Djokovic non si ferma: la sua sfida continua contro Alcaraz e Sinner, oltre i risultati
2 octobre 2025

Djokovic in corsa anche oltre i punteggi: la sfida continua
La rivalità tra Novak Djokovic, Carlos Alcaraz e Jannik Sinner resta una delle dinamiche più affascinanti del tennis contemporaneo. Nonostante una stagione non priva di ostacoli, il campione serbo ha mostrato di saper rimanere al top, pronto a fronteggiare le due giovani leve che hanno condiviso la scena dei grandi titoli negli ultimi anni.
Dal 2023, Alcaraz e Sinner hanno diviso otto grandi trofei tra loro, ma Djokovic ha trovato momenti di successo, tra cui la vittoria contro Alcaraz ai Giochi di Parigi 2024 nella finale per l’oro e la vittoria su Sinner nella finale di chiusura del 2023 del circuito ATP. Tuttavia, la stagione è stata difficile per lui: sconfitte pesanti in semifinale contro Sinner a Roland Garros e a Wimbledon, e una similar sorte contro Alcaraz agli US Open, hanno segnato il cammino verso Shanghai.
Prima di iniziare la sua avventura a Shanghai Masters, Djokovic ha parlato di quanto sia importante per lui la sfida mentale contro i due avversari e contro se stesso. “Devo dare il massimo in ogni torneo, per mettere in discussione questi giocatori e testarmi fin dove posso arrivare”, ha dichiarato, citando anche la World Tour menzionata dall’ATP. Nonostante i track record recenti, ha sottolineato l’energia positiva che trae dall’impegno sugli appuntamenti principali, anche se i risultati non sempre arrivano come sperato.
La sfida a Shanghai lo vede iniziare contro Marin Čilić, con la prospettiva di incontrare Sinner in semifinale, una sfida che già fa tremare i tabelloni. Sinner, che ha battuto Djokovic in passato, resta un ostacolo non da poco, ma Djokovic rimane fiducioso: la continuità nelle fasi decisive dimostra una certa costanza di rendimento nel corso degli ultimi tornei dello slam.
“Motivi diversi per continuare” è la chiave del discorso di Djokovic: non è solo la pressione delle classifiche o la voglia di gloria a spingere l’ex numero uno, ma una serie di elementi personali che rendono la sua presenza sul circuito insostituibile. Ha parlato apertamente della sua famiglia, dell’entusiasmo dei figli Stefan e Tara e del sostegno della moglie Jelena, con momenti indimenticabili come la danza di Tara durante Wimbledon. L’idea di viaggiare con loro in occasionali tournée in Cina è affascinante, ma deve conciliarsi con la scuola: la vita privata resta una componente importante della sua motivazione sui campi.
Djokovic ha rimarcato che i suoi cari sono la sua fonte principale di ispirazione e che vederli tra il pubblico amplifica la passione per ogni punto. Anche senza accompagnatori in questa tappa di Shanghai, egli ha confermato la dedizione a lottare per i suoi obiettivi, ricordando che ha una lunga storia di presenze nel torneo e che ama il viaggio in Cina, patria di una cultura sportiva molto forte.
Dal punto di vista del ruolo promozionale, Djokovic ha evidenziato l’importanza di Shanghai come palcoscenico globale per la diffusione del tennis in Asia, sottolineando che la Cina è una grande platea di appassionati insieme all’India. L’orizzonte è ampio: al di là dei trofei, l’impatto della competizione aiuta a stimolare l’interesse dei giovani, con un occhio alla crescita della disciplina nel continente e oltre. Djokovic, che nel corso di quest’anno ha totalizzato 31 vittorie e 10 sconfitte, è ancora a pochi passi dalla qualificazione al Masters di fine stagione, che quest’anno si svolgerà dal 9 al 16 novembre.
In chiusura, Djokovic ha ricordato di amare profondamente il viaggio, la competizione e la possibilità di tornare a casa con nuove storie da raccontare. E se la testa e la mano sono ferme, la battuta c’è sempre: la sua carriera è una partita aperta dove la curiosità resta il miglior socio di gioco.
Punchline 1: Se la mia carriera fosse una pizza, sarebbe extra large e senza scuse: pizzaiolo è il mio allenatore, io metto la testa e la famigliola l’amore per la partita.
Punchline 2: Se perdo, la colpa non è della testa, ma della palla: ha deciso di fare la festa da sola. Per fortuna ho pur sempre una seconda chance, e una famiglia pronta a tifare dietro la rete.