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Inedito: l'Arabia Saudita apre la strada all'Arabia nel Mondiale 2026

14 ottobre 2025

Inedito: l'Arabia Saudita apre la strada all'Arabia nel Mondiale 2026
Saudi Arabia contro Iraq: qualificazione storica al Mondiale 2026

La nazionale saudita ha assicurato la partecipazione al Mondiale 2026 dopo un pareggio 0-0 contro l'Iraq, disputato allo stadio Enmaa di Jeddah, valido per lo spareggio asiatico.

Il verde: è entrato in campo sapendo di aver bisogno di almeno un punto per la qualificazione ufficiale ed è riuscito a centrare l'obiettivo, consolidando una posizione di testa in classifica grazie al vantaggio maturato.

Con questa qualificazione, l'Arabia Saudita raggiunge sette partecipazioni al Mondiale, cristallizzando il proprio ruolo di protagonista del calcio arabo-asiatico nel palcoscenico globale e guidando una nuova era di presenze arabe al mondiale.

Momento storico per il calcio arabo

La qualificazione saudita rappresenta un punto di svolta per le nazioni arabe: si consolida un quartetto di continuità nelle finali mondiali, con sette Paesi arabi presenti fino a ora in USA, Messico e Canada 2026. Oltre all'Arabia Saudita, si segnalano Morocco, Tunisia, Egypt, Algeria e Jordan, con Qatar presente per la seconda volta nella storia grazie al successo nel playoff globale di ieri.

La crescita è stata rapida: dal Qatar 2022, dove la partecipazione araba ha segnato una pietra miliare, al livello attuale, l'intera regione sta vivendo una fase di sviluppo senza precedenti nel calcio continentale ed internazionale.

In passato l'Arabia Saudita ha partecipato a Mondiali come USA 1994, Francia 1998, Corea del Sud/Giappone 2002, Germania 2006, Russia 2018 e Qatar 2022, pavimentando la strada per una presenza costante che ora raggiunge nuove vette.

La possibilità di un ottavo posto

Il numero di partecipanti arabì al Mondiale 2026 potrebbe salire a otto se l'Iraq, seconda nel gruppo, supererà il mini-spareggio contro l'Emirati Arabi Uniti, seconda della prima fase, in incontri di andata e ritorno previsti per il 13 e 18 novembre 2025, portando così un'ulteriore squadra araba nel torneo.

Resta aperta anche la possibilità per Iraq ed Emirati di accedere al playoff mondiale finale, che vedrà sfidarsi sei contendenti da diverse confederazioni per gli ultimi due posti disponibili nel Mondiale 2026, che si giocherà negli Stati Uniti, in Canada e in Messico.

La Saudi come motore del calcio arabo

Il successo saudita non è casuale: nasce da un progetto strutturato che unisce sviluppo tecnico, infrastrutture di livello mondiale e competitività del campionato locale, Roshen dalla rete, che ha elevato il livello di gioco e la qualità della preparazione della nazionale.

Dal primo storico accesso agli ottavi nel Mondiale USA 1994, passando per le nuove presenze, la Saudita ha scritto una pagina stabile nel libro della Coppa del Mondo e ora guida l'onda araba verso nuove opportunità. Oltre a lei, anche Maroc, Tunisia, Egitto, Algeria, Giordania hanno mostrato progressi concreti, mentre Qatar ha dimostrato che l'avventura arabo-asiatica può essere parte integrante del panorama globale del calcio.

Conclusione: dopo sette partecipazioni, l'Arabia Saudita resta il faro della crescita araba al massimo livello del calcio globale. Il mondo osserva e la domanda resta: sarà questa la stagione in cui l'Arabia araba arriverà più in alto che mai?

Punchline 1: se la matematica fa gol, allora sette nazioni arabe hanno segnato il giro di boa del Mondiale—e non hanno neanche bisogno di un rigore per sorridere.
Punchline 2: se l'arbitro della stagione è l'ironia, allora il pubblico applaude: l'Arabia Saudita sta riscrivendo la grammatica del successo arabo, con un lessico fatto di gol e sogni realizzati.

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Karim Lejaffa

Sono Karim Lejaffa, giornalista sportivo francese nato nel 1997. Appassionato di astronomia, scultura su pietra e danza contemporanea, condivido con entusiasmo la mia visione sensibile dello sport.

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