Tre punti d'oro: l'Arabia Saudita spezza l'Indonesià in una notte di adrenalina per le qualificazioni Mondiali 2026
8 ottobre 2025

Notte drammatica per l'Arabia Saudita
Nelle qualificazioni asiatiche ai Mondiali 2026, l'Arabia Saudita conquista i primi tre punti preziosi battendo l'Indonesia 3-2 in una partita ricca di pathos dentro e fuori dal terreno di gioco.
La sfida, disputata allo stadio Al-Inma, ha mostrato luci e ombre nel rendimento dei Sauditi, tra momenti di talento e pressioni psicologiche amplificate dalla cornice di pubblico e dall'importanza della posta in palio.
Protagonisti della serata
Feras Al-Buraikan, attaccante dell Al-Ahli Jeddah, è stato premiato come miglior giocatore della gara per aver segnato due gol, di cui uno su rigore, assicurando la vittoria. Ha disputato 76 minuti, toccando la palla 38 volte, servendo tre opportunità per il gol e guadagnando un rigore, con 14 passaggi riusciti su 20 e vincendo 6 duelli a terra su 8 e 4 duelli aerei su 5.
Saleh Abu Shamat ha firmato il suo primo gol internazionale, una rete che potrebbe pesare nei piani di Irmano per le qualificazioni al Mondiale. Il giovane esterno ha mostrato spunti di grande vitalità sulla fascia e una grinta utile al gioco offensivo della squadra.
Momenti chiave e atmosfera
La contesa è stata accompagnata da un tifo acceso, con i sostenitori che hanno applaudito la voglia di arrivare al Mondiale. Hervé Renard è apparso spesso nervoso per errori di posizionamento e per la lentezza nello sferrare l'azione offensiva.
Mohammad Kanno è finito al centro dell'attenzione quando, entrato negli ultimi minuti, ha ricevuto un cartellino rosso per proteste e per aver ritardato una rimessa; il referto ha creato un dibattito sull'interpretazione dell'arbitro e sull'efficacia della gestione del tempo di recupero.
La serata è stata anche caratterizzata da un omaggio al capitolo di Fahd Al-Mualid, assente da tempo a causa di problemi di salute, e dai festeggiamenti di Al-Buraikan e Abu Shamat che hanno imitato la celebre celebrazione dedicata al giocatore assente.
Il ko è stato talvolta spezzato dall'emozione: Renard ha cercato di guidare la squadra al ritmo giusto, ma la tensione è emersa in alcuni momenti del secondo tempo. La vittoria regala al gruppo continuità e una prospettiva concreta verso il prosieguo della fase di qualificazione.
Con la prossima sfida contro l'Iraq descritta come una finale anticipata, il gruppo resta aperto e pronto a regalare altre emozioni agli appassionati di calcio in cerca di una corsa mondiale sempre più accesa.
Punchline 1: Se il calcio fosse una battuta, questa notte sarebbe una di quelle che graffiano: due gol a testa e un rosso a sorpresa, pubblico e arbitro si raccontano ancora la stessa storia. Punchline 2: Se Renard fosse un DJ, avrebbe messo in loop il caos controllato: contropiede, pressing e una zuccherata di tifo che ti fa rientrare nel match come se nulla fosse successo.