Nuno Mendes: la stella discreta del PSG che cresce sotto Enriqué e sogna la gloria
28 ottobre 2025
Chi è Nuno Mendes e cosa porta al PSG
Il terzino portoghese sta giocando un ruolo di primo piano per il Paris Saint-Germain, campione di Francia e detentore della Champions League, senza inseguire una corona personale. Si è imposto come punto di riferimento sulla fascia sinistra, dimostrando che una difesa abile può coesistere con incursioni offensive calcolate. Mendes privilegia risultati concreti e lavoro di squadra agli applausi facili.
Enrique, Mendes e la crescita del gruppo
In un’intervista all’AFP dalla sede di allenamento di Saint-Germain, Mendes, 23 anni, ha detto: "Mi considero un buon terzino, ma non mi piace autodefinirmi il migliore".
In questa stagione ha segnato tre gol e fornito tre assist in 11 partite, tra cui una rete e un assist contro il Bayer Leverkusen in Champions League, e un assist decisivo per il pareggio contro il Barcellona.
Il compagno marocchino Achraf Hakimi resta un punto di riferimento sulla fascia destra, ma Mendes e Hakimi rappresentano una coppia che funziona grazie all’integrazione tra difesa e attacco, guidata dall’allenatore Luis Enrique.
Mendes ha elogiato Enrique per il supporto al suo sviluppo: "All’inizio non ero forte difensivamente, ma Luis Enrique mi ha allenato e migliorato in entrambe le fasi".
PSG ha vinto la Champions League per la prima volta nella sua storia la stagione scorsa e attualmente comanda la Ligue 1 dopo tre turni, contando sul ritorno in forma di Dembele dall’infortunio.
Secondo Mendes, giocare in un gruppo giovane è stimolante: "Amo essere qui; il successo collettivo è più importante di qualsiasi sogno individuale. Sono felice per Dembele".
Nessun difetto al momento.
La svolta della gestione si è vista con la nascita di un progetto che punta su talenti giovani, liberandosi dalle vecchie stelle offensive tra 2023 e 2024 e puntando su giocatori desiderosi di emergere.
Mendes è arrivato a Parigi a 19 anni, inizialmente in prestito dallo Sporting CP, poi a titolo definitivo nel 2022 per 40 milioni di euro. Ora si avvicina alle 150 presenze con i parigini.
Mendes attribuisce grande peso all’impatto di Enrique sul suo gioco: "All’inizio non ero forte difensivamente, ora sono migliore in entrambe le fasi. La varietà tattica portata da Enrique resta una risorsa fondamentale per noi, anche se lui o noi dovessimo partire".
Per la nazionale portoghese, Mendes è in rotta verso il Mondiale 2026: Ronaldo e compagni hanno bisogno di una vittoria esterna contro l’Irlanda e di una vittoria casalinga contro l’Armenia per garantirsi la qualificazione.
Mendes ha anche fornito un assist a Ronaldo in un pareggio recente con l’Ungheria: "Ho ancora molto da imparare, ma non credo di avere difetti al momento".
Portogallo
L’Ungheria ha pareggiato con il Portogallo 2-2: Ronaldo ha segnato due reti, ma Szoboszlai ha trovato l’autorete decisiva al 90+1. Il Portogallo resta primo nel Gruppo 6 con 10 punti, l’Ungheria seconda con 5. Ronaldo ha superato i record delle qualificazioni mondiali, arrivando a 41 reti.
Con questi elementi, Mendes emerge come pilastro di una squadra che guarda al futuro sotto la guida di Enrique, con la nazionale portoghese in vista del Mondiale 2026.
Caption image: Mendes al PSG, crescita continua ed evoluzione tattica con Enrique sul lungo periodo.
Punchline 1: Mendes è così preciso che persino il cross fa la sua tesi di laurea prima di arrivare in porta.
Punchline 2: Se la fascia sinistra avesse una patente, sarebbe stata promossa a pieno titolo: è la strada principale per la gioia del PSG.