Il Clasico sfiorato dal vento: la leggenda di Cruyff che non segnò
18 ottobre 2025

L'episodio memorabile: il vento e il gol mancato
Con l'avvicinarsi del Clasico tra Real Madrid e Barcellona e la definizione stessa di "Clasico" legata a questa sfida, molti tifosi rivedono i momenti più iconici della partita più seguita al mondo, attesa da appassionati di calcio in ogni angolo del pianeta.
La sfida si giocherà al Bernabéu il 26 ottobre 2025, con il Real Madrid desideroso di riscattarsi dopo la débâcle di quattro incontri contro Barcellona la scorsa stagione, che regalò al club catalano i tre principali trofei nazionali.
Tra i ricordi, spicca il gol della leggenda Johan Cruyff, rimasto nella memoria perché la natura lo ha respinto con una raffica di vento, trasformando un momento destinato al trionfo in leggenda sfumata.
Nel cuore di questa storia c'è l'episodio che ha tenuto incollati agli schermi i tifosi: Cruyff riceve la palla fuori dall'area, dribbla con una serie di tocchi immaginabili e lascia partire una traiettoria che supera il portiere e si dirige verso la porta vuota, prima che un soffio di vento la riporti in aria e la faccia finire fuori rete.
Tra leggenda e simbolismo
La scena è diventata simbolo: non solo di un gol mancato, ma della filosofia del calcio che Cruyff incarnò e che ha ispirato Barcellona e il calcio mondiale.
La storia continua: Cruyff, tornato a Barcellona nel 1988 come allenatore, ha dato inizio a una rivoluzione che ha reso celebre la filosofia di gioco detti "tic-tac". Nel frattempo, Barcellona ha collezionato trofei, e Real Madrid ha risposto cercando uno stile competitivo che potesse tenere testa all’avanguardia blaugrana, definendo una rivalità tra due visioni del calcio.
La filosofia di Cruyff ha plasmato il Barcellona moderno: Guardiola, Xavi e altri hanno coltivato quella eredità. Il Clasico resta oggi una contesa tra creatività e disciplina, tra arte e vittoria.
L'eredità di Cruyff nel Clasico
Cruyff non fu solo una stella, ma un artefice di una rivoluzione tattica: da giocatore a allenatore, la sua influenza si sente ancora oggi nel modo di giocare nel Clasico e nel Barcellona odierno.
La notte del 17 febbraio 1974 resta impressa: Cruyff guidò Barcellona a una memorabile vittoria 5-0 al Bernabéu, segnando una tappa fondamentale nella liberazione del Barcellona dalle ombre del passato e segnando l’inizio di una nuova era di fiducia e audacia.
E non è solo una questione di numeri: i critici dell’epoca lo raccontavano come l"Olandese volante" che fece tremare l’impero bianco e ispirò una generazione di allenatori e giocatori a credere che il calcio potesse essere una forma d’arte.
Anche se il vento non ha permesso quel gol, l’eredità di Cruyff vive in ogni passaggio, in ogni movimento di Barcellona e nel modo in cui il Clasico continua a raccontare una storia di innovazione e rivalità.
In chiusura, Cruyff resta la figura che ha trasformato Barcellona in una scuola di calcio: una filosofia che ancora impone il ritmo e l’estetica del gioco.
Punchline 1: Se il vento ruba il gol, è solo perché l’aria vuole una standing ovation per la leggenda.
Punchline 2: Se la palla non entra, non temere: la storia continuerà a volare alto come una raffica di vento, e noi rideremo comunque.