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Barcellona risorge tra grandi attese: Laporta dipinge una rinascita tra critiche e progetti

19 ottobre 2025

Barcellona risorge tra grandi attese: Laporta dipinge una rinascita tra critiche e progetti
Il Camp Nou, simbolo storico e futuro del Barcellona.

Ritorno tra i grandi

Joan Laporta, presidente del Barcellona, ha dichiarato che il club è tornato nel posto che gli spetta tra i grandi, durante un discorso di 32 minuti all’assemblea ordinaria dei soci tenuta online. Ha sottolineato che la squadra è molto migliore rispetto a quattro anni e mezzo fa e che non deve essere data ascolto alle previsioni negative di chi non è presente sui campi o agli incontri. Il tono è di fiducia e determinazione nel difendere Barcellona contro chi avrebbe preferito vederci soffrire.

Durante l’assemblea, tenutasi in forma digitale per la quarta volta di fila, Laporta ha mostrato una catalizzazione tra sport e gestione aziendale. È stato descritto un momento di stabilità nel quale l’ente ha ritrovato una sua autonomia, nonostante le difficoltà legate anche a lavori di ristrutturazione che hanno costretto parte della stagione lontano dal campo.

Il presidente ha elogiato la stagione passata, legata al 125° anniversario del club, riconoscendo la crescita sportiva con una tripletta celebrata dal collettivo e dai singoli contributi di Deco, di Hans Flick e di tutto lo staff medico e dirigenziale, oltre ai giocatori che hanno formato un gruppo compatto e ambizioso.

In ambito economico, Laporta ha rimarcato che i soci restano i veri proprietari e che sono state adottate misure per proteggere i loro interessi. I risultati operativi sono tornati positivi e la gestione ha ridotto la massa salariale al 54% delle entrate, nonostante il club abbia operato fuori casa a causa dei lavori di rinnovo. Si è sottolineato che la sostenibilità del club è una conquista collettiva e non un incidente di percorso.

Il discorso ha poi ribadito la non appartenenza del Barcellona al concetto di azienda quotata: si è parlato della necessità di rimanere una istituzione aperta alle comunità, con un forte impegno verso Catalogna, democrazia e uguaglianza. Il leader ha citato una fiducia incrollabile nel progetto sportivo e nell’identità del club, affermando che il Barcellona continuerà a lottare contro chi vuole vederlo ridotto a una formula finanziaria.

Laporta ha anche parlato del ritorno al nuovo stadio, lodando l’accordo con Spotify e ringraziando i responsabili del progetto Espai Barca. Ha citato Elena Fort come figura chiave nel fornire trasparenza durante l’intero processo e ha invitato la platea ad applaudire i responsabili del progetto.

Nel finale, l’attenzione si è spostata sul calcio femminile e sulle squadre giovanili. Si è posto l’interrogativo su cosa sarebbe successo se Barcellona non avesse coltivato il settore femminile, riconoscendo anche i successi della squadra femminile e della formazione giovanile europea, pur riconoscendo che alcune discipline non hanno avuto lo stesso percorso di crescita.

Storia e identità del Camp Nou

Il Camp Nou è descritto come uno dei simboli sportivi e culturali più importanti al mondo. Inaugurato ufficialmente il 24 settembre 1957, l’impianto fu creato per accogliere una crescita esponenziale della tifoseria catalano e per offrire al Barcellona una casa all’altezza delle ambizioni del club. La costruzione, iniziata negli anni Cinquanta per sostituire lo storico Les Corts, richiese tre anni e un imponente investimento per l’epoca.

Nel corso dei decenni, il Camp Nou ha ospitato eventi di livello mondiale: la finale di Champions League del 1999 tra Manchester United e Bayern Monaco, la Coppa del Mondo 1982, la Coppa del Mondo Olimpica del 1992 a Barcellona e la lega catalana che ha visto protagonisti alcuni tra i più grandi talenti della storia del calcio, tra cui Cruyff, Maradona, Ronaldinho e Messi.

La gestione di Guardiola ha portato il Barca a conquistare la Tripla nel 2009, consolidando l’immagine di uno stadio che è molto più di un semplice campo: è un simbolo di identità, con la gradinata sud chiamata Gol Sur spesso al centro della passione dei tifosi. La capienza è stata variata nel tempo, superando i 120 mila spettatori in alcune fasi, per poi scendere a circa 99 mila per ragioni di sicurezza.

Oggi il Camp Nou è al centro di un progetto di rinnovo che intende trasformarlo in una struttura moderna, capace di offrire una esperienza di alto livello ai tifosi, preservando al contempo la sua funzione di luogo di memoria e di incontro per i sostenitori. Il progetto Espai Barca rappresenta un punto chiave di questa evoluzione, con l’obiettivo di integrare infrastrutture sportive e culturali per un Barcellona ancora più competitivo e appetibile per le generazioni future.

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Sofia Soso

Sono Sofia Soso, giornalista sportiva italiana nata nel 1996. Appassionata di immersioni subacquee, pittura su seta e canto lirico, condivido con entusiasmo la mia visione sensibile dello sport.

Domande frequenti

Chi ha parlato durante l’assemblea secondo l’articolo?

Joan Laporta, presidente del Barcellona.

Qual è stato l’impatto economico descritto?

I salari sono stati ridotti al 54% delle entrate e i risultati operativi sono stati positivi.

Cosa significa Espai Barca?

È il progetto di rinnovo del Camp Nou che integra infrastrutture sportive e culturali.

Quale importanza ha Camp Nou per Barcellona?

È un simbolo storico e identitario che ospita grandi eventi e celebra la città catalana.