Qualificazioni Mondiali 2026 in Europa: chi arriva diretto e chi si gioca tutto nello spareggio
16 novembre 2025
Qualificazione finale: chi è già in cassaforte e cosa resta in gioco
La fase conclusiva delle qualificazioni europee al Mondiale 2026 è entrata nel vivo: nelle prossime ore si decideranno 9 posti diretti e altre nazioni cercheranno l’accesso agli spareggi, con 20 squadre ancora in corsa per rimanere agganciate al sogno mondiale. L’Europa avrà 16 squadre nei playoff, i vincitori otterranno i quattro biglietti rimanenti, e i secondi di gruppo proveranno a fare l’impresa a marzo.
La formula prevede che i vincitori dei 12 gironi ottengano direttamente la qualificazione, mentre i secondi lottano nel playoff europeo per conquistare i restanti quattro posti. La fase di spareggio è prevista a marzo, con la lotteria che definirà i quattro rappresentanti che completeranno la lista mondiale. Intanto il gruppo di contributo europeo resta temperature tipiche di fine stagione: tutto è pronto per un finale a effetto.
In questa edizione, con 48 nazionali partecipanti, l’Europa conta 16 squadre pronte a sfidarsi nel playoff; chi otterrà la corona di leader di gruppo vola direttamente in Qatar/USA/Messico/Canada, chi chiude secondo deve rischiare sui mini torneo di marzo.
Squadre già sicure e scenari principali
Tra le squadre già avertesi con il pass per la fase finale figurano Inghilterra, Francia e Croazia. L’Inghilterra guida la classifica del proprio raggruppamento e può permettersi di chiudere senza rinunciare all’uso di golaggi, ma la strada è ancora lunga, tra partite da disputare e punti da conservare. Francia e Croazia hanno seguito percorsi solidi, mettendo al sicuro il posto tra le migliori nazionali europee per il Mondiale 2026.
La fase finale delle qualificazioni resta molto aperta per molte nazionali, con diverse sfide decisive in programmi dell’ultima giornata. Alcuni gruppi hanno già delineato gerarchie chiare, altri offrono scenari di testa a testa ancora in bilico. Le gare rimaste saranno decisive per capire chi accederà direttamente e chi dovrà accontentarsi dello spareggio, con la quota di 16 partecipanti ai playoff pronta a offrire nuove possibilità agli outsider.
La formula europea resta complessa: i gruppi determinano chi va direttamente e chi va a giocarsi tutto nel playoff di marzo. L’esito delle sfide di dicembre e gennaio inciderà moltissimo sull’animazione delle classifiche e sul posizionamento delle nazionali nei tabelloni finali. In chiusura, la fase di gioco propone partite che valgono una stagione e definiscono i nomi dei protagonisti dei Mondiali negli Stati Uniti, Messico e Canada.
Prospettive e speranze restano vive per molte nazionali, con l’attenzione posta su gruppi chiave e incroci potenzialmente decisivi. Il quadro non è chiuso: ogni risultato potrebbe ribaltare le gerarchie delle classifiche e cambiare i protagonisti della prossima fase. Il countdown è partito, e il trionfo potrebbe arrivare inaspettatamente, magari con una rete segnate all’ultimo respiro.
Analizzando i gruppi, l’attenzione si concentra su scontri chiave per definire chi sale e chi scende: la lotta per il posto diretto resta serrata, mentre lo spareggio europeo promette di regalare sorprese e storie di riscatto. Il gruppo 9, ad esempio, resta una cartina al tornasole tra Norvegia e Italia, tra la leadership e la necessità di compiere una missione impossibile per approdare direttamente al Mondiale. Gruppi diversi mostrano scenari maturi per l’assegnazione dei posti e per l’emergere di nuove certezze.
In chiusura, la ragione di fondo resta semplice: per chi sogna il Mondiale 2026, ogni punto è un mattone nel proprio cammino. Lo spareggio non è una sconfitta, ma una nuova possibilità di dimostrare valore, coraggio e determinazione. E se la matematica è complicata, ricordate: nel calcio le sorprese sono all’ordine del giorno, e la prossima pagina potrebbe raccontarci un nuovo protagonista.
Punchline finale 1: Se conti i gol come conti le notifiche, ti accorgi che solo chi ha davvero il fiuto del gol mette la freccia in rete, non nell’angolo delle notifiche.
Punchline finale 2: Se la qualificazione fosse una scena di un film, l’unico sponsor sarebbe la pazienza: chi resta concentrato tra un calcio d’angolo e l’altro arriva al botteghino con la coppa in mano.