Arabi in corsa verso i quarti: chi sale al AFC Challenge Cup 2025-26 tra sorprese e gollette
30 ottobre 2025
Gruppo 1
Si chiude la fase a gironi della AFC Challenge Cup 2025-26 con l’ultima giornata in programma venerdì e sabato, e con forti aspettative per le squadre arabe che mirano ai quarti. Nel Gruppo 1, le gare si disputano allo stadio Changlimithang di Thimphu (Bhutan): Altin Asyr (Turkmenistan) contro Shabab Oman (Oman) e Paro FC contro Abdish Ata (Kyrgyzistan). Un pareggio tra le due sfide potrebbe bastare a entrambe per rischiarare il pass, ma è improbabile che si lasci spazio alla prudenza in una fase decisiva. Le due squadre sono in parità tecnica, ma l’eventuale guizzo potrebbe decidere la classifica.
Entrambe le squadre hanno chiaro l’obiettivo: chiudere al meglio la propria tappa e scaldare l’ambiente per i quarti. Il Gruppo 1 propone una sfida tattica intensa, dove ogni dettaglio fa la differenza e un piccolo errore può costare caro.
Gruppo 2
Le partite del Gruppo 2 si disputano allo stadio Jaber Al-Ahmad Sabih (Kuwait City). In campo Seeb (Oman) contro l’An-Nasr Libano e Kuwait SC contro Bashundara Kings (Bangladesh). Entrambi i match potrebbero decidere le gerarchie del girone, dato che Seeb e Kuwait hanno chiuso la seconda giornata con quattro punti e una differenza reti ancora abbastanza equilibrata. La voglia di riscatto è forte, e nessuna delle due realtà vuole lasciare spazio all’altro a discapito della qualificazione.
Il Gruppo 2 regala una miscela di stile e forza fisica: tra continuità e imprevedibilità, tutto è aperto all’ultima curva prima dei quarti. Chi arriverà al traguardo dovrà dimostrare calma sotto pressione e freddezza sotto rete.
Gruppo 3-4-5
Il Gruppo 3 si gioca a Bishkek, Kirghizistan, nello stadio Dolin Umarzakov. Si contengono la leadership il Rejar Tadaz (Tagikistan) contro Al-Safa Libano e l’Al-Arabi Kuwait contro Mora Ishtar United (Kirghizistan). La sfida decisiva promette spettacolo, con la classifica ancora molto incerta: Moras United guida con un vantaggio minimo ma Arab Kuwait resta pronto a colpire. In coda, Rejar Tadaz e il Safa cercano una vittoria che dia una maggiore dignità al proprio cammino.
Il Gruppo 4, invece, si disputa a Phnom Penh, Cambogia, al Morodok Techo Stadium: Falcons Mongolian vs Izra Laos e Manila Diger vs Briha Khan Rich Svay Rang. La situazione è simile: chi guadagna la testa della classifica alzerebbe l’asticella verso i quarti, mentre le altre squadre inseguono a una distanza invisibile ma non meno pericolosa. Il calcio d’estate asiatico fa sentire la sua presenza: coraggio, corsa, fantasia e un pizzico di fortuna.
Il Gruppo 5 si chiude in Indonesia, al Stadio Pusat Tangiran di Tangra, con Taian City Taiwan contro Phnom Penh Crown, insieme a Dejua United contro Shan United (Myanmar). La tenacia delle quattro squadre mantiene vivo l’algoritmo delle qualificazioni: tre squadre in corsa fino all’ultima giornata, una sola setta di certezze che rischia di vacillare da un momento all’altro. In questo modo, la AFC mette in palio una fetta decisiva di quarti per i team asiatici e proietta il torneo verso una tappa sempre più interessante.
In sintesi, la AFC Challenge Cup 2025-26 resta aperta: gli arcobaleni di potenza e tecnica si intrecciano in un mosaico di partite a viso aperto, grazie al formato che premia i vincitori di gruppo e al miglior secondo della zona ovest, insieme ai due migliori della zona est. L’arena asiatica sa come regalare emozioni, soprattutto quando si parla di squadre arabe pronte a salire sul palcoscenico continentale.
Punchline finale: Se questa fase a gironi fosse una ricetta, sarebbe una combinazione esplosiva di tattica, grinta e una spruzzata di fortuna: croccante all’esterno, tenero dentro. E se il pallone potesse parlare, direbbe: “portami in rete, non farmi perdere tempo col fuorigioco!”
Punchline finale 2: E se il VAR dovesse fare una battuta, sarebbe: “cos’è successo? io ho solo verificato la distanza tra la palla e la rete. Risposta semplice: rete 1, difesa zero.”