Jurčić contro le assenze: Piramids pronto per la Supercoppa egiziana a Abu Dhabi
5 novembre 2025
Contesto e motivazioni
Il croato Krunoslav Jurčić, allenatore del Pyramids, ha espresso grande gioia per essere ad Abu Dhabi, preparandosi alla Supercoppa egiziana e sottolineando una fase di grande concentrazione e desiderio di aggiungere un nuovo trofeo al palmarès del club.
Durante la conferenza stampa odierna ha spiegato che la semifinale contro lo Zamalek è una partita di grande livello, che il Pyramids arriva in forma eccellente e che l’ambiente interno è estremamente positivo.
Ha proseguito evidenziando che tutti i giocatori hanno un obiettivo chiaro: aggiungere un’ulteriore cucitura al tessuto vincente del club, dopo le quattro vittorie conseguitesi recentemente a livello continentale e nazionale.
Prospettive e riferimenti recenti
Jurčić ha ricordato gli episodi della scorsa edizione della Supercoppa, quando Pyramids incontrò lo Zamalek e perse la partita a causa di un gol annullato al fotofinish, precisando che la squadra ha superato quegli eventi ed è ora più matura e pronta per una sfida completamente diversa.
Ha aggiunto: «La partita di allora contro lo Zamalek nella scorsa edizione ha visto momenti non facili per via di un gol annullato, ma questa è football; ora siamo in una condizione diversa. Il Pyramids è più preparato e dobbiamo giocare per vincere.»
Ha poi aggiunto: «Non importa chi sarà l’avversario in finale, sia l’Al Ahly sia la Ceramica Cleopatra sono squadre gloriose e qualunque incontro sarà difficile, ma ora dobbiamo concentrarci sul superare lo Zamalek e ottenere il successo.»
Esperienza e obiettivi comuni
Jurčić ha sottolineato che oggi il Pyramids possiede l’esperienza necessaria per affrontare grandi match, e ha ricordato che in passato mancava solo tempo affinché i propri giocatori maturassero la mentalità della vittoria nei trofei importanti.
Ha chiarito che chi fa parte del Pyramids, sia nello staff tecnico che dirigenziale oppure i giocatori, ha lavorato sodo nell’ultimo anno per quel momento. È stata conquistata una serie di titoli, ma l’ambizione rimane alta: ulteriori successi locali e continentali.
Assenze pesanti, ma non una resa
Assenze pesanti non significano resa è stato l’emblema del discorso di Jurčić. Il tecnico ha parlato delle assenze che colpiscono la squadra prima della sfida contro lo Zamalek, tra cui Ramadan Sobhi, Mustafa Fathi, Osama Jalal, Blati Touré e Donja, sottolineando che tali assenze non riducono né la forza né la determinazione della squadra.
«Le assenze sono certamente impattanti, ma il Pyramids dispone di una panchina forte in grado di colmare qualsiasi lacuna. La partita sarà dura, ma siamo pronti a fornire una prestazione di alto livello e a lottare per il titolo.»
Ha poi menzionato la presenza di un nuovo tecnico nello Zamalek (Ahmed Abdul-Raouf), sottolineando che l’impatto dei cambiamenti in panchina richiede tempo, ma che il nuovo coach proverà a imporre presto il proprio stile.
«Il tecnico del Zamalek avrà bisogno di tempo per far valere la sua idea di gioco. In queste fasi è fondamentale trasmettere energia positiva nello spogliatoio e motivare i giocatori; col tempo emergeranno le sue idee.»
Competizione aperta tra i grandi
Il tecnico ha osservato che questa edizione della competizione è diversa, soprattutto per la presenza di quattro grandi come l’Al Ahly, lo Zamalek, il Pyramids e Ceramica Cleopatra: tutte hanno pari opportunità di vittoria.
«Ogni squadra ha una chance reale di vincere la Supercoppa, ma noi siamo pronti a competere con forza. Abbiamo giocatori di alto livello e una fame di riscatto inesauribile; continueremo a lavorare sodo per regalare una gioia ai nostri sostenitori e alla dirigenza.»
Ha proseguito: «La vittoria in Africana e in altri trofei ci ha proiettato in vetta e restare lì è complicato, ma abbiamo un gruppo di giocatori desiderosi di continuare a salire sulle piattaforme di trofeo; lavoreremo insieme nonostante le sfide.»
Al momento ospitava un’immagine promozionale della squadra in azione, seguito da una nota sull’orgoglio di rappresentare il Pyramids nella Supercoppa.
Ahmed Shenaoui: orgoglioso di rappresentare il Pyramids in Supercoppa
Da parte sua, il portiere Ahmed Shenaoui ha espresso grande soddisfazione per la presenza per la quarta volta in Emirati per la Supercoppa egiziana, confermando che il club è in ottima forma e pronto per la sfida annunciata contro lo Zamalek.
In conferenza ha dichiarato: «Lo Zamalek è una grande squadra con una storia e una tifoseria forti, la sfida è sempre dura. Ma noi siamo in una fase di forma alta e ambizione elevata per conquistare la Supercoppa questa volta, dopo i trofei vinti di recente.»
Ha aggiunto: «In passato le sconfitte contro di loro sono state causate da circostanze di partita e dalla fortuna degli avversari, ma ora siamo concentrati e speriamo che questa volta sia dalla nostra parte.»
Shenaoui ha anche toccato l’argomento della sua esclusione dalla lista della nazionale, dichiarando di respetto totale per le decisioni dello staff tecnico della squadra nazionale e augurando buona fortuna ai compagni.
«Non essere convocato è una decisione del team tecnico, non posso reclamare. L’unico mio desiderio è che la nazionale vinca in ogni partita, che sia presente o meno io continuo a sostenerla: è lo spirito di chi è parte del gruppo.»
Ha chiuso affermando che la sfida contro lo Zamalek sarà una vera prova del fuoco per la compattezza del Pyramids, aggiungendo che i giocatori dello Zamalek hanno esperienza e qualità, ma che la squadra guidata da Jurčić ha la determinazione e la mentalità giusta per vincere e alzare la Supercoppa.
Immagine finale
In chiusura, l’immagine principale ritrae Jurčić nel clima della vigilia, un promemoria visivo della posta in palio e della fiducia riposta nel collettivo.

Nota finale: due battute di chiusura in stile sniper per spezzare la tensione.
Punchline da sniper: se la tattica è una freccia, le assenze sono la distanza. Teniamoci pronti a centrare l’obiettivo con una pallina di risate.
Punchline 2: la panchina è infinita: più lunga è la lista degli infortunati, più grande è la probabilità che qualcuno qui salga in campo e cambi tutto, magari con una battuta pronta che spezza il ghiaccio.