Alcaraz sconfigge Fritz alle ATP Finals di Torino: la vetta del world ranking è a un passo
11 novembre 2025
Analisi della partita
Lo spagnolo Carlos Alcaraz ha mantenuto la sua traiettoria verso il primo titolo delle ATP Finals di Torino, tornando da un set di svantaggio per battere l’americano Taylor Fritz in un incontro appassionante durato due ore e 48 minuti.
Davanti a una folla numerosa nell’Enalbi Arena, la testa di serie numero 1 ha mostrato una rimonta decisiva chiudendo 6-7, 7-5, 6-3 e restando imbattuto (2-0) nel Gruppo Jimmy Connors.
Fritz, finalista dello scorso anno, sembrava pronto a ottenere la sua seconda vittoria indoor contro Alcaraz nel 2025, ma il ventiduenne ha ribaltato la situazione con una miscela di resilienza e colpi di grande livello, con il momento chiave rappresentato da un game maratona di 14 minuti nel secondo set.
Commenti di Alcaraz
Alcaraz, che nell’arco del match ha dovuto fronteggiare un nuovo inizio di set, ha dichiarato: “È stata una partita molto equilibrata, ho sofferto di più all’inizio e non servivo bene; probabilmente Fritz era molto comodo dalla fonda, ovunque.”
Ha aggiunto: “Mi sono sentito molto sollevato per la vittoria, nonostante le difficoltà, e sono felice di aver trovato una via per reagire e scoprire una debolezza dell’avversario.”
Implicazioni sul ranking
Ora Alcaraz può qualificarsi alle semifinali battendo Alex de Minaur e si trova a soli 50 punti dal garantire la testa del ranking mondiale entro la fine dell’anno, mantenendo una corsa aperta con il connazionale Jannik Sinner. La fase a gironi proseguirà contro Musetti nel turno successivo.
Quando gli è stato chiesto se pensare al numero uno, ha risposto cautamente: “Cercherò di non pensarci troppo; sarà una grande partita e cercherò di non lasciare che la tensione rovini il mio gioco.”
Il rapporto con la classifica non è nuovo per Alcaraz: nel 2022 ha chiuso la stagione in vetta dopo aver vinto l’US Open, mentre l’anno scorso Sinner era al vertice ma fu temporaneamente assente all’inizio di quest’anno per una sospensione per doping, che ha tolto punti importanti in alcuni grandi eventi.
Alcaraz ha approfittato di quella sospensione per vincere Monte Carlo, poi Roma e Roland Garros, Cincinnati e l’US Open, aprendo la strada a un possibile finale di stagione da numero uno.
Momenti chiave
Fra i momenti determinanti, nella seconda frazione Alcaraz ha salvato due palle-break sul 2-2 grazie a una prodezza di approccio al vino a rete e a una serie di colpi precisi, accendendo lo sprint verso la rimonta. Un recupero che ha dato lo slancio al resto del set e ha spinto Alcaraz a chiudere il tie-break decisivo, portando il conto personale di head-to-head contro Fritz a 5-1.
Secondo i dati Opta, Alcaraz ha raggiunto la 50a vittoria contro i top-10 mondiali in 73 incontri.
Dal 1973, solo Jimmy Connors (69) e Boris Becker (71) hanno compiuto 50 successi contro i top-10 in meno match di Alcaraz.
Nel 2022 Alcaraz ha messo la freccia verso la vetta del ranking chiudendo la stagione al numero uno dopo l’US Open; l’anno scorso Sinner ha chiuso in vetta ma fu fermato da una sospensione all’inizio dell’anno per doping, facendogli perdere punti in Indian Wells, Miami, Monte Carlo e Madrid. L’anno successivo Alcaraz ha saputo capitalizzare la sospensione: Monte Carlo, Roma, Roland Garros, Cincinnati e l’US Open, tutte tappe chiave che hanno aperto la strada al suo sogno di chiudere al primo posto.
Note storiche
Secondo l’analisi di Opta, il cammino recente di Alcaraz lo vede in cima al ranking, seguito da un resto di stagione incredibilmente competitivo: Confronto storico con i top-10, e la determinazione di restare al centro della scena. La stagione 2022 resta una pietra miliare: un primo titolo slam agli US Open confermato da una serie di successi che hanno consolidato la sua presenza al top.
Si chiude qui una serata che ha mostrato non solo talento ma anche una mente fredda sul campo, capace di trasformare una situazione di svantaggio in una vittoria che potrebbe cambiare le sorti del ranking per il resto della stagione.
Se la classifica è una mira, Alcaraz ha messo il bersaglio sul cuore: bersaglio centrato. E come diceva un grande umorista: la precisione non è solo una questione di talento, è una questione di tempi giusti. E lui li ha trovati proprio al posto giusto.
Un altro colpo secco: la palla non ha solo vinto, ha scritto una pagina di storia. E per chiudere con una battuta leggera: se la palla sapesse ridere, ora starebbe ridendo a crepapelle per aver visto Alcaraz diventare cecchino della classifica a suon di shot letali.