Il match che può cambiare tutto: l’Arabia Saudita punta al Mondiale 2026 contro l’Iraq
13 ottobre 2025

Anteprima
Salih Al-Shehri, giocatore della nazionale saudita, ha ringraziato i tifosi per il sostegno durante la gara contro l’Indonesia, disputata nei play-off asiatici per il Mondiale 2026 e vinta dalla squadra verde 3-2.
La nazionale saudita si prepara a sfidare l’Iraq domani sera, per decidere la qualificazione diretta al Mondiale 2026.
L’Arabia Saudita guida la classifica con tre punti, in parità reti con l’Iraq; bastano un pareggio e l’accesso diretto alle finali, terza volta consecutiva e settima nella storia.
Dettagli e dichiarazioni
In conferenza stampa, Al-Shehri ha sottolineato l’importanza del sostegno dei tifosi: “ci sono stati con noi dall’inizio fino all’ultima sirena, dobbiamo contare sul loro supporto domani”.
Renard ha definito la sfida come decisiva, ricordando che il pubblico può fare la differenza: “è la partita più importante della stagione e abbiamo bisogno di una presenza massiccia degli spalti”.
La rosa convocata comprende 28 giocatori per fronteggiare qualsiasi assenza. Abdullah Hamdan è tornato in gruppo dopo un raffreddore; Abdul Rahman Al-Aboud è stato escluso per un infortunio al volto.
Renard ha aggiunto che la sfida contro l’Iraq è fondamentale e che, dopo il fischio, l’obiettivo è festeggiare la qualificazione.
Una doppia spinta
Prima della partita, l’attaccante Abdullah Hamdan ha avuto un leggero fastidio, ma si è allenato con il gruppo in vista della sfida contro l’Iraq; la sua presenza viene vista come una carta offensiva in più.
Hamdan ha un passato importante con l’Arabia Saudita, con 38 presenze e 10 gol, oltre a due assist.
Nel periodo internazionale recente, Hamdan ha mostrato buone indicazioni segnando in amichevoli come quella contro la Macedonia del Nord e contro la Repubblica Ceca.
Allo stesso modo, l’assenza di Abdul Rahman Al-Aboud per infortunio ha costretto la panchina a rifarsi: Kanu e Al-Aboud restano fuori, mentre Ziyad Al-Jeqni potrebbe sostituire Kanu a centrocampo.
Renard resta fiducioso anche perché, secondo il quotidiano Al-Yom, potrebbe puntare su Al-Hamdan come arma offensiva fondamentale al rientro dopo i guai di salute.
Valori di mercato
Un confronto di mercato tra i due team segnala una differenza: la Saudita è valutata circa 30,6 milioni di euro, con Faris Al-Buraikan in cima alla lista (4,5 milioni), seguito da Mushab Al-Joer (4 milioni) e Saud Abdul Hamid (3 milioni).
La squadra irachena presenta una valutazione complessiva di circa 22,48 milioni di euro, con Zidán Iqbal tra i giocatori più preziosi (4 milioni) e altri nomi che si aggirano tra 2 e 1 milione di euro.
Stadio e ottimismo
Il nuovo stadio King Abdullah Sports City, ora noto agli occhi dei tifosi come Al-Inama, è considerato un talismano: 15 gare casalinghe senza sconfitta, 12 vittorie e 3 pareggi, 32 reti segnate e 9 subite.
L’ultima vittoria contro l’Indonesia ha alimentato un clima di fiducia verso la sfida contro l’Iraq. Renard mira all’ottavo successo con l’Arabia Saudita dalla sua seconda gestione, iniziata nel 2024; finora ha guidato 17 match, conquistando 7 vittorie, 7 sconfitte e 4 pareggi.
Punchline: se vincono, la festa durerà più di un tempo supplementare; se perdono, almeno avranno imparato a ballare il contagocce dell’ansia per la prossima volta.
Punchline 2: e se cadono, nessun problema: sarà sempre colpa del calendario, non della loro abilità—ma non ditelo agli avversari, potrebbero scompensarsi!