Hazard entra nella Hall of Fame della Premier League: la magia continua al Chelsea
29 ottobre 2025
Hazard entra nella Hall of Fame: la leggenda continua
La Premier League ha vissuto un momento toccante quando è stato annunciato ufficialmente l'inserimento della stella belga Eden Hazard nella Hall of Fame, diventando il ventiseiesimo nome a entrare nella galleria dei protagonisti che hanno plasmato la storia del campionato.
Il periodo al Chelsea e la magia di Hazard
Hazard, che brillò al Chelsea tra il 2012 e il 2019, fu tra i giocatori più entusiasmanti da vedere: abilità, stile e una capacità unica di trasformare le partite in spettacoli.
Le parole di Hazard e l'eredità al Chelsea
In un'intervista al sito ufficiale della Premier League, Hazard ha espresso orgoglio per l'ingresso tra le leggende: «Terry Henry è lì, come sapete. Sono cresciuto guardando la nazionale francese, e i miei idoli erano Zidane e Henry. Essere ora tra loro è qualcosa di speciale.»
Ha aggiunto: «Entrare nella Hall of Fame significa molto per me. Sono orgoglioso di far parte di questa élite. Possiamo formare una squadra incredibile insieme; ho sempre voluto divertirmi in campo e regalare gioia ai tifosi, anche agli avversari.»
Il mito di Drogba e i ricordi di Stamford Bridge
«Il divertimento prima di tutto», ha detto. «La magia nasce dal divertimento con la palla: prendo la palla e cerco il gol; so che i tifosi pagano per vederci, quindi devo regalare emozioni per 90 minuti.» Hazard descrive il rapporto con i Blues come una «storia d’amore»: perfino dopo aver lasciato il Chelsea per il Real Madrid nel 2019, le persone lo fermano grati per ciò che ha dato al club.
Racconta della prima gloria in Premier League: «Quella conquista fu speciale. Quando Drogba tornò nel 2014, sognavamo di giocare insieme a lui. È il Re del Chelsea; insieme abbiamo celebrato un titolo storico e ho anche vinto il premio come miglior giocatore della stagione.»
«Le celebrazioni in spogliatoio con Terry e Drogba? Momenti indimenticabili, una spinta per il futuro.»
Un viaggio tra allenatori e radici
Hazard racconta come tre allenatori abbiano plasmato la sua esperienza: Mourinho, Conte e Sarri, con filosofie diverse. «Ogni allenatore era diverso. Con Sarri non amavo gli allenamenti, molto impegnativi, ma in partita mi faceva sentire il migliore al mondo.»
«Con Conte tutte le pressioni offensive e difensive si bilanciavano, e con Mourinho poche parole ma un grande incoraggiamento quando diceva: ”Ottima prestazione, ragazzo”.»
Radici e famiglia
Intervistato, Hazard ricorda le origini: «Tutto è iniziato nel giardino di casa, con i fratelli. Papà e mamma entrambi calciatori hanno reso la casa una vera palestra.» A 14 anni si trasferì in Francia per inseguire il sogno professionale, vivendo accanto a un campo da calcio e imparando a esprimere la propria creatività.
La famiglia, il vero motore
Conclude con una nota di orgoglio: «Sono orgoglioso di aver giocato con mio fratello Thorgan nella nazionale belga; anche Kilian è professionista ora. Realizzare questo sogno significa tantissimo e rende speciale ogni passo.»
Così Hazard si aggiunge alla leggenda della Premier League non solo per le sue statistiche, ma per aver trasformato la palla in arte che tocca il cuore tanto quanto gli occhi dei tifosi.
Punchline 1: Se Hazard entra nella Hall of Fame, anche la difesa avversaria applaude… dal divano, ovvio.
Punchline 2: Se la magia di Hazard avesse un prezzo, i biglietti della stagione sarebbero rimborsati solo se si vede un gol in pieno stile Chelsea.