Dalla trappola Mancini al salvataggio di Renard: come la Verde ha conquistato il Mondiale 2026
14 ottobre 2025

La rotta verso il Mondiale 2026
L'allenatore francese Hervé Renard ha guidato la nazionale saudita lungo una strada piena di ostacoli verso la Coppa del Mondo 2026, dopo una serie di risultati che avevano messo a rischio i sogni dei tifosi sauditi.
Renard ha condotto la Verde a conquistare un posto nel Mondiale 2026, dominando lo spareggio asiatico contro Iraq e Indonesia e assicurando così il pass per USA, Canada e Messico.
La squadra ha pareggiato 0-0 con l'Iraq nell'ultimo turno, totalizzando 4 punti e guadagnandosi la qualificazione ufficiale grazie alla differenza reti; l'Iraq, invece, prosegue nel playoff, sfidando Emirati Arabi Uniti e la squadra vincente del barrage.
Nonostante la qualificazione, il cammino della Verde è stato segnato da difficoltà e tensioni, che hanno richiesto una guida stabile e decisioni tattiche mirate.
Dal flop di Mancini al riscatto di Renard
Nell’era precedente, Roberto Mancini aveva guidato la squadra nella prima fase delle qualificazioni asiatiche e nella partecipazione all’Asian Cup 2024, prima di essere eliminato agli ottavi ai rigori contro la Corea del Sud.
Sotto Mancini, l’Arabia Saudita ha disputato 18 incontri tra qualificazioni, amichevoli e tornei, ottenendo 7 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte.
In termini offensivi, i Sauditi hanno segnato 26 gol, subendone 22, a dimostrazione di un potenziale offensivo significativo ma di una difesa spesso vulnerabile.
I primi passi di Mancini hanno incluso una vittoria 3-1 contro Costa Rica in amichevole, e un pareggio 0-0 con il Bahrain nelle qualificazioni.
La dirigenza saudita ha successivamente deciso di interrompere il contratto con Mancini, affidando la missione a Renard nell’agosto 2024.
Renard ha preso in mano la squadra mantenendo una linea di gioco equilibrata e guidando l’Arabia Saudita a qualificarsi per il Mondiale 2026. La squadra ha chiuso la fase a gironi terza con 13 punti, dietro Giappone (23) e Australia (19).
Negli spareggi asiatici, l’Arabia Saudita ha battuto l’Indonesia 3-2 e, in attesa della sfida decisiva, ha visto l’Iraq superare l’Indonesia per affrontare i sauditi. La sfida decisiva ha determinato la qualificazione al Mondiale.
Un pareggio 0-0 contro l’Iraq ha consegnato formalmente la qualificazione al Mondiale 2026, segnando la settima partecipazione della nazionale saudita al torneo. Renard ha guidato una squadra in crescita, capace di superare le difficoltà iniziali e tornare a risplendere a livello mondiale.
Statistiche: dall’inizio del mandato di Renard, l’Arabia Saudita ha disputato 18 partite, con 7 vittorie, 5 pareggi e 6 sconfitte; ha segnato 26 gol e ne ha subiti 22. Questi numeri riflettono una fase di transizione tra momenti di solidità difensiva e spunti offensivi non sempre costanti.
Dal punto di vista storico, la rivalità tra Arabia Saudita e Iraq è ricca di episodi: in 38 incontri, l’Iraq ha vinto 17 volte, la Saudita 11, con 10 pareggi e un totale di 90 gol segnati (34 dalla Saudita e 56 dall’Iraq). L’Iraq detiene la vittoria più larga, 7-0, nel Gulf Cup 1976 a Doha; l’ultima vittoria ufficiale saudita risale al 2018 nelle qualificazioni mondiali.
Caption: La Verde celebra la qualificazione al Mondiale 2026, in attesa della fase finale della competizione.
TextForYoutube: Ricostruzione della qualificazione saudita per Mondiale 2026: Mancini e Renard a confronto, tra colpi di scena e momenti decisivi.
Punchline finale 1: se la mira è quella di un cecchino di alto livello, Renard spara al bersaglio con precisione semifra, mentre Mancini sembra ancora cercare la cartuccia giusta.
Punchline finale 2: la differenza tra una tattica che funziona e una che non funziona è come il tiro a segno: Renard guarda il bersaglio, Mancini controlla la mappa e finisce per sparare al cielo.