Gattuso: non è un problema se la Norvegia ha trovato l’11-1; non accetto gli insulti
13 novembre 2025
Svolgimento della partita
L’Italia guidata da Gennaro Gattuso ha difeso la prestazione nel successo per 2-1 contro la Moldavia, sottolineando che non tollera cori offensivi verso i giocatori. Non è stato facile: a Chişinău, pur controllando il possesso e sfruttando diverse opportunità, l’assetto tattico ha faticato a dare fluidità. La vittoria è arrivata solo nei minuti finali, segnando la svolta della serata.
La Moldavia ha offerto una resistenza ostinata, mentre la Norvegia ha fatto una grande partita in parallelo, battendo l’Estonia 4-1 e confermando la leadership nel Gruppo IX, rendendo così la classifica molto più complessa per l’Italia.
La formazione ha visto diverse varianti, inclusa una disposizione 4-4-2, ma nonostante il controllo della palla e le occasioni create, il ritmo del gioco è venuto meno nel corso dei 90 minuti.
Il momento chiave è arrivato nei minuti finali: al 88’ Gianluca Mancini ha guidato una testa volante per dare l’azione decisiva e, nel recupero, Francesco Espósito ha chiuso i giochi con un altro gol. Un finale che ha scatenato i festeggiamenti, ma non senza una certa tensione tra i tifosi presenti.
Durante la conferenza stampa, Gattuso ha risposto a chi chiedeva se si trattasse della migliore prestazione, affermando che i suoi giocatori hanno dominato la partita e che Moldavia non ha mai tirato verso la porta avversaria. Ha aggiunto che cercare un punteggio simile a quello norvegese non è questione sua: «Non esistono partite facili; contano le prestazioni e i tre punti».
Riguardo alle sostituzioni, l’allenatore ha spiegato che inserire undici giocatori nuovi dall’inizio sarebbe stato difficile, ma ha riconosciuto che i cambi hanno rinvigorito la squadra e portato a una prestazione migliore di quanto temuto. Allo stesso tempo, ha ricordato che questa vittoria non cambia il quadro generale del gruppo, ancora molto favorevole alla Norvegia in vetta.
La squadra ha concluso con una nota pratica sulle prospettive: l’Italia resta imbattuta in sei partite di fila nelle qualificazioni, ma la differenza reti rispetto alla Norvegia è significativa, e la qualificazione potrebbe passare per il barrage europeo. Le parole di Gattuso hanno risuonato come promesse di impegno continuo, indipendentemente dalle difficoltà esterne.
Franco Espósito, dopo il gol del definitivo 2-1, ha dichiarato a Sky Italia che la serata è stata veloce e piena di emozioni, confidando la speranza di rifarsi anche a San Siro. I giocatori hanno osservato la vittoria norvegese prima di scendere in campo, consapevoli che la contesa è di alto livello e che ogni match è una tappa cruciale per la qualificazione.
Alla luce di quanto accaduto, la riflessione post-partita verte sull’equilibrio tra disciplina, pressione e fase offensiva: l’Italia ha mostrato personalità, ma resta da valutare la continuità su partite potenzialmente decisive. Il corridoio che porta agli ottavi rimane stretto e tortuoso, con l’obiettivo di raddrizzare la differenza reti e assicurarsi un posto tra le migliori seconde o di conquista diretta.
Questo è ciò che serve per restare competitivi: concentrarsi, lavorare e dimenticare gli applausi a effetto se la prestazione non è perfetta.
Espósito ha aggiunto che, al di là dei commenti esterni, la squadra ha mostrato pazienza, determinazione e voglia di stupire: la fiducia nel progetto continua a crescere, anche se il calendario resta impegnativo. L’allenatore ha concluso che l’attuale impostazione tattica può offrire molte soluzioni a seconda degli avversari, e che la squadra è pronta a lottare fino all’ultimo minuto per ogni punto disponibile.
In vista degli imminenti incontri, l’Italia saprà se potrà consolidare la posizione o se dovrà giocarsi tutto al ritorno contro la Norvegia. L’analisi post-partita lascia intendere che la strada resta lunga ma lastricata di possibili segnali positivi per chi crede nei suoi colori. E se qualcuno si chiede ancora dove sia la gloria, basta guardare i gol di Mancini ed Espósito: quando meno te l’aspetti, la squadra può anche cambiare marcia.
Punchline 1: Se la matematica delle qualificazioni fosse una battuta, l’Italia lo risolverebbe sempre all’ultimo minuto, ma almeno la risolviamo con stile e una testa volante di Mancini. Punchline 2: Se l’insulto fosse una tattica, i tifosi moldavi dovrebbero rivedere la loro strategia: qui la difesa è spesso più feroce della critica, e la palla si fa decisamente desiderare meno degli applausi a fine match.