In attesa della sfida contro la Costa d’Avorio
La nazionale saudita si sta preparando per una amichevole di alto profilo contro la Costa d’Avorio, in programma venerdì, come parte del periodo di preparazione alla Coppa Arab che si giocherà in Qatar. L’obiettivo è mettere a posto la squadra e testare soluzioni tattiche utili per il Mondiale arabo e per le prossime sfide internazionali.
Gli uomini di Hervé Renard giocheranno anche un’altra amichevole in novembre contro l’Algeria, con l’idea di raccogliere indicazioni utili per la gestione delle risorse e la coesione di gruppo durante questo ciclo di preparazione.
Incontri precedenti
Prima di affrontare la Costa d’Avorio, la Saudita ha incrociato numerose nazionali africane, spesso in incontri amichevoli e in qualche caso in match ufficiali. Con la Costa d’Avorio sarà la 60ª sfida contro una selezione africana, dopo 59 incroci già disputati.
La Tunisia è stato l’avversario più ricorrente per i verdeoro, con 7 confronti. In generale, il tabellone riflette una storia molto articolata tra l’Arabia Saudita e il calcio africano, tra momenti memorabili e coincidenze tattiche.
Nel passato recente la Saudita ha incontrato Zambia (5 volte: 3 vittorie saudite, 1 pareggio, 1 successo africano), Senegal (due sfide, entrambe vittorie saudite, 3-2 in amichevoli), Namibia (due successi), Algeria (4 incontri, 2 vittorie e 2 pareggi, con l’ultimo incontro nel 2018 finito 2-0 per l’Arabia Saudita).
Storia contro le avversarie africane
Se il record contro l’Algeria è stato promettente, il confronto con la Tunisia resta più equilibrato: 2 vittorie saudite contro 4 vittorie tunisine e un pareggio in totale, con l’incontro 2-2 al Mondiale del 2006 come tappa memorabile.
In ambito arabo, l’Arabia Saudita ha visto anche incroci con Egitto: 6 confronti, con 2 vittorie saudite, 3 successi egiziani e un pareggio. Un classico noto soprattutto per i duelli tra le due nazionali nelle fasi a gironi di tornei continentali e l’impatto storico del calcio del Nordafrica.
Altre nazionali africane affrontate includono Ghana, Camerun, Marocco, Mali e Sudafrica, tra esiti alterni e sfide che hanno fornito all’Arabia Saudita una preziosa banca dati di confronti da cui attingere durante il ciclo mondiale e continentale.
Preparazione della Verde
La squadra ha recuperato giocatori chiave come il capitano Salem Al-Dawsari, che è rientrato in gruppo dopo un breve stop, ma ha visto assenze per infortuni o affaticamenti: difensore Jadan Daqri, centrocampista Ziad Al-Jahni e l’esterno Abdulrahman Al-Aboud. Il commissario tecnico Renard ha mantenuto una rosa con elementi nuovi come Sultan Mandash del Al-Taawoun e Morad Hosawi del Al-Khaleej, che hanno sollevato interesse tra grandi club rossoneri per le loro prestazioni nel campionato domestico.
In definitiva, questa finestra di novembre offre un’occasione importante per misurare la solidità di una squadra che punta a crescere in prospettiva di tornei futuri, con l’immaginario puntato su come questa nazionale possa esprimersi in contesti internazionali di alto livello.
Punchline 1: se la mira è davvero al bersaglio, i difensori sauditi sono convinti di avere la stessa precisione di un tiratore di precisione… purché non inciampino sul pallone quando arriva al 95° minuto.
Punchline 2: e se chiedete al tecnico Renard quale sia la chiave del successo, lui risponde: “non è la fortuna, è la tattica… e forse una buona dose di caffè qatariota per restare svegli.”