascia d’età olimpica.
Tra le figure nell’occhio del ciclone figurano, tra gli altri, il scorso responsabile Shougi Gharib e possibili sostituti come Tariq Mustafa e Ahmed Sami, con l’auspicio di definire criteri chiari per la scelta del nuovo staff tecnico, anche in ottica di riorganizzazione post-Mondiale.
Prospettive Olimpiche e ristrutturazione
Per le qualificazioni olimpiche, la CAF non ha ancora annunciato date ufficiali. Secondo fonti interne, solo il vincitore e il secondo classificato della competizione africana Under 23 si qualificheranno per Los Angeles 2028, in linea con la riduzione degli teams partecipanti.
Il calcio giovanile egiziano ha una storia ricca alle Olimpiadi: dal 1920 ad Antwerp fino alle partecipazioni più recenti a Los Angeles 1984, Barcellona 1992, Londra 2012, Tokyo 2020 e Parigi 2024, dove si è ancora classificato al quarto posto. La commissione propone un piano quinquennale con campi di allenamento in patria e all’estero, oltre a una ristrutturazione complessiva dei settori giovanili per scovare talenti precocemente.
Si valuta anche un coordinamento con il Ministero dello Sport per un programma unitario di individuazione dei giocatori tra club e centri giovanili, con attenzione a aspetti fisici e psicologici, per assicurare continuità e sviluppo a lungo termine.
In chiusura, la federazione sta pensando a un ritorno graduale di figure tecniche locali, evitando l’immediato ricorso a tecnici stranieri e ponendo l’accento su una crescita interna della scuola calcio nazionale.
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Se l’Under 20 cresce così, tra qualche anno la convocazione arriva su WhatsApp: “Se vuoi giocare, rispondi subito o ti cerchiamo nei banchi di scuola.”
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E se falliscono di nuovo? Nessun problema: i talenti non crescono sugli alberi, crescono sotto i taccuini dei commissari tecnici. Del resto, chi ha detto che la matematica non sia sport?