Alonso risorge il Real Madrid: il Clasico che riporta la luce sul Bernabéu
26 ottobre 2025
Analisi tattica del Clasico
Xabi Alonso, allenatore del Real Madrid, ha ridato all’armata blanca la sua imponenza tradizionale nel primo Clasico disputato sulla panchina del club. Il Real ha battuto il Barcellona 2-1 al Santiago Bernabéu, domenica sera, riaprendo la corsa al titolo nella Liga e riaccendendo il fuoco delle rivalità.
Ha mostrato una superiorità evidente sul collega tedesco Hans Flick, che era in tribuna per una squalifica di una partita. Al suo posto, l’assistente Markus Sorg ha gestito la panchina, ma era chiaro che Alonso controllava le dinamiche dall’inizio.
Il Real Madrid si è accontentato di due gol, e tre reti sono state annullate a causa del fuorigioco che da tempo stratifica la filosofia di Flick, portando a quattro vittorie consecutive contro l’odiato gigante madrileno e segnando l’epilogo di un anno che aveva visto l’allenatore Carlo Ancelotti lasciare il club dopo trofei importanti.
Il Real Madrid èpartito con una formazione che vedeva Courtois tra i pali, difesa a quattro formata da Federico Valverde, Din Huissen, Eder Militao e Alvaro Carreras; a centrocampo Camavinga e Tchouaméni; Arda Güler; e in avanti Vinicius Júnior, Kylian Mbappé e Jude Bellingham.
Dall’altra parte Flick ha schierato Szczęsny tra i pali, una linea difensiva con Jules Koundé, Alejandro Balde, Eric Garcia e un altro difensore, a centrocampo Pedri, De Jong e Fermín López, e in avanti Rashford, Ferran Torres e Lamine Yamal.
Alonso ha vinto con più armi: pressing alto, compatto blocco difensivo e costringe Barcellona a lanciare lunghi tentativi, negando la costruzione dal fondo e l’inizio della manovra.
I madridisti sono stati superiori fisicamente e mentalmente, desiderosi di riscatto dopo quattro sconfitte consecutive e di rispondere alle provocazioni di Lamine Yamal, che in settimana aveva acceso le polemiche con dichiarazioni molto mediatiche.
Il centrocampo madridista ha dominato i duelli, e Alonso è riuscito ad annullare le giocate sulle corsie di Yamal e Koundé, impedendo a Barcellona di imporre il proprio ritmo. Anche Vinícius Jr. è apparso determinante, pur con un pesante pressing blaugrana.
In fase di contenimento, Alonso ha organizzato la difesa con densità numerica davanti all’area: il Barcellona ha trovato pochi varchi e ha incassato un solo gol su errore difensivo, mentre la serata è stata meno brillante per Courtois, chiamato in interventi mirati ma non decisivi come nel passato.
In chiusura, Flick è apparso in difficoltà per i problemi fisici dei suoi giocatori e per la mancanza di una risposta chiara dal tridente offensivo. Barcellona ha pagato l’assenza di Rafinha e Lewandowski, oltre all’underperformance di alcuni elementi di reparto.
Bielinka tipicamente: Bellingham ha brillato, Alonso ha consolidato una linea continua, e la difesa madridista ha dimostrato compattezza senza rinunciare alla proposta offensiva.
Ma Alonso ha impedito a Barcellona di avanzare, con Mbappé isolato in avanti e Barcellona costretto a inseguire nel finale, senza riuscire a imbastire l’azione di pareggio.
Punchline: se Alonso gioca ancora così, i fuorigioco diventeranno figurine da collezione; Punchline 2: Flick in tribuna deve essersi ricordato che la panchina è al massimo un posto per applaudi, non per coaching definitivo.