Francia in corsa per il Mondiale 2026: quando la qualificazione potrebbe già essere archivata
12 ottobre 2025

Francia in piena corsa per il Mondiale 2026
La Francia è praticamente in corsa per la qualificazione al Mondiale 2026, che si giocherà negli Stati Uniti, in Canada e nel Messico. Dopo la vittoria per 3-0 contro l’Azerbaigian, il team di Didier Deschamps è pronto a sfidare l’Islanda a Reykjavik, con l’obiettivo di chiudere la pratica il prima possibile.
La Francia nasconde dietro questi numeri una vetta solida: 9 punti, tre vittorie consecutive e una posizione di testa nel Gruppo 4. Se l’Ucraina dovesse soccombere contro l’Azerbaigian e la Francia dovesse vincere contro Islanda, la classifica diventerebbe ancora più netta prima delle due ultime giornate.
Secondo fonti radiotelevisive, per vedere il passaporto verde per il Mondiale occorre che la Francia batta l’Islanda e che l’Ucraina non possa superare l’Azerbaigian. Questa combinazione darebbe ai blaugrana la testa del girone con due gare ancora da disputare.
In chiave storica, la strada verso il Mondiale 2026 resta ben definita: i vincitori dei gruppi accedono direttamente, mentre i secondi classificati si sfidano in uno spareggio. Per la Francia è tempo di guardare avanti con fiducia, tenendo presente che la squadra ha già scritto una pagina significativa della propria storia pallonara.
Convocati e stato di forma – L’ottobre della Francia ha visto la lista ufficiale da 23 giocatori, con rientri e sostituzioni legate a necessità tattiche e a infortuni contingenti. Mbappé, uscito precauzionalmente con una leggera contusione al pintero, resta sotto osservazione, e la fiducia è riposta sul resto dell’attacco e della mediana. Camavinga rientra al posto di Kanté? No: in assenza di Oriol Conti, il mister ha scelto le diagonali e i rinnovamenti necessari per mantenere alto il livello di rendimento. Il resto del reparto è completato da una difesa reattiva e da centrocampisti in grado di controllare i ritmi di gioco.
Nell’elenco, i nomi chiave includono una rosa ben bilanciata tra esperienza e gioventù, con riferimenti a club italiani, spagnoli e tedeschi che hanno rafforzato l’insieme. La rosa è stata aggiornata per riflettere infortuni minori e necessità tattiche, mantenendo come stella polare la composizione di Deschamps e la volontà di portare la Francia ai vertici del torneo.
In chiusura, la nazionale francese resta una delle candidate principali: la storia recente ha visto la Francia conquistare il titolo nel 1998 e nel 2018, con una fitta trama di battaglie che ha cementato una mentalità vincente. L’attuale stagione continua a costruire su quel lascito, con la squadra pronta a dare il massimo per un Mondiale da disputare in casa e all’estero, sempre con il sorriso sulle labbra e una battuta pronta da condividere tra un gol e l’altro.
Note storiche e ultimi appuntamenti – Storicamente, la Francia è entrata a pieno titolo in molte fasi finali, con una storia ricca di medaglie e momenti memorabili. L’analisi racconta anche per quali esigenze di squadra si è deciso di reintegrare o sostituire singoli elementi in lista, e come questa scelta possa influire sul cammino verso il Mondiale 2026. Il calendario resta stretto, ma l’obiettivo resta chiaro: qualunque cosa accada, la Francia ha intenzione di lottare fino all’ultimo minuto per la qualificazione.
Oggetti di riferimento – Nella formazione di ottobre spiccano portieri affidabili, difensori rapidi e centrocampisti di tecnica pura, con attacco affidato alle giocate di Mbappé e compagni. Per i tifosi, la parola d’ordine resta avere pazienza: la strada è tracciata, ma la linea di arrivo è ancora da confermare. Si dice che una vittoria valga più di mille promesse; per la Francia, una vittoria potrebbe valere l’ingresso diretto al Mondiale 2026 senza ulteriori calcoli.
Punchline time: 1) Se la Francia arriva al Mondiale 2026 in forma, i difensori avversari faranno meno respiri che conti da fare — perché la rete, prima o poi, arriva. 2) Quando Mbappé segna, persino il pallone applaude: sembra che la sola vibrazione della rete basti a provocare una standing ovation.