Stones tra rinascita e dubbi: quando il limite è la testa
8 ottobre 2025

John Stones e il momento di debolezza che sfiorò l’addio
John Stones, difensore del Manchester City e della nazionale inglese, ha confessato di aver pensato al ritiro durante la scorsa stagione a causa degli infortuni ricorrenti.
Secondo la BBC, Stones ha disputato solo 11 partite in Premier League nella stagione passata, a causa di una serie di infortuni al piede e ai tendini del ginocchio, l’ultimo dei quali ha costretto a chiudere la stagione in anticipo a febbraio.
Il difensore, 31 anni, che ha indossato la maglia dell’Inghilterra in cinque grandi tornei, non è sceso in campo per i Tre Leoni dall’ottobre 2024, dopo che l’allenatore tedesco Thomas Tuchel ha preso le redini della squadra all’inizio di quest’anno.
Torna a convocarsi con la nazionale in vista delle amichevoli contro il Galles a Wembley e contro la Lettonia nelle qualificazioni mondiali del 14 ottobre, con l’Inghilterra che punta a chiudere la pratica Mondiale negli Stati Uniti, in Canada e in Messico.
In un’intervista alla BBC, Stones ha ricordato: «La scorsa stagione è stata molto difficile, al punto che ho pensato al ritiro. Ho dato tutto e ho seguito una professionalità rigorosa, ma le ricadute non avevano spiegazione; è stato un momento davvero duro dal punto di vista psicologico».
Da quando è arrivato all’Manchester City nel 2016 dall’Everton, Stones non è riuscito a superare le 27 presenze in una singola stagione a causa degli infortuni ricorrenti.
Ha aggiunto: «C’è stato un momento in cui non capivo il perché; lottare con impegno e professionalità, per poi verificarsi qualcosa di imprevedibile. Spero di non tornare mai più a quella situazione».
In questa stagione Stones ha disputato finora cinque partite, mentre Guardiola preferisce affidarsi al duo Dias e Gvardiol al centro della difesa.
Stones ha poi spiegato che quel periodo fu di grande agitazione; non pensava davvero al ritiro, ma era in una fase di debolezza e ha deciso di lottare, alimentato dallo spirito combattivo che ha da sempre.
Tuchel, settimana scorsa, ha rilasciato l’idea che nessuno è garantito in una lista inglese, escludendo nomi di spicco come Phil Foden, Jude Bellingham e Jack Grealish.
Tuttavia Stones resta una pedina preziosa per l’allenatore tedesco: a giugno lo ha chiamato per unirsi al ritiro in Spagna nonostante l’infortunio, per stare vicino ai compagni e lavorare insieme a loro.
Stones ha detto: «Il mio amore per l’Inghilterra è indescrivibile; quando Tuchel mi ha chiesto di partecipare al gruppo non ho esitato; volevo essere presente, vicino ai compagni; avevo capito che avevo bisogno di giocare con loro».
Ha aggiunto: «Volevo essere presente anche come voce ed esperienza per i giovani, mostrare loro cosa significa appartenere e impegnarsi. Essere qui, anche non al 100%, è stata una messaggio di squadra molto significativo».
John Stones è nato a Burnley nel 1994; cresciuto nel Barnsley, ha esordito nel 2012 con la prima squadra della sua città e l’interesse dell’Everton si fece sentire nel gennaio 2013 per 3 milioni di sterline.
Con l’Everton si è affermato tra i difensori giovani più promettenti, grazie alla calma sotto pressione e alla capacità di costruire dal basso; l’interesse di Manchester City è esploso nel 2016 per 47,5 milioni di sterline, rendendolo all’epoca il difensore inglese più costoso.
Da quel momento Stones ha svolto un ruolo chiave nel modello di gioco di Guardiola, contribuendo a titoli domestici ed europei, tra cui la Champions League 2022-2023 e la Premier League sei volte.
A livello internazionale Stones ha superato 80 presenze con l’Inghilterra ed è stato parte integrante della squadra che ha raggiunto le semifinali del Mondiale 2018 e la finale di Euro 2020; nonostante gli infortuni, resta una delle colonne difensive del calcio inglese, con leadership ed esperienza sui palcoscenici più importanti.
Punchline finale 1: Se l’infortunio ti invita al ritiro, rispondi che la vera sfida è restare incollato al ghiaccio della riabilitazione come fosse la tua fedele compagna di squadra.
Punchline finale 2: E se il cammino torna a farsi duro, ricorda che Stones non è in pensione: è pronto a risalire in corsa, con la testa già al prossimo match.