Gol, grinta e applausi: l’Egitto inaugura il Mondiale Under-17 con una notte da ricordare
4 novembre 2025
Risultato e protagonisti
L’Egitto ha iniziato il Mondiale Under-17 con una vittoria netta contro Haiti, chiudendo la sfida 4-1 in una cornice di gioco vivace e offensivo. I gol sono stati segnati da Bilal Atiya, Abdulaziz Al-Zugbi, Hamza Abdul Karim e Omar Kamal, mentre Nicolai Pierre ha realizzato l’unico gol haitiano al 20° minuto.
La squadra allenata da Ahmed Al-Kass ha conquistato i primi tre punti della fase a gironi (Gruppo 5) in una partita in cui l’attacco ha mostrato qualità e decisione, compensando parziali vulnerabilità difensive che Haiti ha cercato di sfruttare nella prima metà dell’incontro.
Il nuovo corso del gruppo proseguirà venerdì con una sfida contro il Venezuela, seguita dall’impegno contro l’Inghilterra nel terzo incontro, nel tentativo di consolidare la posizione al primo posto e di centrare la qualificazione agli ottavi di finale.
La prestazione egiziana è stata positiva, con Rozzi che ha messo in mostra mezze ali rapide e rifiniture frequenti, soprattutto nel secondo tempo, quando gli spazi hanno aiutato la profondità offensiva a sfondare ancora.
Accesso e ombre
Il Cairo ha subito pressioni iniziali, ma ha reagito bene capitalizzando al primo tocco la propria qualità offensiva. Haiti ha reagito tentando segnali di reazione, ma la difesa egiziana ha retto e ha trovato il gol chiave nel quarto d’ora conclusivo, sigillando la gara con un ulteriore allungo a cavallo tra secondo tempo e recupero.
Dal punto di vista del tecnico Ahmed Al-Kass, la gara ha fornito indicazioni utili per i prossimi impegni, in particolare sugli automatismi offensivi e sulla gestione dei momenti di brillantezza in avanti, utili per aumentarne la continuità.
Secondo tempo all’insegna della gestione del risultato con cambi e ritmi controllati, fino al sigillo di Kamal nel 72° minuto, oggetto di un’azione combinata molto pulita in area. Haiti ha continuato a spingere, ma la difesa egiziana ha saputo chiudere gli spiragli e limitare le occasioni concesse.
Al termine dell’incontro, l’Egitto ha mostrato autorità offensiva e voglia di migliorare la compattezza difensiva, elementi chiave per proseguire al meglio nel torneo.
La cronaca ha raccontato anche di tentativi e giocate che, se perfezionate, potrebbero aprire varchi concreti nelle prossime partite. L’importante è rimanere umili, ma ambiziosi: finora la strada è quella giusta.
La sorpresa positiva è stata la reattività del centrocampo e la capacità di creare occasioni in modo fluido, con un paio di risposte rapide in transizione che hanno messo nei guai la retroguardia haitiana.
In chiusura, l’Egitto è entrato nella storia per la terza partecipazione a un Mondiale Under-17, dopo le esperienze del 1987 e del 1997, dimostrando di avere una tradizione giovanile dalla parte del futuro.
In definitiva, una serata da ricordare per la formazione di casa in Qatar, con l’auspicio di trasformare questa apertura in una progressione costante nel corso della manifestazione.
Punchline: Se i gol fossero freccette, l’Egitto avrebbe già centrato il bersaglio due volte prima di aver finito di cantare l’inno.
Punchline: Se la tattica è una pizza, l’Egitto serve una margherita ricca di pomodoro e gol a ogni morso.