Quando la Costa d’Avorio osserva l’Arabia Saudita: Fay svela i piani prima della amichevole decisiva
13 novembre 2025
Anteprima della sfida amichevole tra Costa d’Avorio e Arabia Saudita
Emers Fay, allenatore della Costa d’Avorio, ha parlato della partita amichevole in programma per domani, come tappa fondamentale della preparazione alle prossime sfide ufficiali.
La Seleçao africana punta sia sulla Coppa delle Nazioni Africane (in programma alla fine del prossimo mese) sia sul Mondiale 2026, mentre l’Arabia Saudita si concentra sulla Coppa Arab che si giocherà prossimamente in Qatar.
Fay ha dichiarato durante la conferenza stampa di presentazione: «Siamo felici di essere qui, felici per la partita di domani. Sappiamo che Herve Renard conosce bene noi e lo staff, e siamo pronti a mostrare il progresso del calcio africano».
Analisi tattica e impatto dell’impianto
Il tecnico ivoriano ha elogiato lo stadio dell’Inama a Gedda, sottolineando che il calcio africano si fonda sulla potenza fisica, ma che contano anche aspetti tattici rilevanti per affrontare avversari di alto livello.
Dove entra in gioco la figura dello “spionaggio”
Fay ha introdotto, con una punta di ironia, l’attenzione dedicata allo studio dell’avversario: «Abbiamo analizzato i video, visionato partite e osservato le crepe tattiche. In fondo, conoscere l’avversario è come avere una mappa del tesoro: basta non perdersi tra i corridoi.»
Interessa molto anche la discussione sull’attaccante Franck Kessié, capitano degli Elephants e ora protagonista dell’attenzione del campionato saudita con l’Al-Ahli: «Kessié ha mostrato ai compagni quanto sia forte il campionato saudita e quanto sia competitivo, non è una lega facile come molti pensano».
Il responsabile della preparazione fisica della Costa d’Avorio ha seguito anche la recente partita dell’Al-Ahli per capire la gestione del calore e dell’umidità, elementi certamente decisivi in una gara esterna di questa portata.
Rinforzi, curiosità e le chiavi del match
Fay ha evidenziato che la linea difensiva destra sarà sotto osservazione e che potrebbero arrivare ulteriori innesti dall’Italia e dall’Europa per rafforzare la squadra ivoriana in vista della fine stagione.
La lunghezza del turnover è stata discussa anche da Renard: «Abbiamo in programma di utilizzare le amichevoli per valutare i giocatori e definire una lista finale per la Coppa Arab; la nostra priorità resta la gestione atletica e la condizione fisica».
Renard ha inoltre rilevato che non ci sono ampie scelte: la squadra che giocherà contro la Costa d’Avorio potrebbe essere definita entro la fine di novembre, con la vera selezione pronta per la Coppa Arab. È stato rimarcato che gli esordi di alcuni giovani verranno monitorati con attenzione.
Elementi nuovi nella formazione dei Falchi Sauditi
La partita annuncia una sfida di alto livello tra la squadra dei Falchi e la Costa d’Avorio, in attesa di un calendario che prevede test di rilievo e la possibilità di ottenere una posizione utile per le qualifiche ai tornei futuri.
Secondo le note de “Al-Yom”, questa sarà la prima sfida tra le due nazionali sia a livello ufficiale che amichevole. Renard cercherà di dare ritmo e campo a diversi giocatori, valutando chi può reggere la pressione di un palcoscenico competitivo in un periodo di intenso turnover.
Si chiude con un dato statistico: la cresta della Costa d’Avorio nelle amichevoli internazionali arriva a 262 match, l’Arabia Saudita ne ha disputati 261, con 101 vittorie, 72 pareggi e 88 sconfitte; i gol segnati sono 348 e subiti 296.
Tra le note sullo sviluppo di questa classifica, Fay e Renard si ritrovano in una fase di lavoro intenso e di proiezione verso i prossimi obiettivi internazionali, con l’obiettivo di prepararsi al meglio per le competizioni che verranno.
Per i tifosi: se laCosta d’Avorio gioca come spiega Fay, la partita promette emozioni. E se la palla va dove deve andare, il sorriso è garantito: altrimenti, c’è sempre un nuovo piano B, o come si dice in vino: “vinci o ridi, ma almeno hai assaggiato l’aroma del gioco.”
Punchline 1: Se l’allenatore misterioso è un “spione”, speriamo che punti meno sul microfono e più sul pallone. Punchline 2: Se l’attacco avversario è una spina dorsale di guerra, noi mettiamo la crema antidolorifica: è la prima regola del calcio: non farti male a guardare troppo la difesa avversaria.