Basra accende la nottata del Mondiale: Iraq contro Emirati in vista del playoff mondiale 2026
16 novembre 2025
Anteprima
La nazionale irachena ha intensificato gli allenamenti in vista della partita di ritorno contro gli Emirati, in programma dopodomani a Basra, nell’ambito del playoff asiatico per la qualificazione al Mondiale 2026. Nell’andata disputata giovedì scorso ad Abu Dhabi, le due squadre hanno pareggiato 1-1, lasciando tutto aperto e consegnando ai minuti finali una posta in sospeso molto alta.
Le due nazionali si giocano una possibilità storica di accedere al playoff mondiale, che definirà chi tra Asia e Oceania volerà verso la fase globale nel 2026. Basra ospita una cornice calda e appassionata, con la pressione sugli occhi dei giocatori e sull’allenatore australiano Graham Arnold, che cerca di mantenere la lucidità del gruppo.
Dichiarazioni e prospettive
La squadra irachena ha completato la rosa con l’arrivo di Ammar Mohsen, attaccante del Brage in Svezia, che si è unito al ritiro dopo l’arrivo notturno di domenica. Mohsen si aggiunge a Mohammed Jawad, centravanti del Al-Quwa Al-Jawiya, per rinforzare l’attacco nella sfida decisiva contro l’Emirati e proseguire il lavoro di preparazione sotto la guida dell’allenatore Arnold.
Saad Natiq, giocatore della Nazionale irachena, ha rilasciato dichiarazioni ai media durante la sessione di allenamento, affermando che la partita contro gli Emirati è tra le più importanti della storia irachena. Ha sottolineato che il team non dispone di altre opportunità e che l’incontro potrebbe essere la chiave per la qualificazione al Mondiale, aggiungendo che l’Emirati resta avversario temibile e che la gara sarà molto impegnativa.
Ha promesso ai tifosi che l’Iraq lotterà fino all’ultimo minuto, chiedendo un supporto massiccio soprattutto per la cornice di Basra. Dall’altra parte, Imaar Shir ha espresso grande fiducia: è una sensazione fantastica sentirsi in ottima forma e ha ringraziato lo staff tecnico e i compagni, invitando tutti a sostenere la squadra. Ha spronato i tifosi a riempire gli spalti per aiutare a chiudere la qualificazione.
Arnold sta valutando la formazione per la gara di ritorno, con l’ipotesi di inserire Zidan Iqbal tra i titolari e un confronto con Ayman Hussein, mantenendo probabilmente la disposizione 4-4-2 che aveva caratterizzato l’andata. Restano out Yusuf Al-Amin a causa di infortunio e l’attaccante Motnader Majed, invece, è stato costretto a lasciare il ritiro per motivi di salute, aprendo a nuove varianti tattiche.
Il tecnico australiano ha anche chiesto agli iracheni di riempire Basra: è un appello a una cornice di pubblico che possa diventare un vero e proprio quinto uomo in campo, spingendo la squadra verso una rimonta su un avversario competitivo. Arnold ha dichiarato di auspicare un’atmosfera di oltre 65.000 spettatori, convinto che il sostegno possa fare la differenza in una sfida così serrata.
Dal punto di vista storico, Iraq e Emirati si sono affrontati in 24 incontri dal 1984 e l’Emirati non ha vinto contro l’Iraq nelle ultime 5 sfide, con l’ultima vittoria degli Emirati risalente al 2018 in semifinale della Gulf Cup. L’ultima visita Emirati al Basra risale al 2022, quando l’Iraq vinse 1-0 nelle qualificazioni asiatiche. Queste statistiche aggiungono pepe a una sfida che promette scambi equilibrati e momenti di grande intensità.
La squadra irachena ha lavorato anche sull’analisi delle forze e delle debolezze degli Emirati, con particolare attenzione a compensare le assenze e a potenziare gli elementi offensivi che avevano mostrato meno incisività nell’andata. Con il sostegno della tifoseria e con una mentalità ferma, l’obiettivo rimane quello di riscrivere la storia e guadagnare l’accesso al playoff globale per il Mondiale 2026.
In conclusione, l’ingresso di Ammar Mohsen potrebbe fornire un’ulteriore spinta al reparto offensivo, donando vivacità e profondità al gioco iracheno in una serata decisiva. Resta da vedere se la squadra riuscirà a ribaltare la situazione contro una formazione Emirati determinata a prolungare il proprio cammino verso la Coppa del Mondo. E se la palla non trova la rete, ricordate: il gol arriva sempre per chi ci crede davvero – o almeno per chi ha la mira di un cecchino professionista; e, nel calcio, la pazienza è spesso un gol mancato rimandato a data da definirsi.
Punchline da cecchino 1: se la partita è lunga, non temere: la palla è l’unico oggetto che non scappa mai dal bersaglio quando gli dai tempo e stile. Punchline da cecchino 2: se l’arbitro ti rovina i piani, ridi: la rete non scherza, ma il VAR sì – e noi siamo qui per raccontarlo.