27 convocati Emirati: Obiettivo Mondiale 2026 tra Oman e Qatar
7 ottobre 2025

Convocati e assetto tattico per lo spareggio mondiale
Il romeno Cosmin Olăroiu, allenatore della nazionale degli Emirati Arabi Uniti, ha convocato 27 giocatori per le due sfide contro Oman e Qatar, in programma sabato e martedì prossimi allo stadio Jassim bin Hamad, a Doha, valide per la prima fascia dei playoff AFC che assegneranno una partecipazione al Mondiale del 2026 negli Stati Uniti, in Canada e in Messico.
Tra i portieri figurano Khaled Issa, Ali Khashif, Hamad Al-Maqbali e Fahd Al-Thunhani; tra i giocatori spiccano Eric De Minizes, Richard Acunor, Robin Philip, Lucas Pimenta, Khalifa Al-Hamadi, Kwami Cuido, Alaeddin Zuair, Marcus Miloni, Khaled Al-Thani, Ali Saleh, Yahya Al-Gasani, Abdullah Ramadan, Sel Sosa, Yahya Nader, Harb Abdullah, Fabio Lima, Luan Pereira, Majed Hasan, Kai Lucas, Kai Kanido, Sultan Adel, Bruno Oliveira e Nicolas Jimenez.
La selezione degli Emirati aveva tenuto un ritiro interno a Dubai dal 28 settembre scorso, con una rosa allargata di 31 giocatori; quattro elementi sono stati esclusi: Mohammed Abdul Basset, Mackenzie Hant, Alvaro Oliveira e Zaid Sultan.
Preparazione, ritiri e amichevoli
Prima di questo impegno, l’Arabia Emirati aveva organizzato un altro ritiro a Dubai agli inizi di settembre e disputato due amichevoli: 3-1 contro la Siria e 1-0 contro il Bahrain, continuando la supremazia dell’“Azzurro”? no, dei biancoverdi, guidati da Olăroiu e senza mai perdere, avendo chiuso la terza fase con due pareggi.
Cosmin aveva guidato anche il ritiro della squadra in Austria dal 25 luglio al 5 agosto 2025, nell’ambito di un piano tecnico volto a elevare la preparazione fisica e tattica prima dello spareggio mondiale. In quel periodo sono state giocate due amichevoli contro Lecce e NK Bravo, con buoni segnali di crescita.
Nel primo test contro il Lecce l’Emirati ha vinto 3-1: Yahya Al-Gasani ha segnato su rigore, poi è arrivato il gol di Kai Lucas e chiusura firmata Bruno Oliveira; nella seconda amichevole contro NK Bravo, Kai Lucas ha trovato un’altra rete e Luan Pereira ha segnato il 2-1 finale, rafforzando la fiducia del gruppo.
Scelte tattiche e prospettive per lo spareggio
Il tecnico romeno ha usato i test amichevoli per delineare la formazione da schierare nel playoff: insistenza su un attacco guidato da Yahya Al-Gasani e Kai Lucas, con Fabio Lima uscito per infortunio dal ritiro. Le sessioni hanno mostrato trasformazioni in alcune posizioni: è stato confermato l’esterno Eric a sinistra, mentre Marcus Miloni è stato spostato al centrocampo per sfruttarne la fisicità e la tecnica, con Nicolas Gimenez come riferimento principale a centrocampo.
La nazionale degli Emirati ha concluso la terza fase delle qualificazioni asiatiche al Mondiale 2026 al terzo posto del Gruppo 1, conquistando la qualificazione allo spareggio. Iran e Uzbekistan hanno chiuso al primo e al secondo posto, accedendo direttamente al torneo. Nelle fasi precedenti, l’Emirati aveva raccolto 16 punti in sei gare della seconda fase, guidando il Gruppo VIII a cinque punti dal Bahrain, undici dal Yemen e quindici dal Nepal.
Nella prima giornata del Gruppo VIII, l’Emirati hanno battuto il Nepal 4-0 con gol di Khalifa Al-Hamadi, Fabio Lima e due di Ali Mabkhout, mentre Bahrain e Yemen hanno prevalso rispettivamente 2-0 sui rivali. Nella seconda giornata Nepal-Yemen 0-2 e Bahrain-UAE 0-2; nella terza giornata l’Emirati ha superato lo Yemen 2-1 con reti di Ali Saleh e Sultan Adel; Yemen ha segnato con Abdullah Idris; Nepal ha perso contro la Bahrain 0-5 con onorevoli marcatori come Mehdi Hamdan e altri. Nella quarta giornata l’Emirati ha vinto 3-0 sullo Yemen, con Fabio Lima a quota due marcature; Bahrain contro Nepal 3-0. Nella quinta giornata Nepal-UAE 0-4, con Hrab Abdullah S. doppietta, Ali Saleh e Hazem Abbas; Bahrain-Yemen è finita in parità. Nella sesta giornata UAE-Bahrain 1-1, chiudendo la campagna di qualificazione.
In definitiva, la squadra guarda avanti con l’obiettivo di ottenere la qualificazione al Mondiale attraverso lo spareggio AFC, con la fiducia di aver messo in cascata una serie di prove utili per un cammino che resta affascinante e impegnativo.
Punchline 1: Se il Mondiale fosse una pizza, gli Emirati chiederebbero un extra tempo di cottura: la farcitura è pronta, ma la base deve ancora dorarsi. Punchline 2: Se la partita arriva ai rigori, hanno già allenato la mascella per sorridere anche quando la palla finisce in rete avversaria.