Iñaki Peña cambia pagina: dal Barça all'Elche, una nuova sfida per ritrovare continuità
2 octobre 2025

La nuova avventura di Inaki Peña all'Elche
Il portiere spagnolo Inaki Peña, recentemente passato dal FC Barcelona all'Elche, ha espresso grande soddisfazione per intraprendere una nuova esperienza che considera una tappa importante sia dal punto di vista sportivo che personale.
Ha aggiunto che la decisione di lasciare Barcellona non riguardava solo l'aspetto sportivo, ma anche il benessere personale e la ricerca di un ambiente che gli offrisse stabilità e la possibilità di rendere al massimo.
Nell'intervista riportata da AS, Peña ha spiegato che la stagione scorsa con Barcellona è stata complicata nonostante i 25-26 presenze, e che l'uscita dalla squadra titolare negli ultimi mesi gli ha lasciato un sapore amaro.
Ha quindi dichiarato: 'Avevo bisogno di un cambiamento. Cercavo una nuova motivazione e la continuità nel gioco, perché la costanza è ciò che mi è mancato negli ultimi anni per fare quel salto che cerco nella mia carriera'.
Il ritorno alle sue origini è stato un fattore determinante: 'Sono tornato a casa. Sono di Alicante, la mia famiglia è qui, e anche mia moglie è di qui. Inoltre la filosofia dell'allenatore si adatta molto a me, e ho già lavorato con lui: so che crea le condizioni ideali per darmi il 100% o avvicinarmi alla miglior versione di me stesso'.
Non ha nascosto di non sentirsi pentito per la decisione di lasciare Barcellona.
Riguardo la possibilità di beneficiare di eventuali infortuni di Ter Stegen o di altri portieri, Peña ha sottolineato che probabilmente avrebbe potuto giocare qualche partita in più, ma aveva già deciso di partire. Il club chiedeva di attendere la registrazione dei portieri, e lui sarebbe rimasto legato al contratto.
Per lui, l'importante è il cambiamento e la ricerca di nuove motivazioni, non restare in attesa che non aggiunge nulla al suo percorso.
Peña ha poi elogiato il ruolo chiave dell'allenatore Sarabia: la relazione che aveva con lui a Villarreal e a Barcellona è stata determinante nell'accordo. Ha detto che Sarabia conosce cosa può offrire e che lui sa cosa vuole da lui. Ha spiegato di aver parlato molto con lui durante l'estate, ma Barcellona non ha permesso la sua uscita finché non si erano registrati i portieri.
L'allenatore gli ha dato fiducia, dicendogli che lo stava aspettando; un segnale non comune in tutti i club.
Sulla concorrenza con Matías Dituro, Peña ha espresso rispetto per il compagno cileno, sottolineando che la lotta per la maglia può solo far bene, ma il suo obiettivo è essere portiere titolare e guidare la squadra dall'arco.
Sugli inizi di stagione, Peña elogia l'impegno di Sarabia e della dirigenza nel costruire una squadra competitiva e dice che l'inizio è andato oltre ogni aspettativa, posizionandosi al quarto posto dopo otto turni; l'atmosfera nello spogliatoio è positiva e si sente che il progetto è solido.
Avvertono però che la stagione è lunga e dura: l'importante è mantenere una buona base di punti per resistere alle fasi difficili che arriveranno.
In chiusura, Peña sottolinea che il progetto all'Elche non è una tappa provvisoria o un ponte verso Barcellona, ma una scelta personale volta a stabilità e crescita: 'Non penso al futuro o al ritorno al Barcellona. L'importante è il presente e mostrare la migliore versione di me stesso qui. È un inizio nuovo, un ambiente ideale per ritrovare la mia forma migliore'.
Così Peña disegna il suo prossimo capitolo: motivazioni personali, continuità e la fiducia riposta nell'allenatore come elementi chiave del progetto dell'Elche, che sembra deciso a vivere una stagione diversa.
Punchline 1: Se la carriera fosse una partita, Peña ha chiuso l'angolo: dalla panchina di Barcellona al centro della scena a Alicante. Chi l'avrebbe detto?
Punchline 2: Se la continuità è una virtù, Peña l'ha iscritta all'università di Alicante: primo corso, voto massimo in costanza.