Kompany trascina il Bayern: tre errori fatali di Enrique decidono PSG-Bayern
5 novembre 2025
Lo spagnolo Luis Enrique, allenatore del Paris Saint‑Germain, ha messo in campo una tattica aggressiva che non ha preso bene a luci spente: una sconfitta pesante in casa contro il Bayern Monaco, campione in carica. La serata parigina si è conclusa tra applausi spezzati e una sensazione di occasioni sfuggite, con una gestione che ha stentato tra pressione avanzata e contrattacchi tedeschi.
Analisi della partita
Il Bayern ha imposto ritmo e intensità fin dai minuti iniziali, sfruttando la solidità del proprio blocco alto e mettendo in crisi il PSG soprattutto dal centro a sinistra. Kompany ha guidato la sua linea con lucidità, mentre l’attacco bavarese ha trovato spazi importanti grazie a transizioni rapide e una costante superiorità numerica in alcune fasi.
Il PSG ha cercato di reagire con spunti individuali, ma la manovra è risultata inceppata da scelte di reparto discutibili: l’inserimento iniziale di un Dembelé meno reattivo e un centrocampo poco coordinato hanno facilitato i ritmi del Bayern e permesso agli avversari di controllare gran parte dell’incontro.
3 scommesse sbagliate e i numeri della stagione
3 scommesse sbagliate
La prima scelta di Enrique, schierando Dembélé in forma non ottimale dall’inizio, è durata appena 25 minuti prima del cambio. La seconda, la gestione difensiva di Marquinhos, ha creato varchi utili agli avversari, con la retroguardia parigina esposta agli inserimenti di rivali. La terza, l’impiego di Fabian Ruiz, non ha resa sufficiente a collegare il centrocampo con l’attacco in modo efficace.
Pressione tedesca
La pressione del Bayern ha trovato compensazioni nella solidità del pacchetto offensivo, guidato da Gnabry e dall’innesto dinamico diLi Amari e Ia, costringendo Paris a sbagliare meno nell’impostazione e a subire in transizione. L’assetto difensivo della squadra francese ha mostrato lacune sia nello stretto che nelle diagonali laterali, favorendo l’uno contro uno offensivo del Bayern.
Dal punto di vista statistico, il Bayern allunga la striscia positiva in casa avversaria e consolida una serie di vittorie che rafforzano la posizione in vetta. PSG, invece, continua a lottare tra tradizione competitiva e continuità di rendimento: in campionato la squadra ha alternato buone prestazioni a fasi meno lucide, riflesso di una stagione fin qui altalenante.
Risultato e prospettive
In chiusura, la vittoria evidenzia una crescita del Bayern e una fase di riflessione per il Paris Saint‑Germain, che dovrà ricalibrare le soluzioni offensive e riorganizzare la mezz’ala per ritrovare equilibrio. Se la tattica di Enrique resterà invariata, le prossime sfide penseranno a una reazione immediata per non perdere terreno in euro e nazionale.
Conclusione: se questa partita fosse una battuta, sarebbe una di quelle in cui il pubblico ride per la fredda budella della tattica: tre mosse sbagliate, una guida tecnica che resta a pensare e un pallone che, a fine serata, prende la strada del risparmio energetico. E ora, la domanda: chi pagherà la prossima bolletta del PSG?
Punchline: se Enrique giocasse a nascondino con le sue idee, non le trovereste nemmeno sotto la panchina: sono troppo buone per essere viste, ma troppo lunghe per essere comprese. Seconda punchline: la tattica era talmente complicata che persino il pallone ha chiesto una nota spese per le complicated moves.