Nasser Oman minaccia l’addio al campionato: una crisi che scuote Salalah
19 ottobre 2025

Contesto e dichiarazioni ufficiali
Il consiglio di amministrazione del Nasser Oman ha pubblicato due comunicati riguardanti gli eventi che hanno accompagnato la sfida contro l’Al-Sib, disputata in quarta giornata della stagione 2025-2026 del campionato omanita. Le decisioni arbitrali descritte come ingiuste e intenzionali sono state attribuite all’esito finale della partita, generando forte malcontento all’interno del club e tra i sostenitori.
Nel primo comunicato, è stato annunciato che il club resterà in costante riunione post-partita per valutare una serie di misure, tra cui la possibile uscita dal campionato e la sospensione delle attività sportive. La decisione definitiva sarebbe stata messa agli atti dell’assemblea generale per l’approvazione o il rifiuto.
Il secondo comunicato, invece, garantisce ai tesserati e ai tifosi fedeli che è stata inviata una querela formale all’Associazione Omanita di Calcio in merito agli avvenimenti e alle decisioni arbitrali ritenute ingiuste contro la squadra, la cui incidenza ha pesato sull’esito del match.
Il club ha inoltre sottolineato la volontà di rivendicare vigorosamente i propri diritti e di non permettere che un grande “naso” del calcio sia vittima di errori e abusi che vadano oltre lo sport.
In chiusura, l’organigramma ha invitato la propria comunità a mantenere saldi i principi storici del club, difendendo la dignità e l’eredità sportiva che contraddistinguono la società a livello regionale.
La sconfitta del Re
Il Nasser Oman ha poi pubblicato sul profilo ufficiale su X un commento sull’esito della gara, intitolato “La sconfitta del re”, accompagnato da un versetto del Corano che richiama all’ordine divino e alla pazienza di fronte all’ingiustizia.
Nelle ore seguenti è atteso un nuovo sviluppo degli eventi, come riportato dal comunicato del club, che ha sede nella provincia di Dhofar, nella città di Salalah. Il Nasser è uno dei club più popolari e rappresentativi della regione, con una storia significativa nel calcio omanita e nello sport in generale.
La storia del club risale agli anni ’70, quando l’Oman viveva un periodo di rinnovamento sportivo: il sodalizio nacque e maturò nel contesto della promozione sportiva nazionale, diventando nel tempo uno dei simboli della comunità locale e una salaries icon della regione.
La sconfitta contro l’Al-Sib (2-0) si è consumata sul terreno dello Sada Al-Saada Complex a Salalah, interrompendo una parità precedente: Al-Sib ha raggiunto i 10 punti, salendo al secondo posto, mentre il Nasser resta a 7 punti in sesta posizione. Il match è stato diretto da Mohammed bin Khalfan Al-Manai, con assistenti Mohammed bin Said Al-Ghazali e Hisham bin Abdullah Al-Awini, e quarto ufficiale Ahmed bin Abu Bakr Al-Kaf. 5 cartellini gialli sono stati estratti, tre ai giocatori dell’Al-Sib e due ai giocatori del Nasser; espulsione per Mohammed Al-Sim al 45’.
La formazione del Nasser comprendeva Ibrahim Al-Rajhi, Isa Al-Naabi, Yousif Saeed, Turki Abdullah, Mohammed Al-Sim, Mohammed Abdul Hakim, Fahd Adel, Joel Mozivico, Hussein Al-Shahri, Awad Al-Shahri e Abdul Fadel Sawanon, con Saiyaf Mustafa, Milhem Al-Sinidi, Abdullah Al-Mushrefi, Osama Majdi, Abdul Hafiz Hadeed, Ziyad Al-Rasbi, Al-Mu’tasim Al-Nubi e Jassim Al-Nubi a disposizione in panchina.
La prossima giornata vedrà l’incontro casalingo contro Ibri, con la quinta giornata posticipata e la sesta in programma come da calendario.
Nel corso del torneo, il Nasser ha totalizzato quattro incontri finora: due vittorie contro Sohar (2-0) e Al-Rustaq (2-1), un pareggio contro Dhofar (1-1) e la sconfitta della quarta giornata. Attualmente la tabella di marcia è guidata dal duetto Nahda-Sib con 10 punti, seguito dal trio Bahla, Shabab e Oman con 9 punti; Ibri, Sur e Rustaq in posizione a rischio retrocessione.
Note di colore: una cronaca che intreccia sport e politica, con un club orgoglioso della propria storia e determinato a difendere i propri diritti e la propria identità.
Note d’umore finale:
Nota umoristica 1: Se la giustizia sportiva fosse una partita, sarebbe sempre in rimonta... e con il tempo che scarseggia.
Nota umoristica 2: In Oman, persino il pallone sembra ricordare ogni rigore non dato: una memoria che pesa più di una classifica.