La mossa anti-fuga: come River Plate prova a fermare il flusso dei talenti con una clausola-record da 100 milioni
30 ottobre 2025
Vendita-record e contesto
Il giovane talento argentino Franco Mastantuno è diventato la cessione più costosa nella storia del calcio argentino, quando il Real Madrid ha attivato la clausola rescissoria di 45 milioni di euro.
Il valore della trattativa ha superato la cifra pagata dal Benfica per Enzo Fernández (32 milioni) e quella spesa dal Barcellona per Javier Saviola (28 milioni).
Nonostante la portata storica, la partenza ha lasciato River Plate con un amaro in bocca: la sensazione di perdere uno dei propri talenti per una cifra non all’altezza del potenziale.
Problema del mercato europeo
Secondo il dirigente, i tempi del mercato europeo rappresentano un ostacolo importante per i club latinoamericani. Gli europei iniziano le rispettive stagioni e cercano rinforzi, mentre le nostre squadre sono spesso nel pieno delle rispettive competizioni nazionali, con spiacevoli conseguenze sullo smantellamento delle rose.
La strategia anti-fuga
Nonostante il dolore per la perdita, l’amministrazione di River Plate guidata da Di Carlo ha deciso di cambiare radicalmente l’approccio alla gestione dei giovani talenti. È stata introdotta una norma: contratti aggiornati includono una clausola rescissoria di 100 milioni di dollari, rendendo quasi impossibile strapparli senza negoziazione.
Ciononostante, la lista di talenti coinvolti è ampia: Alex Wosky, Ian Sobiabri, Lautaro Rivero, Facundo Colidio, Cristian Jaime, Tiago Acosta, Matías Galarza Fonda, Juan Carlos Portillo, Facundo González e molti altri, con Santiago Linsena che entra nella lista in seguito ai rinnovi.
La stampa locale ha battezzato questa politica come la “clausola anti-Mastantuno”, una moda che si sta diffondendo nel calcio argentino.
Inizio percorso di Mastantuno al Real Madrid
Dopo il trasferimento, Mastantuno ha vissuto un inizio promettente nelle settimane iniziali sotto la guida di Xabi Alonso. Dal 27 settembre, però, la dinamica è cambiata: l’adolescente ha iniziato una fase di crescita e consolidamento all’interno del club, con un calo significativo dei minuti in campo.
Nelle ultime tre gare contro Atletico Madrid, Juventus e Barcellona, Mastantuno ha totalizzato 37 minuti complessivi, rispetto a una partecipazione molto maggiore in precedenza. Il piano tecnico sembra mirare a proteggere il suo sviluppo, dando priorità ai giocatori con più esperienza nei momenti decisivi.
All’età di 18 anni, il ragazzo deve avere pazienza e accettare un ruolo meno protagonista nelle sfide di alto livello, concentrandosi sul proprio sviluppo e sull’adattamento al ritmo del calcio europeo.
Xabi Alonso ha spiegato che questa riduzione non è una punizione, ma parte di una visione a lungo termine per la crescita: “Franco possiede doti straordinarie. È arrivato in un club gigante, si è adattato bene, apprezzo la sua personalità, la sua qualità e soprattutto la sua competitività”.
Il tecnico ha aggiunto che Mastantuno avrà bisogno di tempo per interiorizzare i concetti tattici europei, ma è fiducioso nelle sue capacità. Il Real Madrid è pronto per sfide decisive contro Valencia e Liverpool, e si ipotizza che Mastantuno parta ancora dalla panchina.
Se l’andamento dovesse rimanere di minor rilievo, potrebbe aprirsi una nuova opportunità in caso di infortunio di Dani Carvajal, fuori per gennaio. E se Federico Valverde continuerà a coprire la fascia, il giovane argentino potrebbe diventare un’alternativa utile anche a centrocampo.
Battuta finale (in stile Sniper): “Se il mercato ti punta, risponde con una clausola: 100 milioni di euro, e guarda chi ha la mira.”
Seconda battuta: “In Argentina inventano strategie anticaduta: li paghi i 100 milioni e li trattieni, altrimenti ti ritrovi a discutere di clausole mentre i talenti volano via.”