Barcellona a Vigo: tra dubbi di formazione e un Lewandowski pronto a tornare sul palcoscenico
8 novembre 2025
Anteprima: Barcellona in trasferta a Vigo
Il Barcellona sarà ospite del Celta Vigo domenica sera al Balaídos, cercando di proseguire la corsa positiva in Liga prima della pausa internazionale, con diverse domande aperte su alcuni ruoli chiave che l’allenatore tedesco Hansi Flick deve risolvere.
Secondo il quotidiano AS, i dubbi ruotano primariamente intorno al terzino destro: la destinazione di Jules Koundé resta incerta dopo una botta al piede, mentre Eric García giocherà con una maschera protettiva a causa di una frattura al naso riportata contro il Club Brugge in Champions League.
Il secondo enigma riguarda l’attacco, in particolare il ruolo del centravanti: Lewandowski è il principale candidato a rientrare tra i titolari, assente dall’undici iniziale dal 5 ottobre contro Siviglia, quando sbagliò un rigore.
In alternativa, Marcus Rashford potrebbe essere tenuto in panchina nonostante le sue prodezze offensive: due gol e 5 assist in Liga, ma la sua pressione offensiva costante non è ancora al livello richiesto dal tecnico.
Nonostante le assenze, Lewandowski resta uno dei principali goleador del Barca nello scorcio di stagione, avendo già segnato 4 reti, a un solo passo da Ferran Torres.
In mediana, il trio probabile sarà composto da Marc Casadó, Frenkie de Jong e Fermín López, mentre la difesa supporting da Araújo e Pau Cubarbci, con Alejandro Balde a sinistra. In avanti, Lamine Yamal dovrebbe essere titolare insieme a Torres sulla fascia sinistra e Lewandowski al centro.
In panchina, Flick potrebbe affidarsi a nomi di esperienza come Rony Bardji, Andreas Christensen (ancora in ripresa da un infortunio) e Marcus Rashford, pronti a cambiare le sorti del match nel secondo tempo.
La formazione prevista per Barcellona
Portiere, Garcia, Araújo, Kobarci, Baldi, Casado, López, De Jong, Yamal, Torres, Lewandowski.
Annotazioni di Flick prima della partita
Flick ha spiegato in conferenza che il Celta Vigo sta vivendo una fase molto positiva, avendo vinto quattro match di fila e mostrando una dinamica superiore alla sua squadra in questo momento. “Abbiamo bisogno di punti tre, come ho detto ai giocatori”, ha affermato.
Ha aggiunto sull’appoggio della dirigenza: “Il supporto di Laporta è sempre importante. Dobbiamo avere fiducia e una maggiore coesione sia con e senza palla.”
Riguardo agli aspetti difensivi, Flick ha osservato che la linea difensiva a volte è stata troppo bassa, invitando i suoi a rimanere più compatti in fase offensiva e difensiva. “Dobbiamo tradurre in campo ciò che discutiamo nello spogliatoio”, ha detto.
Riguardo le differenze con Bayern Monaco, Flick ha minimizzato i confronti, sottolineando che qui si affrontano circostanze diverse e che l’obiettivo è gestire al meglio gli infortuni per tornare al massimo livello.
Infine, sul possibile rientro al Camp Nou: “Spero che accada. Il stadio è incredibile e ho sentito una energia positiva. Il progetto merita fiducia e complimenti a chi è stato parte di esso.”
In merito a Javi e Gavi, Flick ha commentato che è felice dei progressi del giovane portiere e di Gavi, ma che tutto sarà valutato al termine della pausa internazionale. “Non si è parlato di gestione minuti con le nazionali”, ha aggiunto, chiudendo con l’idea che ciò che viene detto in sala riunioni deve riflettersi sul campo.
Riflettendo sul potenziale ritorno di Jave, Flick ha espresso rammarico per l’assenza di Jafï, definendolo “un giocatore molto importante”. Per Lamine Yamal, ha elogiato il suo miglioramento continuo, notando maggiore disciplina e l’importanza di proteggere ancora il ragazzo a causa dei dolorini residui.
Concludendo, Flick ha insistito sull’esigenza di tradurre in prestazioni sul campo tutto ciò che viene discusso nel mondo dello spogliatoio. “Le parole da sole non bastano: serve una risposta concreta”.
Per chi cerca conferme su Cedem e la formazione, Flick ha aggiunto che non è ancora tempo di dettagli conclusivi e che l’ultima parola spetterà all’allenatore al fischio d’inizio.
Et voilà: se la tattica è una mira, speriamo che questa volta la mira sia davvero centrata. Sniper joke 1: Quando la tattica è solida ma l’attacco fa cilecca, è il momento di cambiare bersaglio… o allenatore. Sniper joke 2: Se vuoi rendere felici i tifosi, basta mettere Lewandowski in area: i gol arrivano quasi sempre, e la birra resta fredda sul bordo del campo.