La trappola dei grandi: Slot paga dazio e Liverpool crolla in Carabao Cup contro Crystal Palace
30 ottobre 2025
Slot sotto pressione
Nonostante i proclami di continuità, il Liverpool di Arne Slot è finito al centro di una crisi di rendimento. La squadra ha perso in casa 0-3 contro Crystal Palace, costringendo i Reds a salutare la Carabao Cup agli ottavi di finale e aprendo una discussione urgente sull’equilibrio tra offensiva e solidità difensiva.
Questa sconfitta arriva dopo una stagione che ha visto il club già fare i conti con fatiche nelle competizioni domestiche e internazionali, minando la fiducia di tifosi e media. Slot si trova a dover gestire una fase delicata: come si può pretendere di rimanere ai vertici senza una panchina all’altezza dei programmi?
La disfatta a Crystal Palace e le assenze pesanti
Oltre al 0-3, Liverpool aveva rimediato una batosta simile anche in campionato contro lo stesso avversario, perdendo 1-2 in una partita dove la reazione tardiva non è bastata. In totale, tra campionato e coppe, la squadra ha incassato diverse sconfitte nelle ultime settimane, mettendo a rischio la continuità del progetto e alimentando i dubbi su quanto la rosa attuale regga turnover e pressioni dei giorni topici del calendario.
Durante la partita contro Crystal Palace, Liverpool ha dovuto fare i conti anche con assenze pesanti: Mohammed Salah, Virgil van Dijk, Ibrahima Konate, Dominik Szoboszlai, Cody Gakpo, Florian Wirtz e Hugo Ekitike non hanno preso parte all’incontro, complicando ulteriormente la gestione del reparto offensivo e della difesa nelle fasi chiave della gara. L’elenco di assenze ha lasciato spazio a tre giovani di prima fascia e a diversi cambi, ma la debacle è stata la protagonista della serata.
Una movimentata “manovra” di turnover e le prospettive future
In risposta ai risultati, Slot ha spiegato di aver utilizzato un mix di ragazzi provenienti dall’Academy e riserve pronte a dare una mano, dopo aver schierato dieci cambi rispetto all’ultimo incontro. Il tecnico ha giustificato la scelta parlando di un calendario intensissimo, con impegni di alto livello nelle prossime settimane, ma la critica ha chiesto risposte più concrete sullo spessore della rosa e sulla gestione delle risorse.
La stagione prosegue con un trittico di appuntamenti decisivi: Aston Villa in campionato, Real Madrid in Champions League e il derby contro Manchester City. Se Slot vorrà salvarsi, dovrà ricalibrare le scelte, bilanciare giovani e senior e soprattutto creare un dispositivo che non penalizzi la fase offensiva e la transizione difensiva. La panchina non è infinita, ma i conti si fanno sul campo, non sui discorsi.
Secondo i media britannici, la figura di Slot resta al centro del dibattito: se i risultati dovessero tornare, potrebbe rientrare la fiducia; se invece la curva dovesse continuare a scendere, la situazione potrebbe precipitare in fretta. L’allenatore ha ribadito di non considerare le sconfitte come scuse, ma di ritenere la gestione delle risorse un aspetto cruciale per la competitività a livello nazionale ed europeo.
Si è anche parlato della profondità della rosa e del confronto con altre big del calcio inglese: a differenza di quelle, Liverpool avrebbe speso molto in sede di mercato estivo, ma senza garantire l’apporto immediato desiderato. In particolare, la campagna di rafforzamento ha portato volti nuovi tra i quali giocatori di alto potenziale, ma il ritmo di integrazione non è stato immediato come sperato.
In chiusura, l’allenatore ha sottolineato che la gestione della squadra è un esercizio di equilibrio tra esigenze immediate e progetti a lungo termine, e che non tutti i rischi presi si traducono in vittorie facili. Restano, però, i dubbi sulla capacità di una rosa molto rigogliosa di trasformarsi in una squadra capace di vincere in tutte le competizioni e con la stessa efficacia contro avversari diversi.
Prima di chiudere, alcune considerazioni di movimento rosso su mercato ed etica sportiva: l’esborso bilanciato, la gestione delle risorse umane e la necessità di ritrovare una coesione tra i pezzi forti della rosa sono temi che non possono essere rimandati. Il futuro attende, ma il presente impone una risposta chiara ai tifosi, agli sponsor e agli addetti ai lavori.
Per chiudere con una nota leggera, due battute in stile snipper per spezzare la tensione: Punchline 1: Slot punta sulla panchina, ma la panchina sembra avere una laurea in fisiologia del calendario – si piega, ma non si rompe. Punchline 2: Se la squadra fosse una bicicletta, sarebbe quella che fa rumore ma non va: pedalare per restare in corsa è una scusa abbastanza british, ma serve anche la gamba giusta per arrivare in fondo. Narrazione a parte, il pubblico vuole risposte, e le vuole subito; la panchina si riempie di domande, mentre i fari restano puntati su cosa accadrà nelle prossime partite.