Quando l'orgoglio marocchino alza il sipario: il sogno delle semifinali Under-20 contro gli USA
11 ottobre 2025

Contesto e obiettivo
La nazionale marocchina Under-20 continua una stagione di luci e record, pronta a scrivere un nuovo capitolo di una serie di prestazioni brillanti. Domani, domenica, affronterà gli Stati Uniti negli ottavi del Mondiale Under-20 in Cile, restando l'unica rappresentante araba e africana ancora in corsa e l'unico team non proveniente dall'America Latina o dall'Europa presenti in questa fase.
Sotto la guida dell'allenatore Mohamed Wahbi, il Marocco punta a eguagliare un exploit risalente a vent'anni fa, quando la selezione giovanile raggiunse le semifinali del Mondiale dell'Olanda 2005, chiudendo al quarto posto dopo la sconfitta contro il Brasile nella gara per il terzo posto.
Wahbi spera di replicare quel risultato e diventare il terzo tecnico marocchino a condurre una squadra marocchina in semifinale di un Mondiale, dopo Jamal Fathi nel 2005 con la nazionale giovanile e Walid Regragui con la squadra maggiore al Mondiale di Qatar 2022.
La sfida contro gli Stati Uniti
La preparazione è stata orientata su un tridente offensivo temibile e su una squadra completa, con elementi costanti in tutto il reparto avanzato, pronta a imporsi contro una formazione statunitense determinata a vendicare altre delusioni nelle Olimpiadi e nei tornei giovanili.
Prima di questa sfida decisiva, Marocco e USA si erano affrontati due volte in preparazione: l’America aveva vinto la prima partita segnando quattro reti, e la seconda era terminata in parità. L’obiettivo di vendetta degli statunitensi è rinvigorito dopo la pesante sconfitta subita dall’Olimpiade contro il Marocco guidato da Tarik Saktoui, a riprova di una recente crescita del calcio marocchino.
Gli USA hanno poi eliminato l’Italia a suon di gol, mentre il Marocco ha superato la Corea del Sud 2-1, incassando un rigore all’ultimo minuto che ha irritato Wahbi, che ha chiesto una maggiore meticolosità difensiva. Wahbi ha ammesso che la VAR è intervenuta sei volte durante la fase di gruppo per annullare rigori richiesti dagli avversari, grazie a una regola innovativa chiamata cartolina verde introdotta quest’anno.
Il tecnico ha dichiarato: "Dobbiamo rimanere calmi contro l’America; è una delle squadre più forti, offensivamente aggressive e tatticamente ordinate che incontreremo in questa competizione".
Ha aggiunto: "La mia ispirazione nasce dall’eredità di Walid Regragui. La sua impresa in Qatar ha acceso in noi la fiducia di competere ai massimi livelli; non puntiamo a gloria personale, ma a portare il calcio marocchino sul palcoscenico mondiale".
Continua: "Durante questa stagione abbiamo visto molte finali disputate da squadre marocchine, segno della solidità del progetto di sviluppo. Il nostro obiettivo è raggiungere la semifinale del Mondiale Under-20, in linea con la crescita di tutte le nazionali marocchine".
Rigorosamente in serie
La stagione ha mostrato una crescita continua del calcio marocchino: cinque delle nazionali marocchine hanno raggiunto finali in tornei importanti quest’anno, a testimonianza della potenza del progetto nazionale. Il Marocco Under-20 si presenta dunque come parte di una fase problematica, ma positiva, di sviluppo e competitività internazionale.
Questo percorso è in linea con la visione della Federazione Marocaine de Football, che punta a progredire in ogni competizione e a confermare la posizione del calcio marocchino tra i migliori a livello globale.
Note finali: due battute per alleggerire la tensione, come chiedono i tifosi: 1) se la palla entra in rete, è perché la tattica era in campo, non perché l’arbitro ha aperto una finestra magica; 2) se la giocata è difficile, ricordate: l’allenatore dice sempre che il rosso è solo una sfumatura cromatica in più per il tifoso. Ma sul campo, la concretezza vince sempre: forza Marocchi!