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La disciplina europea spinge l'Arabia Saudita verso il Mondiale: due stelle dall'Europa si uniscono al sogno

5 octobre 2025

La disciplina europea spinge l'Arabia Saudita verso il Mondiale: due stelle dall'Europa si uniscono al sogno
Allenamento della nazionale saudita a Jeddah in vista del playoff Asia

Allenamento e stato di forma in vista del playoff

La nazionale saudita, guidata da Hervé Renard, ha convocato i giocatori a un ritiro a Jeddah per prepararsi al playoff asiatico del Mondiale 2026. Saud Abdul Hamid, attuale difensore del Lens, e Marwan Al-Sahafi, esterno proveniente dall'Antwerp, sono arrivati nel pomeriggio dopo i rispettivi impegni di club e hanno preso parte subito all’allenamento di gruppo sul campo secondario dello stadio King Abdullah, come parte delle prove tattiche e del lavoro fisico.

Con loro hanno lavorato anche Ayman Yahya e Mohammed Suleiman, rientrati da leggeri infortuni e già integri nel lavoro quotidiano della selezione, mentre lo staff tecnico continua a curare la preparazione sia fisica che tecnica in vista della partita di mercoledì contro l’Indonesia. L’allenamento ha previsto riscaldamento, possesso palla e una partitella tattica a campo intero, per affinare l’intesa e le dinamiche di reparto.

La squadra mira a ritrovare la piena forma prima dell’apertura del cammino nel playoff, che si giocherà sul campo dell’impianto “Al-Enmaa” a Jeddah, in attesa di un sostegno da parte del pubblico che potrebbe fare la differenza in questa fase cruciale.

Saud Abdul Hamid, una roccia difensiva con esperienza europea

Saud Abdul Hamid è uno dei protagonisti della stagione europea della Nazionale Saudita: da questa estate veste la maglia del Lens, dopo una breve esperienza con la Roma, durante la quale ha segnato un gol e servito un assist in otto partite per un totale di 380 minuti. Nonostante si siano susseguite voci di un possibile ritorno al campionato saudita nel mercato invernale, fonti de «Al-Riyadiah» hanno confermato che rimane a Lens e punta a far parte stabilmente della formazione iniziale, sfruttando la sua esperienza internazionale per guidare la difesa. Finora questa stagione ha disputato 5 incontri in Ligue 1 con media di 75 minuti a match e un assist; in Nazionale ha totalizzato 45 presenze, segnando un gol e contribuendo con 4 assist.

La presenza di Hamid è vista come una pedina fondamentale per Renard, grazie alla sua duttilità e alla conoscenza dei ritmi europei, che potrebbe fare da guida ai compagni nel percorso verso la qualificazione.

Marwan Al-Sahafi: talento saudita in Belgio

Marwan Al-Sahafi, esterno di Royal Antwerp, rappresenta l’altra freccia nascosta della selezione saudita. La sua stagione belga è ancora in costruzione: nel campionato locale ha disputato finora 6 gare per 338 minuti totali, senza ancora andare a segno né fornire assist. Con la nazionale saudita vanta 14 presenze e spera di sfruttare l’esperienza continentale maturata in Belgio per incidere al momento giusto, soprattutto nelle sfide decisive contro Indonesia e Iraq. Al-Sahafi raggiungerà la squadra dopo la partita del suo club e si unirà al gruppo per affinare le dinamiche offensive prima del confronto chiave contro i rivali asiatici.

La stampa saudita evidenzia come Al-Sahafi rappresenti una delle promesse sul fronte esterno, capace di mettere in crisi le difese avversarie con mancini inserimenti e buon senso della finalizzazione, seppur necessiti di tempo per integrarsi al meglio con la squadra nazionale.

Il percorso verso il Mondiale e le avvertenze regionali

Dal punto di vista regolamentare, l’Asian Football Confederation stabilisce che i leader delle due griglie si qualificano direttamente al Mondiale 2026, mentre le seconde classificate disputano una sfida di andata-ritorno per accedere allo spareggio globale, in programma nel marzo successivo. Attualmente sei nazionali asiatiche hanno già la certezza di partecipare al Mondiale: Giappone, Australia, Corea del Sud, Iran, Uzbekistan e Giordania; la nazionale saudita è alla ricerca del settimo titolo mondiale e punta a proseguire la tradizione di partecipazioni fin dal Mondiale USA 1994. Oltre agli impegni in campo, la squadra ha anche degli avvertimenti da parte della stampa indonesiana, che ha indicato cinque giocatori da tenere d’occhio (Salem Al-Dosri, Firas Al-Breikan, Saud Abdul Hamid, Ali Al-Bulayhi e Abdulrahman Al-Maliki), segnalando il potenziale per creare problemi alla difesa saudita. Parallelamente, l’Iraq si organizza per il doppio confronto, contando sul rientro di alcuni elementi chiave come Ayman Hussein, in ripresa da un infortunio, pronto a guidare l’attacco dei Lions of Mesopotamia contro Indonesia e Arabia Saudita.

In sintesi, l’arcobaleno di nazioni coinvolte rende incerta la corsa al Mondiale, ma la rosa saudita sta raccogliendo fiducia e continuità. Con l’aspettativa di aprire con una vittoria il cammino del playoff, il futuro della Nazionale Saudita resta legato al mix di esperienza europea e giovani promesse.

Punchline snipera: 1) Se la difesa saudita è questa: Java è off-limits, qui si parcheggia solo in fuorigioco. 2) E se il Mondiale sarà una corsa, i sauditi hanno già il GPS impostato: “Mondiale, prossima fermata Doha… ops, no, è Brasilia questa volta.”

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Marco Limprevedibile

Sono Marco Limprevedibile, giornalista sportivo italiano nato nel 1994. Appassionato di pittura contemporanea, escursioni costiere e cafeologia, condivido con entusiasmo la mia visione sensibile dello sport.

Domande frequenti

Chi si è unito al ritiro della nazionale saudita?

Saud Abdul Hamid del Lens e Marwan Al-Sahafi dell'Antwerp si sono aggiunti al gruppo insieme agli altri nel ritiro di Jeddah.

Quali club rappresentano i due giocatori principali menzionati?

Abdul Hamid gioca per il Lens in Francia; Al-Sahafi è in forza all'Antwerp in Belgio.

Qual è l’obiettivo principale del ritiro?

Ritrovare la forma fisica e l’intesa tattica necessarie per affrontare l’Indonesia nel playoff Asia per il Mondiale 2026.

Quante squadre asiatiche hanno già la qualificazione al Mondiale secondo l’articolo?

Finora sei: Giappone, Australia, Corea del Sud, Iran, Uzbekistan e Giordania. L’Arabia Saudita mira al settimo posto.