La maledizione delle eliminazioni: Jorge Jesus fatica a risvegliare l’Al Nassr
29 ottobre 2025
Una stagione segnata da eliminazioni decisive
Il tecnico Jorge Jesus, veterano di successi, sta affrontando una serie di KO nei match chiave dell’avvio di stagione con l’Al Nassr. Nonostante una rosa molto forte, costruita per puntare al top, la squadra fatica a trovare la chiave delle prove decisive.
Rinforzi da sogno e sfide ad eliminazione diretta
L’Al Nassr ha accolto nomi di spicco come Cristiano Ronaldo, Joao Felix, Kingsley Coman e Inigo Martinez, con la speranza di accelerare la crescita e vincere trofei importanti. Tuttavia, le sfide ad eliminazione diretta hanno evidenziato lacune offensive e difensive in partite decisive, nonché qualche difficoltà nel mantenere la compattezza sotto pressione.
Eliminazioni chiave e differenze tattiche
In particolare, la squadra ha visto un ko nella Supercoppa saudita contro l’Al Ittihad (2-1), e difficoltà anche in una coppa nazionale, dove la ruota si è inceppata contro avversari di valore. La semifinale della Champions asiatica contro l’Al Ahli ha segnato un altro passo indietro, con una sconfitta che ha alimentato le critiche sul lavoro di gestione della partita.
Il confronto tra Jorge Jesus e Sergio Conceição, allenatore dell’avversario, ha messo in evidenza approcci diversi: uno più romantico e spinto, l’altro pragmatico e orientato alle transizioni rapide. Jesus resta una figura di grande carisma, capace di motivare i suoi, ma la costante è la critica per la mancanza di flessibilità in certi frangenti.
Con una rosa che guarda al futuro, la domanda rimane: riuscirà Jesus a trasformare una sequenza di risultati negativi in una stagione trionfale? Il capitolo delle eliminazioni continua a raccontare una storia di talento e di limiti che sembrano farsi strada tra una panchina molto pressante e una tifoseria che non vuole più sentire parlare di contrattempi.
La lezione di una filosofia ostinata
Non è una novità per Jesus resistere ai cambiamenti rapidi, credendo che il problema non sia il piano di gioco ma l’esecuzione. Alcuni analisti hanno puntato il dito sull’implementazione della difesa alta che lascia spazi ai contropiedi avversari, soprattutto nelle gare da dentro o fuori. L’idea di chiudere le partite subito, invece di aspettare l’epilogo, resta al centro del dibattito tattico.
In definitiva, la stagione racconta di una squadra piena di stelle e di un tecnico capace di accendere le emozioni, ma ancora incerto sui tempi giusti per tradurre la valore in titoli. Il tempo, e i risultati, diranno se la maledizione potrà essere spezzata o se dovrà convivere come sfida da superare, giorno dopo giorno.
Con una gestione che alterna momenti ispirati a fasi di stallo, resta da capire se Jesus adotterà un cambio di registro o continuerà a credere nelle sue certezze. Il duello tra tattica e psicologia è aperto, e il pubblico attende una svolta che trasformi la promessa in realtà.
Punchline 1: Se la fortuna di un allenatore fosse un cartellino giallo, Jesus sarebbe già ammonito per eccesso di adrenalina. Punchline 2: Forse è solo questione di cambiare la playlist: da “Viva la vida” a “Vincere è una questione di tempo”… o di tempo, piuttosto.”