PSG tra politica e pratica: il futuro dello stadio Parc des Princes è in gioco
4 octobre 2025

Contesto: sport e politica si parlano
Il Paris Saint‑Germain tenta di capitalizzare su una promessa elettorale per avviare una trattativa che ha tenuto banco sui media francesi negli ultimi due anni. L’obiettivo è la proprietà dello stadio Parc des Princes, casa storica del club, ma la municipalità di Parigi e la ministra dello sport Anne Hidalgo non accolgono favorevolmente l’ipotesi di vendita.
Opzioni sul tavolo: vendita, affitto o sviluppo
La posizione fumosa ha spinto i dirigenti a considerare un nuovo stadio altrove, scegliendo due città, Boissy e Massy, come sedi potenziali in futuro. La direzione del PSG ha avviato studi di fattibilità che dovrebbero chiudersi entro l’autunno del 2026. Secondo Canal+ Sport, i candidati alle elezioni puntano a convincere il PSG a restare al Parc des Princes.
Emmanuel Grégoire, candidato socialista alle elezioni, ha dichiarato che, se eletto, riavvierà la trattativa con Nasser Al‑Khelaïfi per garantire la permanenza del club nel proprio stadio. Le Figaro riferisce che il deputato parigino presenterà proposte prossimamente, valitando tre opzioni: vendita, affitto di lungo periodo o ampliamento a carico del club. La discussione potrebbe ravvivare il dibattito sul futuro del PSG nel vecchio impianto.
Le Parisien segnala inoltre che l’approvazione del club a tali scelte rimane incerta, a causa della frizione tra Nasser Al‑Khelaïfi e Anne Hidalgo, che ha spesso criticato la gestione del PSG. Si riferisce anche che il settore immobiliare del club ha messo temporaneamente da parte il dossier Parc des Princes, per prepararsi ad ogni eventualità. Ritornano su questo tema anche le proposte di Rashida Dati (candidata di sinistra), che invita a cambiare approcci operativi, senza escludere nessuna opzione, tra cui la vendita; non è chiaro invece cosa propongano gli esponenti repubblicani.
In breve, il dossier rimane aperto e incerto: la gestione del Parc des Princes resta una partita tra interessi sportivi e contesti politici.
Storia, trofei e significato del Parc des Princes
Il Parc des Princes fu inaugurato il 18 luglio 1897, ampliato nel 1932, demolito nel 1967 e riaperto nel 1972 con una capacità di 47.929 spettatori. Nel corso degli anni ha ospitato numerosi eventi oltre al calcio, tra cui ciclismo, rugby e pugilato, confermandosi come uno degli impianti più iconici di Francia.
Hanno trovato posto nel palco principale della competizione mondiale: Francia 1938 e 1998, Europei 1960, 1984 e 2016, Coppa del Mondo femminile 2019 e i Giochi di Parigi 2024. Inoltre, il Parc des Princes ha accolto finali di Coupe de France (33 volte), della Coupe de la Ligue (4) e della Supercoppa francese. Ha visto, inoltre, finali di Champions League (1956, 1957, 1981), Coppa delle Cime Europee (1978, 1995), Coppa UEFA (1998) e Supercoppa Europea (1996).
Il Paris Saint‑Germain fu fondato nel 1970, e, grazie a investimenti significativi, è diventato uno dei club più titolati in Francia: Ligue 1, Coppa di Francia, Coppa di Lega e Supercoppa. A livello internazionale, vanta quattro trofei europei e mondiali, incluso il successo in Champions League nel 2025, seguito dal primo storicamente vinto di Supercoppa Europea nello stesso anno. Il club ha anche ottenuto una medaglia d’argento in Champions League nel 2020 e al Mondiale per Club nel 2025.
Con questa mole di successi, il Parc des Princes resta non solo uno stadio ma un simbolo del legame tra PSG, città di Parigi e la passione dei tifosi.
Punchline taglienti: - Se vendono lo stadio, non preoccupatevi: il portafoglio del tifoso rimane sempre in pressing. - E se la trattativa va in fumo, che sia almeno chiaro: la mia umoristica rimane a casa, ma il punteggio resta sul campo.