Flick cambia marcia: la difesa del Barcellona a un nuovo livello con pressing, posizionamento e una rifinitura tattica
15 novembre 2025
Contesto e approccio difensivo
Hansi Flick ha avviato misure concrete per ripristinare l’ordine difensivo al Barcellona, dopo una serie di gare che avevano esposto una retroguardia vulnerabile.
Il tecnico tedesco riconosce che la squadra affronta uno dei problemi principali di questa stagione e ha lanciato un piano che privilegia pressing alto, gestione della posizione e maggiore consapevolezza difensiva, senza tradire la filosofia del club.
Secondo Mundo Deportivo, lo staff guidato da Flick intensifica gli sforzi per correggere gli errori recenti, in particolare nell’esecuzione della trappola del fuorigioco e nella pressione sul portatore di palla.
Dopo il pareggio a Bruges, Flick ha dichiarato: «Non cambieremo la nostra filosofia, siamo Barcellona». Ha spiegato che continuerà a lavorare nel suo stile, sia vinca sia perda.
Tuttavia, questa stagione la squadra mostra una ridotta efficacia della trappola del fuorigioco, e Flick cerca di migliorare la situazione.
Il calendario molto fitto riduce i tempi di lavoro tattico. Per questo Flick ha posto l’accento sugli aspetti difensivi già nelle prime sessioni della sua gestione estiva 2024.
Con l’andare della stagione, diventa sempre più complesso trovare finestre per allenamenti intensi: dopo le gare i giocatori chiave hanno sessioni leggere, mentre i cambi cercano di bilanciare gli sforzi.
Per rafforzare la difesa, Flick e Heiko Westermann, responsabile dell’area, si affidano a un videowall presente al Tito Vilanova per mostrare video e correggere errori, concentrandosi su tempi di avanzamento, ripiegamento e posizionamento.
Una delle conclusioni principali è la necessità di aumentare la pressione sul portatore. Si è osservata una dinamica simile anche in un recente Clasico tra Barcellona e l’avversario principale.
In Balaídos contro il Celta Vigo, Flick ha introdotto misure diverse per ridurre gli spazi dietro la linea, imponendo marcature mirate tra De Jong e Borja Iglesias; una svista di un centrocampista ha però costato un gol decisivo.
Comunicazione con la cantera
Un incontro tra lo staff di Flick e il reparto tecnico del Barcellona Atlético ha mostrato la volontà di uniformare l’identità difensiva in tutto il club, spiegando la metodologia di lavoro senza palla per facilitare il passaggio dei giocatori dalla cantera alla prima squadra.
Da anni il Barcellona fa affidamento sul pressing come tratto identitario, pur mantenendo il possesso come elemento trainante; finora la comunicazione è rivolta soprattutto al vivaio, con l’obiettivo di facilitare l’integrazione dei talenti nell’organico principale.
Non va trascurato il ruolo del portiere: interventi di alto livello e letture difensive guidano la rinnovata attenzione alla fase tra i pali, in linea con la nuova filosofia.
Il tecnico tiene d’occhio ogni dettaglio, con il contributo costante del del trainer dei portieri e l’uso continuo del videomonitor per affinare la reattività difensiva e i tempi di uscita dall’area.
La questione Yamal
Nell’ambito delle dinamiche extratattiche, il Barcellona ha gestito la controversia su Lamine Yamal, che ha subito un intervento chirurgico all’inguine poco prima del raduno della nazionale spagnola.
Mundo Deportivo riporta che il club ha subordinato la priorità alla salute del giocatore e ha informato l’Associazione Spagnola di calcio sull’intervento e sui tempi di recupero.
Fonti interne al Barcellona riferiscono che i responsabili hanno coordinato con medici esterni per valutare con precisione l’eventuale periodo di riposo, che l’ente federale ha stimato tra 7 e 10 giorni, portando all’esclusione di Yamal dal ritiro.
Risposte istituzionali
La Federazione ha espresso stupore per una comunicazione tardiva riguardo l’intervento e la necessità di una spiegazione tempestiva, mentre l’allenatore della Spagna, Luis de la Fuente, ha risposto a tono alle dichiarazioni di Flick, sottolineando l’importanza della gestione dei tempi di minutaggio e della salute dei giocatori, soprattutto in una stagione particolarmente intensa.
In chiusura, Flick resta fermo sulla crescita difensiva, affidandosi anche all’esperienza della cantera per mantenere una linea difensiva compatta. Se il piano funziona, i tifosi potrebbero tornare a tifare con serenità, senza dover tenere la mira costantemente sul cronometro.
Punchline finale 1: se la difesa è una mira, Flick sa puntare al centro… e non al bersaglio sbagliato. Punchline finale 2: e se il gol arriva, beh, è solo la prova che la tattica funziona: la vera scommessa è ridere della curva, non piangere sul rigore mancato.