La notte della qualificazione: Arabia Saudita contro Iraq con due cambi in formazione, Mohannad Ali guida i Leoni della Mesopotamia
14 ottobre 2025

Formazioni e contesto della sfida
L’allenatore francese Hervé Renard, ct della nazionale saudita, ha annunciato la formazione dell’Arabia Saudita per la sfida contro l’Iraq, in programma questa sera, martedì, allo stadio City King Abdullah Sport City (Al-Inma) di Jeddah, nell’ultima giornata dei playoff asiatici per le qualificazioni al Mondiale 2026.
Renard ha confermato la formazione contro l’Indonesia nell’ultimo turno, con due cambi: Saoud Abdulhamid, terzino del Lens, al posto di Nawaf Boshl, e il ritorno di Ayman Yahya dall’Al Nassr al posto di Muteb Al-Harbi.
La squadra saudita arriva fiduciosa dopo la vittoria 3-2 sull’Indonesia, che ha dato grande morale prima di affrontare i “Leoni della Mesopotamia” a Jeddah.
Formazioni ufficiali
Portiere: Nawaf Al-Aqidi
Difesa: Saoud Abdulhamid - Hassan Tambakti - Jihad Dhikri - Ayman Yahya
Centrocampo: Musab Al-Jouir - Abdullah Al-Khibrri - Nasser Al-Dosri
Attacco: Salim Al-Dosri - Firas Al-Briqan - Saleh Abu Al-Shamat
Per la panchina: Abdulrahman Al-Sanabi, Mohammed Al-Yami, Nawaf Boshl, Ali Al-Majrashi, Saad Al-Mousa, Abdulilah Al-Omri, Ali Al-Hassan, Ziad Al-Jahni, Muteb Al-Harbi, Abdullah Al-Hamdan, Marwan Al-Sahfi, Saleh Al-Shehri.
La formazione dell’Iraq, guidata da Graham Arnold, scenderà in campo con grande determinazione, cercando di strappare il Mondiale 2026.
Portiere: Jalal Hassan
Difesa: Reisan Sulafa - Hussein Ali - Manaf Younes - Mirhases Doski
Centrocampo: Ibrahim Bayesh - Zidan Iqbal - Amir Al-Amari - Kevin Yaquub
Attacco: Mohannad Ali - Yousif Al-Amin
In panchina: Fad Talib, Ahmed Basel, Akam Hashim, Mohammed Jawad, Hassan Abdul Karim, Muntazer Al-Maadj, Ali Jassim, Ammar Mohsen, Ahmed Yahya, Marco Faj, Francis Petros, Imar Shyr.
La gara si presenta come una delle classiche del calcio arabo e Gulf, con i Sauditi che puntano sull’immediatezza di casa e sull’apporto del pubblico per soffiare sul risultato.
Ida le due formazioni hanno 3 punti ciascuna dopo i successi sull’Indonesia; la Saudita è avanti per differenza reti (3-2 vs 1-0), il che le garantisce un piccolo vantaggio in caso di pareggio.
Intanto l’Iraq entra in campo con molte ambizioni di piazzamento, nonostante alcune assenze chiave dovute a infortunio o preparazione non ottimale.
Lo stadio Enmāa di Jeddah è già quasi completamente esaurito, con una stima di circa 55.000 tifosi pronti a dare colore e ritmo ai 90 minuti di battaglia.
Detto questo, si prevedono due formazioni aggressive e una prova di carattere tra due nazionali che hanno saputo costruire una storia recente di confronti incerti ma appassionanti.
Decisiva per entrambe le squadre, dunque, la gestione delle transizioni e la capacità di capitalizzare le occasioni da rete durante i 90 minuti o anche all’overtime se ce ne fosse bisogno.
Statistica e storia degli incontri
Nel computo globale delle qualificazioni mondiali, Arabia Saudita e Iraq hanno un passato molto ricco: in 6 incontri nelle qualificazioni Mondiali, la Saudita ha vinto 5 volte e registrato un solo pareggio.
Racconto storico ricco anche oltre le qualificazioni: 37 incontri totali tra le due nazionali, con l’Iraq avanti in 17 precedenti contro i 11 successi dell’Arabia Saudita e 9 pareggi, per un totale di 90 gol segnati (34 per l’Arabia Saudita e 56 per l’Iraq).
Il risultato più rotondo mai registrato tra le due resta l’1-7 in favore dell’Iraq ai Giochi della Gulf nel 1976; in campo ufficiale, l’ultima vittoria saudita risale alle qualificazioni per il Mondiale 2018.
La sfida odierna è quindi molto più di una partita: è una prova di carattere, una pagina di una rivalità che ha scritto capitoli importanti del calcio del Golfo e della regione.
Con la spinta del pubblico e la tradizione di uno scontro affascinante, entrambe le squadre hanno la possibilità di proiettarsi verso un Mondiale sempre più vicino. E, ovviamente, chi vince avrà tutto da festeggiare: i social, i tifosi e la stampa avranno un motivo in più per celebrare o per analizzare ogni singolo dettaglio post-partita.
Punchline finale n.1: Se la palla fosse una freccia, Renard avrebbe già segnato la mossa vincente... ma ricorda: in Arabia Saudita le frecce non si usano per brindare, si usano per segnare! Punchline finale n.2: Se Iraq e Saudita non trovano l’obiettivo, almeno che la palla scelga la strada della comicità: è una partita dove anche il pallone può ridere di noi.