Milinković-Savić ritrova la scintilla: il centrocampo dell’Al Hilal brilla ancora
22 ottobre 2025

Un ritorno in grande stile
In una stagione in cui si parla molto del futuro di Sergej Milinković-Savić, stella del centrocampo dell'Al Hilal, il serbo è determinato a offrire una nuova stagione di brillantezza con la maglia azzurra.
All’età di 30 anni, in scadenza di contratto a fine stagione, è in attesa di una parola decisiva sul rinnovo: segnali di intesa tra le parti e solo l’ufficialità da attendere.
Nel frattempo, il centrocampista sta offrendo prestazioni di alto livello, con una leadership che si fa sentire nel gioco offensivo della squadra, supportato dalla conoscenza maturata con l’allenatore italiano Simone Inzaghi, che lo ha guidato in tempi passati a Lazio.
Tecnica, gol e mordente per la vetta
In una fase in cui Al Hilal spinge per rimanere in vetta e in corsa in AFC Champions League, Milinković-Savić si conferma una pedina chiave nell’equilibrio tra fase difensiva e proposta offensiva, sfruttando la sua capacità di leggere lo spazio e di lanciare i compagni lungo la metacampo.
Di recente ha offerto una prova di forza realizzativa, segnando in una vittoria sofferta contro l’Al Sadd che ha consolidato la posizione del club nel gruppo occidentale della AFC Champions League.
In particolare, il calciatore ha trovato la rete su punizione con una traiettoria precisa e potente, riportando alla mente il periodo precedente in cui aveva alternato fasi di digiuno e lampi di classe pura. È stata la realizzazione dopo 264 giorni dall’ultima punizione decisiva.
Secondo quanto si legge, l’ultimo gol su punizione risaliva al 31 gennaio di quest’anno, in un contesto di derby cittadino e partite di alto livello contro squadre note per la loro duttilità difensiva. Con Neves a fianco e una rete di copertura ben orchestrata, Milinković-Savić torna a essere decisivo anche nelle situazioni di palla inattiva.
Nel complesso, Milinković-Savić ha mostrato una continuità di rendimento che lo conferma come uno dei perni centrali del progetto di Inzaghi: in campo è capace di collegare la fase difensiva a quella offensiva, offrendo alternative di gioco e un calcio di costruzione vario e imprevedibile.
La stagione in corso vede Milinković-Savić come uno dei riferimenti tecnici e mentali nello spogliatoio, capace di guidare i compagni durante momenti difficili e di far crescere la coesione del centrocampo, una chiave per ottenere equilibrio tra solidità difensiva e propulsione offensiva.
Con l’obiettivo di mantenere alta la competitività del club nelle diverse competizioni, il serbo potrebbe rivelarsi una carta fondamentale per i prossimi mesi, soprattutto in vista di eventuali accori sul mercato e degli incontri decisivi della AFC Champions League e del campionato domestico.
In linea generale, l’apporto di Milinković-Savić va oltre i gol: è la sua capacità di creare gioco, di muovere la palla e di guidare la manovra che rende l’Al Hilal una squadra più completa, capace di reggere la pressione delle grandi sfide internazionali.
La fiducia nel suo contributo non è solo tecnica: è anche una componente di leadership che eleva l’attenzione e la qualità del gioco a livelli superiori, un elemento chiave per la gestione delle fasi cruciali della stagione, quando la squadra rischia meno e può osare di più in attacco.
Infine, l’Al Hilal guarda al futuro con ottimismo: in attesa di definire ufficialmente il rinnovo, Milinković-Savić prosegue con determinazione, lavorando per una stagione che possa restituire al club titoli e una presenza costante tra i protagonisti del panorama internazionale.
— Sniper punchlines —
1) Se la matematica non sbaglia, 1 gol su punizione può valere più di 3 tiri in porta: ma chi siamo noi, giudicare la traiettoria di una prodezza? Lasciamo che la curva parli.
2) Milinković-Savić non segna solo: crea problemi all’avversario e, a volte, anche alla birra del giorno dopo. Chi l’ha visto? Probabilmente lui, che sarà ancora lì a rimorchiare i palloni come una calamita per la rete.