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Il ritorno trionfale a casa: Arabia Saudita contro Iraq, la posta in gioco è alta a Jeddah

11 ottobre 2025

Il ritorno trionfale a casa: Arabia Saudita contro Iraq, la posta in gioco è alta a Jeddah
Lo stadio Al-Inama, cuore della sfida Saudita-Iraq a Jeddah.

Anteprima della sfida: Arabia Saudita contro Iraq

Lo stadio Al-Inama a Jeddah ospiterà martedì prossimo l'incontro Arabia Saudita-Iraq, valido per i playoff asiatici per i Mondiali 2026.

Contesto e stato della squadra

Secondo il quotidiano saudita Al-Yaum, lo stadio della King Abdullah Sports City, ora noto come stadio Al-Inama, è diventato teatro di festeggiamenti per le vittorie del verde; grazie ai risultati impeccabili ottenuti sui propri manti erbosi, è considerato un faro di fiducia per i tifosi sauditi.

La risonanza della cornice ha trasformato lo stadio in un vero e proprio “palco delle gioie” per la selezione asiatica, consolidando una tradizione di partite positive in casa.

Lo stadio Al-Inama ha visto 12 vittorie, 3 pareggi, 32 gol segnati e 9 subiti, un registro che riflette la forza della squadra nella casa del pubblico di casa.

La recente vittoria contro l’Indonesia, 3-2, nella prima giornata del playoff asiatico, ha alimentato il morale in vista della sfida con l’Iraq e ha allungato la striscia positiva.

Il 14 ottobre la nazionale saudita affronterà l’Iraq, dopo che l’Iraq avrà giocato contro l’Indonesia in apertura.

Allenamento chiuso: la formazione saudita terrà sessione tattica in background, con la stampa convocata solo per i momenti chiave.

Il tecnico francese Hervé Renard applicherà alcune soluzioni tattiche mirate, con la main session di preparazione prevista per domenica e considerata la fase decisiva.

Assenza sorprendente: Abd al-Rahman Al-Aboud, ala del Al-Ittihad, è uscita dalla lista per infortunio al volto, lasciando spazio a momentanee riflessioni sull’assetto offensivo.

Al-Aboud, 30 anni, ha vestito le casacche di Al-Ittihad, Al-Ettifaq e Al-Arabi in passato, totalizzando 148 presenze con l’“Union” e segnando 13 gol, con 22 assist. A livello internazionale, ha collezionato 11 presenze e due gol, con la sua prima fase internazionale nel 2021.

Ha contribuito in maniera significativa a un traguardo storico per l’Al-Ittihad, e l’attuale stagione ha rafforzato la sua pedina d’esperienza per la selezione nazionale.

In ottica di formazione, è stato confermato che Saleh Abu Al-Shamat sarà disponibile per l’incontro, recuperando da un lieve affaticamento accusato contro Indonesia; l’attaccante ha segnato nel primo tempo e si è allenato regolarmente nel suo ruolo internazionale.

Saleh Abu Al-Shamat, 23 anni, ha svolto una valutazione medica giovedì che ne ha confermato soltanto affaticamento come problema principale.

Salih Abu Al-Shamat ha ottenuto una valutazione di 7.9 nel match contro l’Indonesia, secondogli solo a Freitas Al-Breikan, autore di una doppietta. Si cerca di proseguire su questa linea di rendimento.

Renard guarda all’obiettivo dell’ottavo successo con la maglia verde, nel secondo mandato al comando della selezione, iniziato nel 2024, contando anche 7 vittorie, 7 sconfitte e 4 pareggi in 17 incontri.

Sul fronte individuale, Salem Al-Dawsari continua a essere oggetto di discussioni: l’attaccante capitano del Al-Hilal ha visto un calo di rendimento, con una sequenza di prestazioni altalenanti e un bilancio di gol non all’altezza delle aspettative recenti.

In termini di contesto competitivo, Dawsari ha totalizzato 13 gare nelle qualificazioni Mondiali 2026, segnando due reti e fornendo un assist; l’ultima stagione è stata caratterizzata da una minor pericolosità offensiva in competizioni continentali, con una marcatura in Qatar 2023 e una gestione delle occasioni nelle sfide successive.

In ogni caso, l’obiettivo è chiaro: consolidare la progressione della Nazionale Saudita durante questa seconda fase delle qualificazioni, puntando a ottenere una vittoria che rafforzi la posizione in classifica.

Se la logica del campo è stata rispettata finora, i contrattacchi e le transizioni veloci potrebbero fare la differenza contro una Iraq agguerrita, pronta a sfruttare ogni occasione per restare in corsa per i Mondiali 2026.

Nota umoristica: se la palla decidesse a sorpresa di fare i conti a fine partita, possiamo sempre dire che l’arbitro stava controllando il microonde; in tanti casi, il gol viene espresso in termini di tempo, non di forno. Seconda battuta: se l’allenatore avesse una moda, sarebbe sicuramente la “classica giacca che resta in piedi anche quando il pallone va a terra” – un look che dice più delle tattiche.

Punchline 1: In campo si gioca 90 minuti, ma l’unico abbonamento che vale davvero è quello al sorriso—perché altrimenti il fuorigioco diventa solo un colpo di scena comico.

Punchline 2: Se i gol avessero un GPS, questo match sarebbe pieno di percorsi incrociati: una rotta diretta verso la gloria, ma con deviazioni impreviste che fanno ridere anche il VAR.

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Karim Lejaffa

Sono Karim Lejaffa, giornalista sportivo francese nato nel 1997. Appassionato di astronomia, scultura su pietra e danza contemporanea, condivido con entusiasmo la mia visione sensibile dello sport.

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