La maledizione del portiere di casa perseguita l’Unione di Jeddah nel classico contro l’Hilal
25 ottobre 2025
La maledizione del portiere locale
La maledizione del portiere locale continua a perseguitare l’Unione di Jeddah nelle sfide contro Hilal, e questa volta tocca al giovane Hamad Al-Shenqiti.
L’Unione ha mandato in campo Al-Shenqiti come titolare nella sconfitta per 0-2 contro Hilal, nell’incontro disputato ieri sera all’Ennma Stadium, quanta stomacata per i tifosi e un po’ di stretching mentale per i portiere in erba.
Vittime del portiere locale
Secondo il quotidiano Al-Riyadiyah, l’Unione non riesce a sconfiggere Hilal con un portiere locale da nove stagioni consecutive.
L’ultimo successo dell’Unione contro Hilal con un portiere locale risale al 28 ottobre 2016, quando vinsero 2-0 in trasferta, nella settima giornata della stagione 2016-2017.
All’epoca, l’estremo difensore Asaf Al-Qarni fu titolare e guidò la squadra al terzo successo consecutivo nel classico.
Da quel momento, l’Unione ha disputato 15 incontri contro Hilal con un portiere locale e non ha mai potuto esultare con una vittoria.
Contributo del caso fortuito
Il ritorno del portiere locale tra i pali fu quasi casuale, nonostante la disponibilità di Predrag Raiković.
Era previsto che Raiković giocasse come titolare, data l’assenza di infortuni, ma l’allenatore Sérgio Conceição decise di puntare su Mario Metaj e Mamadou Doumbia, rispettando la regola sugli otto stranieri.
Con il portiere saudita Hamad in porta, la difesa dei Nems fu messa a dura prova.
Errori fatali
Il primo gol arrivò in modo accidentale: Doumbia deviò la palla nella propria porta, ma Al-Shenqiti ebbe una parziale responsabilità perché la palla arrivò vicino al palo senza che lui potesse reagire.
Il secondo fu peggiore: un tiro di Ruben Neves dalla distanza, deviato dai difensori e finito tra le mani dell’attaccante brasiliano Marcos Leonardo, che segnò.
Posizione dell’allenatore
Con la sconfitta, Conceição criticò la prestazione ma affermò di avere grande fiducia in Hamad.
Disse: "Abbiamo controllato spesso la fase difensiva e centrale; se non fosse arrivato il secondo gol, tutto avrebbe potuto cambiare".
Ha aggiunto: "Non è responsabilità di Hamad; è una mia decisione".
E ha aggiunto: "Ho molta fiducia in lui, nel lavoro e nel vivaio; è tra i migliori ragazzi e se lo è guadagnato".
E riguardo la scelta di affidarsi a un portiere straniero, ha spiegato: "Strategia tattica chiara; ho privilegiato una linea offensiva con più giocatori stranieri al centro".
Ha concluso: "Neves e Savic non hanno toccato molte palle; ho deciso di inserire altri giocatori stranieri a centrocampo".
Per chiudere, una battuta: e se la prossima partita il portiere locale chiede una palla d’oro? Tempo di cambiare modulo… o di cambiare mercato: basta non farlo giocare a nascondino con la palla!
E una seconda battuta: nella landa del derby, si dice che la vera maledizione sia quella di non smettere mai di commentare la partita, mentre la palla fa più giri del girotondo dei club.