Liverpool senza guida: Rooney lancia l’allarme leadership e la Premier League trema
27 ottobre 2025
Rooney accusa Liverpool di mancanza di leadership sul campo
Il famoso ex attaccante inglese Wayne Rooney ha affermato che il Liverpool sta vivendo questa stagione una chiara mancanza di leadership in campo, riflessa nei risultati dei Reds. Attualmente settimi in classifica, a sette punti dalla capolista Arsenal, dopo quattro sconfitte consecutive in campionato, la squadra appare vulnerabile. L’ultima sconfitta contro Brentford, terminata 3-2 sabato, ha evidenziato un gruppo poco brillante, che si è aggiunto a una serie di esiti negativi contro Crystal Palace, Chelsea e Manchester United, in un inizio di stagione preoccupante sotto la guida dell’allenatore Arne Slot.
Nell’ultima puntata del programma “The Wayne Rooney Show”, l’ex realizzatore storico della nazionale ha osservato che la lingua del corpo del capitano Virgil van Dijk e della stella Mohamed Salah in questo periodo “ispira una preoccupazione molto forte”.
Rooney ha aggiunto: “Non ci si aspettava un tale declino: li hanno colpiti velocemente e resta difficile uscirne”.
Ha proseguito: “Questo periodo richiede l’intervento dell’allenatore e dei leader della squadra per trovare soluzioni urgenti. Van Dijk e Salah hanno rinnovato i loro contratti, ma non vedo la leadership richiesta in questa stagione”.
“Il linguaggio del corpo rivela molto, e sembra ci sia un cambiamento notevole in entrambi i giocatori. Sono i due elementi migliori della squadra e se la loro comunicazione non è positiva, l’effetto si riflette sugli altri”.
Conclude: “Posso anche sbagliare, ma se fossi tifoso del Liverpool o allenatore, questa sarebbe una fonte di preoccupazione reale”.
Wayne Rooney: dalle strade di Liverpool alle stelle del Manchester United
Rooney è considerato uno dei migliori talenti dell’Inghilterra e uno dei giocatori più influenti della sua generazione, grazie alla sua abilità innata, alla mentalità combattiva e alla capacità di segnare in momenti chiave. Nato il 24 ottobre 1985 a Liverpool, ha iniziato la sua carriera nell’accademia dell’Everton, dove il talento emerse fin da joven.
Le origini all’Everton
Rooney entrò all’accademia dell’Everton all’età di nove anni e fu promosso in prima squadra nel 2002, a soli 16 anni. Si fece notare rapidamente per la sua corsa e la capacità di segnare in qualsiasi contesto, con un gol memorabile contro l’Arsenal che mise fine all’invincibilità dei Gunners, aprendogli la strada verso un grande futuro.
In due stagioni con l’Everton disputò 77 partite segnando 17 reti, attirando l’interesse dei principali club inglesi. Nel 2004 il Manchester United chiuse l’affare per circa 27 milioni di sterline, all’epoca il trasferimento di un giovane più caro della storia del calcio britannico.
La gloria al Manchester United
Con i Red Devils arriva sotto la guida di Sir Alex Ferguson, che aiuta Rooney a diventare una stella a livello mondiale. Il debutto in Champions League contro il Fenerbahçe si chiude con una tripletta, un segno dei tempi: un campione destinato a segnare la storia del club. Nei 13 anni a Old Trafford, Rooney diventa il cuore pulsante della squadra, contribuendo a una fase di grande successo: cinque titoli di Premier League, una Champions League (2008), un Mondiale per club, una FA Cup e tre League Cup.
Rooney si distingue per aver ricoperto più ruoli: da attaccante puro a trequartista, fino a funzionale adattamento sulla fascia, grazie al suo carattere combattivo e alla dedizione al successo che hanno conquistato i tifosi.
Nel 2017 diventa il goleador storico del club, con 253 gol in 559 presenze complessive tra tutte le competizioni.
Il capitano e l’icona della nazionale inglese
A livello internazionale Rooney debuttò per l’Inghilterra nel 2003, a 17 anni, diventando il più giovane marcatore della storia della nazionale dei Tre Leoni. Ha preso parte a sei grandi tornei (quattro Europei e due Mondiali) ed è stato uno dei volti principali della selección per un decennio. Con 53 gol in 120 presenze, è stato fino a poco tempo fa il miglior goleador della nazionale, sorpassato in seguito da Harry Kane.
Il ritorno alle origini e l’avventura americana
Dopo l’addio al Manchester United nel 2017, Rooney torna all’Everton per una stagione, poi accetta una sfida negli Stati Uniti con il DC United, dove prosegue la sua carriera segnando gol e guidando la squadra con l’esperienza maturata. Successivamente intraprende una parentesi nel Derby County, dove alterna ruoli di giocatore e di allenatore, diventando una figura chiave in una realtà in difficoltà dal punto di vista economico e amministrativo.
Dal campo alla panchina: l’orizzonte allenatore
Con il ritiro dal calcio giocato, Rooney decide di intraprendere una carriera da allenatore, guidando alcune squadre tra i quali DC United e Birmingham City, con l’obiettivo di crescere come tecnico e di lasciare una traccia altrettanto forte di quella che ha lasciato come giocatore.
La storia di Rooney è una testimonianza di come leadership, determinazione e lavoro possano trasformare un talento in una leggenda, sia dentro che fuori dal campo.
Punchline 1: Se Liverpool avesse una bussola, forse la troverebbe meno spesso sul tavolo della panchina che al centro del campo. Punchline 2: E se la leadership è una lingua, Rooney direbbe: “ fidatevi di chi segna i gol, perché è lui a guidare la musica.”