Investimento storico nel calcio saudita: lo Shabab avanza tra i grandi
2 octobre 2025

Contesto e investimenti nello sport saudita
Un passo storico nel panorama calcistico: lo Shabab saudita, insieme al club Al-Riyadh, ha trasferito in maniera ufficiale quote di gestione e controllo a partnership societarie di rilevanza. Dopo settimane di trattative riservate, è arrivata la versione finale dell’accordo, che sancisce una svolta ampia nel modello operativo delle squadre coinvolte.
L’informazione si inserisce nel contesto del progetto di investimento e privatizzazione delle squadre sportive, un capitolo chiave della strategia macro del Regno. L’obiettivo è creare un ambiente atto a attrarre investimenti, migliorare la governance e sostenere le performance sportive nel lungo termine, in linea con la Visione 2030.
Progetto di investimento sportivo
Nel luglio 2024 la Saudi Ministry of Sport ha annunciato l’avvio della seconda fase del percorso di privatizzazione, coordinata dal National Center for Privatization. L’iniziativa prevede la privatizzazione di 14 club sportivi di diverse categorie, con l’obiettivo di stimolare il settore privato e offrire nuove opportunità a livello nazionale e internazionale.
La comunicazione ufficiale sottolinea che il progetto è parte integrante della spinta del Regno verso una gestione più efficiente, capace di sostenere le nazionali e le squadre di vertice, facilitando al contempo investimenti e sviluppo infrastrutturale.
Club coinvolti e fasi successive
La fase due prevede l’apertura della procedura di privatizzazione per sei club: Al Zulfi, Al Nahda, Al-Khūdood, Al-Ansar, Al-Arabi e Al-Khulood. A loro si aggiungeranno otto club ulteriori, tra cui Al Shula, Hajer, Al Najm, Al Riyadh, Al Rawda, Jeddah, Al Taraji e Al Sahil. Gli investitori interessati possono accedere al portale del National Center for Privatization per visionare le condizioni e presentare le domande, con l’obiettivo di includere nel processo le altre squadre nei tempi stabiliti.
Situazione di partenza dello Shabab e supporto statale
Lo Shabab è uno dei club storici di Riyad, con un palmarès importante che testimonia la tradizione del calcio locale. Tuttavia, negli ultimi anni la squadra ha affrontato una criticità finanziaria che ne ha limitato la competitività. Per questa ragione il Ministero dello Sport ha sostenuto la gestione con un sostegno finanziario mirato, pari a circa 130 milioni di riyal, al fine di stabilizzare le operazioni e agevolare la pianificazione sportiva e amministrativa.
Prospettive sportive e calendario
All’inizio della stagione in corso, i risultati del club hanno mostrato alti e bassi: una sconfitta pesante contro Al-Khaleej ha aperto il campionato, seguita da una vittoria sofferta contro Al-Hazm e da un pareggio senza reti con Al-Fayha. La squadra continua a inseguire una stabilità agonistica e una posizione di vertice nel campionato, con partite al cardiopalma in programma.
In ottica coppe, lo Shabab è avanzato agli ottavi di finale della King’s Cup, superando Abha ai calci di rigore in una sfida molto accesa. Il programma di ottobre propone gare di grandissimo livello: il 17 ottobre in casa contro l’Al-Ahli a Jeddah, il 25 in casa contro Damac e il 30 contro il cugino rivale Al-Hilal. Nell’ambito della King’s Cup, la squadra punta ai quarti contro Zulfi, con date previste tra il 27 e il 28 ottobre.
La speranza è quella di vedere una trasformazione della forza economica e sportiva della squadra, facilitata dall’ingresso di investitori e dalla rinnovata gestione tecnica, con l’obiettivo di tornare a lottare per i vertici della competizione nazionale e continentale.
Conclusioni e sguardo al futuro
La seconda fase del piano di privatizzazione promette una rivoluzione gestionale e sportiva, in coerenza con le ambizioni della Saudi Vision 2030 e con l’obiettivo di far crescere il calcio come tessuto economico e sportivo di riferimento.
Punchline di chiusura: se investire significa comprare una squadra per cambiare logo e colori, che sia davvero per la felicità dei tifosi. E se non basta, basta una vittoria per far ridere persino il fisco del mercato!
Prossimo episodio: tassi di goal, tassi di humor… e magari una rifinalizzazione dei contratti che farà impallidire persino i pagamenti del wakanda waltz.