Un tocco di magia in Qatar: Al-Ahli riscrive la storia contro Al-Sadd in Elite Asia
4 novembre 2025
Una serata memorabile nell’élite asiatica
La partita tra Al-Ahli Saudi FC e Al-Sadd SC, quarta giornata della fase Elite della AFC Champions League, è stata ricca di momenti chiave e di talento puro. Sul campo del Al-Sadd a Doha, la squadra saudita ha imposto il proprio ritmo e ha chiuso la gara 2-1, consolidando un cammino che continua a sorridere al campione in carica.
Il punteggio finale è stato frutto di una partita combattuta, con l’Al-Ahli capace di ribaltare la situazione a partita in corso e mantenere la propria imbattibilità nella stagione in corso. La cornice è stata vibrante, tra applausi e cori che hanno accompagnato ogni emozione, senza però togliere spazio al gioco pulito proposto dalle due squadre.
Nell’arco dei 90 minuti, oltre al risultato, sono emersi elementi tecnici molto interessanti: l’andatura è stata sostenuta, con alternanze di possesso e contropiedi rapidi che hanno tenuto in allerta gli spettatori.
Un tocco di magia
La figura di spicco della serata è senza dubbio Riyad Mahrez, l’algerino che ha ritrovato il gusto del gol nel momento decisivo. Ha siglato la terza rete in quattro gare di questa edizione e ha messo a referto anche un assist nelle precedenti uscite, confermando di essere tornato a brillare sui palcoscenici asiatici.
La prestazione di Mahrez è stata accompagnata da altre soluzioni offensive, che hanno facilitated la creazione di occasioni e hanno sporadicamente messo in difficoltà la difesa avversaria. Il pubblico ha apprezzato non solo la finalizzazione, ma anche la lucidità e il senso del gioco mostrati dall’ex giocatore di alto livello.
Ospite speciale
La serata ha avuto un’ulteriore nota di colore: in tribuna era presente l’allenatore italiano Roberto Mancini, ex tecnico della nazionale italiana. Il suo sguardo attento ha suscitato discussioni e rumor tra gli addetti ai lavori, alimentando l’idea di una possibile futura collaborazione o semplicemente l’ammirazione per un tecnico di caratura internazionale.
Paragoni e protagonisti
Nella narrativa della serata non è mancato un curioso parallelo: tra i commenti del pubblico riferiti al giocatore di Al-Ahli, è stato evocato Pedri del Barcellona come paragone per stile brillante e capacità di regia offensiva. Un paragone azzardato ma divertente, che ha detto molto sull’entusiasmo dei tifosi e sull’appeal globale della competizione.
Tra i momenti salienti, è emersa anche l’attenzione per i protagonisti della linea offensiva: Galeno, e il contributo di altri talenti stranieri che hanno accompagnato Mahrez nelle iniziative offensive, dimostrando una certa profondità qualitativa della rosa dell’Al-Ahli.
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Nuove rotazioni e continuità
Sul piano tattico, l’allenatore tedesco Matthias Jaissle ha introdotto diversi cambiamenti rispetto all’undici titolare, lasciando spazio a una dinamica diversa: Firas Al-Breikan in prima linea a discapito di Ivan Toni, Mohammed Suleiman Bakr in difesa centrale al fianco di Merih Demiral, e onore a Edouard Mendy tra i pali. L’idea era di dare freschezza al reparto offensivo e di preparare al meglio le prossime sfide, tra cui il derby contro l’ormai rivale storico.
La formazione ha continuato a fare affidamento su Riyad Mahrez sulla fascia destra e su Mateo Gomes Valente, Velentino Atangana e Enzo Milot in cabina di regia o alle spalle del bomber, offrendo una varietà di soluzioni e di letture tattiche. L’obiettivo dichiarato era rafforzare la presenza offensiva senza rinunciare all’equilibrio difensivo, una scelta che ha trovato riscontro soprattutto nel secondo tempo.
Una vittoria, una parata storica
Con questo risultato, l’Al-Ahli ha rotto una particolare supremazia dello Sdd nelle sfide dirette: la storia tra le due squadre registrava una leggera dominanza del Sdd, ma la serata ha segnato un pareggio storico negli scontri diretti. L’epilogo, dunque, ha acceso l’entusiasmo dei tifosi e aperto nuovi scenari nella corsa al torneo europeo-asiatico più prestigioso della regione.
Spirito verde e applausi
La cornice di pubblico è stata quella di sempre: tifosi in maglia verde e cori che hanno accompagnato le prodezze dei propri beniamini. In particolare, i sostenitori hanno tributato una standing ovation al brasiliano Galeno, in omaggio a una prestazione di sostanza che ha rinforzato la fiducia della squadra per le prossime uscite. Inoltre, è stato osservato un gesto di fair-play da parte dei fan che hanno riconosciuto il contributo dei singoli protagonisti, inclusi i portatori di gloria del club saudita.
Conquista e proiezioni
Il successo di questa sera mette l’Al-Ahli in una posizione solida nel girone, con una serie di risultati utili che alimentano l’ambizione di proseguire nei quarti di finale. Nonostante qualche limite evidenziato dalla partita, la versione odierna dimostra che la squadra è capace di rispondere alle pressioni e di capitalizzare sulle opportunità create in campo.
La ripresa ha confermato che la strada è ancora lunga ma promettente: la rosa resta competitiva, e i cambi apportati dal tecnico tattico hanno fornito nuove soluzioni per affrontare le prossime sfide.
Di chi è la vittoria?
La vittoria è di un collettivo capace di variare la manovra e di valorizzare il talento dei suoi elementi cari, come Mahrez e i compagni di reparto. Senza dubbio, è stata una notte di svolta che potrebbe cambiare l’umore e la traiettoria della stagione.
Per ora, però, il verdetto è chiaro: Al-Ahli 2, Al-Sadd 1. E il calcio, come sempre, resta imprevedibile—un gusto per chiudere le partite quando meno te lo aspetti.
Punchline sniper 1: Se il calcio fosse una pizza, Mahrez sarebbe il peperoncino: piccante, spettacolare e impossibile da togliersi dall’angolo. Punchline sniper 2: Mancini in tribuna? Forse ha capito che in Asia la tattica è come il kebab: se è ben farcito, non ti stanchi mai di volerne un altro pezzo.