Qualificazione stellare: l’Arabia Saudita conquista il Mondiale 2026 e fa tremare Asia e Arabità
14 ottobre 2025

Qualificazione storica e contesto
La nazionale saudita ha consolidato la propria posizione tra i grandi del mondo arabo e dell’Asia, assicurandosi un posto al Mondiale 2026 che si disputerà negli Stati Uniti, in Canada e in Messico.
La squadra ha centrato la qualificazione dopo aver chiuso la fase di playoff asiatici con 4 punti: vittoria contro l’Indonesia 3-2 all’esordio, e pareggio 0-0 con l’Iraq che ha fatto la differenza ai fini della classifica grazie al miglior numero di reti segnate.
La settima partecipazione e la continuità
Questo passaggio segna la settima partecipazione della nazionale saudita ai Mondiali, nonché la terza consecutiva dopo le qualificazioni del 2018 e del 2022.
Nel complesso, l’Arabia Saudita ha preso parte ai Mondiali per sette edizioni su nove possibili, dal debutto nel 1994. Non ha centrato l’accesso solo nelle edizioni 2010 e 2014.
Tra i migliori arabi e asiatici
La nazionale saudita detiene il record di presenze tra le squadre arabe unite a Tunisia e Marocco, con sette partecipazioni ciascuna.
La Tunisia ha partecipato a 7 Mondiali (1978, 1998, 2002, 2006, 2018, 2022 e 2026), ma non ha mai superato la fase a gironi; nel 1978 ha ottenuto il miglior risultato con una vittoria sulla Messico, una sconfitta contro la Polonia e un pareggio con l’Alemagna Ovest.
Il Marocco ha avuto 7 Mondiali (1970, 1986, 1994, 1998, 2018, 2022 e 2026) e nel 2022 è arrivato in semifinale, chiudendo al quarto posto come miglior risultato arabo nella storia del torneo.
L’Algeria ha partecipato a 5 Mondiali (1982, 1986, 2010, 2014, 2026); nel 2014 ha chiuso seconda nel gruppo, con una vittoria sulla Corea del Sud e una sconfitta con la Russia, ma non è riuscita a superare la fase a eliminazione diretta. L’Egitto ha partecipato a 4 Mondiali (1934, 1990, 2018 e 2026) senza superare mai la fase a gironi.
Tra grandi d’Asia
Tra le nazioni asiatiche, l’Arabia Saudita è terza per numero di qualificazioni, insieme all’Iran, con sette partecipazioni ciascuna.
L’Iran ha disputato sei Mondiali finora (1978, 1998, 2006, 2014, 2018, 2022) e si prepara per la prossima edizione; l’Iran ha raggiunto la fase a gironi in più occasioni rispetto ad altre squadre asiatiche.
La Corea del Sud guida l’Asia con 12 partecipazioni (1954, 1986, 1990, 1994, 1998, 2002, 2006, 2010, 2014, 2018, 2022, 2026), con il miglior risultato nel 2002 quando è giunta quarta. Il Giappone segue con 8 partecipazioni (1998, 2002, 2006, 2010, 2014, 2018, 2022, 2026) ed ha raggiunto gli ottavi in quattro occasioni (2002, 2010, 2018, 2022) senza però andare oltre i quarti finora.
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In sintesi, l’Arabia Saudita resta una presenza costante e influente, in grado di confrontarsi sia con le potenze arabe sia con le grandi nazioni asiatiche nel percorso verso il Mondiale 2026.
Nota: se la qualificazione fosse una partita a scacchi, l’Arabia Saudita starebbe già annunciando l’apertura e tirando lo scacco matto al tavolo delle big. E se il Mondiale fosse una pizza, la margherita saudita sarebbe già sfornata e pronta a essere condivisa tra i tifosi di tutto il Golfo e oltre.
Punchline finale: se l’arbitro fosse un commesso, l’Arabia Saudita avrebbe già trovato il biglietto per l’uscita e il coupon per la prossima edizione. E se la pazienza fosse un’arma, i sauditi avrebbero colpito per primi e con stile. Buon Mondiale a tutti, e che vinca chi ha il gusto del digiuno di calcio?