La rivoluzione della Saudi Pro League: Messi rifiuta e Ronaldo accende la miccia
29 ottobre 2025
Una rivoluzione inaspettata per la Saudi Pro League
L’articolo esamina come una lega emergente sia passata dall’ombra al centro della scena globale, grazie a trattative complesse, richieste personali e una politica sportiva ambiziosa che guarda al Mondiale 2026 come punto di svolta. Dietro le quinte spuntano nomi, progetti e strategie: una miscela tra sport, economia e diplomazia che renderà la prossima stagione meno scontata e molto più osservata.
Messi: retroscena di un sogno mancato
Secondo Ahmed Mansi, dirigente dell’Accademia MehD, in una fase recente era stata prospettata l’integrazione di Lionel Messi nel progetto della federazione saudita rivolto alle categorie giovanili, senza una negoziazione formale. Durante la scorsa stagione, la sede degli incontri e la possibilità di un periodo di allenamento in patria erano al centro delle discussioni, ma la proposta non è mai decollata definitivamente.
Durante il Mondiale per club 2025 a Miami si è aperta una finestra di opportunità: una pausa di quattro mesi nel calendario MLS ha fatto nascere l’idea di una partecipazione saudita, ricordando l’episodio di Beckham con il Milan durante una parentesi simile. Il ministro dello Sport è stato coinvolto, ma ha rifiutato l’ipotesi, chiarendo che la Saudi Pro League non deve essere una semplice stazione di preparazione per la Coppa del Mondo.
Novembre 2023 – cosa è successo
Nel corso della stagione estiva 2023 Messi ha preferito slittare l’accordo per motivi legati alle condizioni sportive e personali: dopo aver chiuso con Paris Saint-Germain, ha scelto l’Inter Miami. L’attenzione si è spostata allora sulle condizioni poste dall’argentino: voleva la presenza di alcuni compagni di squadra e amici, una richiesta che ha reso impossibile qualsiasi intesa rapida con i club sauditi.
Con l’intervallo di tempo, l’Inter Miami ha rafforzato la propria roster con amici e vecchi compagni di Messi come Luis Suárez, Sergio Busquets e Jordi Alba, consolidando così la dimensione internazionale del club americano. L’effetto è stato un allontanamento temporaneo dalle trattative saudite per Messi, pur mantenendo vivo l’interesse.
Kuwait – retroscena su Ronaldo
Sulla trattativa per Cristiano Ronaldo con l’Al-Nassr, l’attuale presidente Abdullah bin Turki al-Faisal ha riassunto una trattativa lunga e “un vero atto di sfida”: cercare grandezza in un nuovo contesto, con nuove dinamiche e obiettivi. Il primo contatto ufficiale è avvenuto durante la ceremonialità dell’apertura della Coppa del Mondo 2022 in Qatar, quando Ronaldo stava ancora nel Manchester United.
La negoziazione ha previsto un dialogo continuo tra le parti: Ronaldo voleva conferme concrete, mentre da parte saudita era necessaria la fiducia totale nel progetto. Il processo ha avuto una raffinata gestione delle approvazioni e, una volta superate le ultime verifiche, la firma è arrivata nel gennaio 2023, segnando una svolta storica per la lega e cambiando la percezione internazionale del campionato.
La rivoluzione del campionato saudita
Il trasferimento di Ronaldo a Al-Nassr ha rappresentato una pietra miliare, un simbolo di cambiamento che ha imposto nuove metriche di valutazione per l’intero panorama calcistico: le rose delle squadre sono diventate sempre più stellari, con acquisti di peso da parte di Al-Nassr, Al-Hilal, e altre realtà saudite come parte di una strategia di rilancio globale.
Nel periodo successivo, le squadre della massima divisione hanno seguito l’esempio, con arrivi iconici che hanno arricchito sostanzialmente la competitività e l’appeal commerciale della lega. L’insieme dei nuovi ingressi ha impattato non solo il calcio, ma anche la dimensione media e la riproposizione di sponsorizzazioni e diritti televisivi a livello internazionale.
Tra gli investimenti annunciati e le conferme ufficiali, spiccano i nomi di giocatori provenienti da top club europei, che hanno trovato nei club sauditi una piattaforma per proseguire le loro carriere ai massimi livelli, in un contesto che continua a crescere in termini di infrastrutture e visibilità. La narrazione che ne deriva è quella di una lega in rapido mutamento, pronta a sfidare i giganti europei sul piano sportivo ed economico.
Nel complesso, l’operazione Ronaldo ha accelerato una trasformazione che vede il calcio saudita non più come un progetto isolato, ma come una componente integrante di un mercato globale al centro di una riforma strutturale. La domanda ora è: quali saranno i prossimi passi della Saudi Pro League e quanto durerà questa fase di espansione?
2 battute finali per chiudere con una risata
Punchline 1: Se Messi non viene, è perché anche la pazienza ha i suoi limiti: la prossima offerta sarà in esclusiva su una piattaforma di streaming e si chiamerà “MessiWhisper: la trattativa che non arriva mai”.
Punchline 2: Ronaldo dice di essere al 100%: significa che il campo è una pista da lancio e i contratti sono veri proiettili… ma tranquilli, qui la mira è sempre perfetta: colpisce il bersaglio e fa felice lo sponsor.